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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Esenzioni bollo auto: chi decide? C'è una bella novità

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 122 del 20 maggio, ha stabilito che le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto

Bollo auto: le Regioni saranno libere di introdurre esenzioni e agevolazioni fiscali sulla tassa automobilistica. La conferma arriva dalla Corte Costituzionale che si è espressa la sentenza n. 122 depositata oggi, lunedì 20 maggio, dal relatore Luca Antonini

I giudici costituzionali hanno stabilito che le peculiarità attribuite alla tassa automobilistica impongono alle Regioni soltanto di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale. Pertanto, per sviluppare un'autonoma politica fiscale in funzione di specifiche esigenze, le Regioni possono introdurre esenzioni anche se non previste dal legislatore statale.

Bollo auto, la stangata è servita (ma ci sono diversi modi per risparmiare)

Bollo auto, Uecoop: stangata da 6,7 miliardi di euro

Una stangata sul bollo auto per famiglie e imprese con una spesa record arrivata a 6,7 miliardi di euro con un balzo del +17,7% in cinque anni. E' quanto emerge da un'analisi dell'Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Istat in relazione alla sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito che le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto con l'obbligo però di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale.

''Fra il 2013 e il 2017 - spiega Uecoop - le tasse pagate dagli italiani per la macchina sono aumentate al ritmo medio di oltre 200 milioni di euro all'anno. Il costo del trasporto privato - sottolinea Uecoop - è poi appesantito dal costo dei carburanti con l'Italia che è fra paesi al mondo dove la benzina è più cara. Il bollo auto si somma così alla spesa carburanti - conclude Uecoop - con pesanti ripercussioni sia sui bilanci delle famiglie e delle imprese''.

Bollo auto: chi deve pagare

A chi spetta il pagamento del bollo auto? L'imposta deve essere pagata da tutti coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA). Una domanda che in molti si fanno è relativa ai fattori che possono influenzare l'importo della tassa automobilistica. Come ricorda l'Adiconsum il costo del bollo è influenzato dai seguenti fattori: 

  • Potenza del motore (kW)
  • Regione di residenza
  • Classe ambientale del veicolo (Euro 0, Euro 1, Euro 3, etc.)

Il bollo si calcola moltiplicando i kW per l’importo corrispondente alla classe ambientale del veicolo, al quale va poi sommata l’addizionale regionale. Ricordiamo inoltre che per i kW che superano la soglia dei 100, è necessario applicare una tariffa diversa, a cui va aggiunta anche l’addizionale regionale.

Bollo auto 2019: scadenza e importo

Controllare la scadenza del bollo auto e i costi è facile e veloce: basta utilizzare un computer o uno smartphone e connettersi al sito dell'Agenzia delle Entrate o a quello dell'ACI. Stessa informazione è possibile ottenere anche nelle tabaccherie abilitate.

Il pagamento va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente. Ad esempio, se il bollo scade a luglio va rinnovato entro agosto, quello scaduto ad agosto va rinnovato entro settembre e così via.

Bollo auto, come sapere quando scade e l'importo da pagare

Nel caso di veicoli nuovi, invece, l’ultimo giorno utile per il pagamento del bollo corrisponde all’ultimo giorno del mese di immatricolazione.

Bollo auto, come pagare

Esistono diverse modalità per pagare il bollo auto, sia online che attraverso gli uffici preposti.Il pagamento attraverso il web può essere effettuato:

  • sul sito dell’ACI
  • sul sito della banca o delle Poste italiane presso cui si è ha il conto corrente.

Per chi invece non volesse pagare online, basterà recarsi nei seguenti luoghi:

  • uffici postali
  • sportelli Aci
  • tabaccherie dotate del terminale del lotto
  • sportelli bancomat
  • agenzie di pratiche auto.

Occhio sempre alla scadenza del bollo, perché in caso di pagamento in ritardo l'imposta sarà soggetta a sanzioni e ricalcolata con gli interessi maturati. Inoltre non è ammessa alcuna rateizzazione.

Bollo auto: le esenzioni per auto ibride/elettriche

Per quanto riguarda invece le esenzioni totali, i fortunati saranno coloro che acquisteranno un’auto ibrida o auto elettrica. Difatti, per incentivare maggiormente l’acquisto di auto non inquinanti, anche attraverso l’ecobonus 2019, chi acquisterà un’auto ibrida nel 2019 non pagherà il bollo per 3 o 5 anni a seconda della regione e chi paga con bonifico o con altri particolari sistemi di pagamento, si avrà la possibilità di usufruire di uno sconto del 10%.

Bollo auto: esenzione permanente

In alcuni casi, chi usufruisce della legge 104 può accedere all’esenzione dal pagamento del bollo auto. Sono esentati dal pagamento:

  • Non vedenti e sordi
  • Disabili con handicap psichico o mentale, titolari dell’indennità di accompagnamento
  • Disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
  • Disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

Esistono però dei limiti: lo sgravio fiscale riguarda un solo veicolo che rispetti i limiti di cilindrata previsti dalla legge: fino a 2.000 centimetri cubici per i motori a benzina e fino a 2.800 centimetri cubici per i diesel.

Bollo auto: come presentare domanda per l'esenzione

Per poter usufruire dell’agevolazione, è necessario presentare domanda all’ufficio tributi della Regione; se la regione ne è priva, allora ci si può rivolgere all’Agenzia delle Entrate. In alcune Regioni le pratiche di esenzione sono gestite dall’ACI.

Nello specifico il richiedente deve presentare domanda presso l’ufficio competente di persona o via raccomandata A/R la documentazione necessaria; la richiesta va presentata una sola volta poiché il rinnovo è automatico; nel caso in cui vengono meno i requisiti per aver diritto al beneficio (es. vendita dell’auto), allora sarà necessario avvisare l’ufficio competente. I documenti devono essere presentati entro 90 giorni dalla scadenza del termine di pagamento.

I documenti da presentare per l'esenzione dal bollo auto

Per presentare la domanda di esenzione dal pagamento del bollo auto è necessario allegare alla richiesta anche i seguenti documenti

  • Certificazione attestante lo stato di Invalidità con sussistenza dei requisiti necessari per richiedere le agevolazioni fiscali sui veicoli
  • Fotocopia dell’ultima dichiarazione dei redditi/autocertificazione (nel caso il disabile sia fiscalmente a carico di un familiare)

È necessario che il veicolo sia intestato al disabile o al familiare che lo ha fiscalmente a carico (il portatore di handicap è fiscalmente a carico di un suo familiare se possiede un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro).

Bollo auto: le altre esenzioni

oltre a quelle precedentemente citate, esistono anche altre tipologie di esenzioni. Ecco quali sono:

  • Veicoli d’epoca con più di 30 anni
  • Veicoli appartenenti a organizzazioni senza scopo di lucro (es. ambulanze, trasporto organi, etc.)

Bollo dimezzato per le auto storiche

La legge di bilancio 2019 ha introdotto un diverso calcolo del bollo auto per i veicoli di età compresa tra i 20 e i 30 anni di interesse storico/collezionistico: ci sarà uno “sconto” del 50%.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario possedere un attestato di storicità rilasciato dagli enti abilitati dall’articolo 60 del codice della strada con tanto di apposito contrassegno sulla carta di circolazione.

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