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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Bonus baby-sitter 2018: come funziona il contributo per le mamme lavoratrici

Chi ne ha diritto, a quanto ammonta e come fare la domanda: tutto quello che c'è da sapere

Il bonus baby-sitter, istituito ai tempi della Fornero, è operativo anche per il 2018 e ammonta a un massimo di 3600 euro. Si tratta di un'agevolazione concessa dall'Inps alle famiglie per far fronte alle spese per i servizi di baby-sitting ma anche come alternativa al congedo parentale. 

Non più erogato sotto forma di voucher come in precedenza, ora il bonus baby-sitter può essere pagato solo attraverso il nuovo libro famiglia. 

Come funziona il bonus baby-sitter 2018

Il contributo è riconosciuto alle madri lavoratrici che si trovano negli 11 mesi successivi al congedo obbligatorio di maternità se rinunciano, almeno in parte, al congedo parentale o maternità facoltativa e non hanno aver già interamente beneficiato della assenze per congedo parentale. Può essere erogato per un massimo di sei mesi sia per pagare la baby-sitter sia per pagare la retta dell'asilo nido. L'importo è di 600 euro mensili.

Bonus baby-sitter 2018: a chi spetta e come richiederlo 

Chi può richiedere il bonus baby-sitter 2018

Possono fare richiesta per il contributo le mamme lavoratici dipendenti sia nel pubblico sia nel privato, quelle iscritte alla gestione Separata, le libere professioniste, le lavoratrici autonome e le imprenditrici. Vale anche per chi ha più di un figlio. In quel caso basterà presentare una domanda per ogni figlio. 

Non possono usufruire dell'agevolazione le madri lavoratrici esentate totalmente dal pagamento dei servizi pubblici per l'infanzia o dei servizi privati convenzionali. Il bonus non è riconosciuto inoltre alle lavoratrici che hanno diritto ai benefici legati al Fondo per le Politiche delle pari opportunità. 

Bonus baby-sitter, gli importi per il 2018

Il bonus, del valore di 600 euro mensili, è riconosciuto per un massimo di 6 mesi (3 per le lavoratrici autonome). Il tetto massimo è 3600 per le mamme dipendenti e 1800 per quelle autonome. Per le lavoratrici autonome, il contributo viene riproporzionato a seconda dell'orario di lavoro. 

Come fare domanda per il bonus baby-sitter    

La domanda può essere presentata sul sito dell'Inps. Il primo passo è accedere al portale dell'Inps con le proprie credenziali e selezionare la prestazione "Bonus infanzia: domanda per il contributo asilo e voucher baby-sitting (cittadino)". Dopo aver inserito i propri dati anagrafici, insieme a quelli del padre e del bambino per cui si richiede il beneficio, vanno aggiunti i dati riguardanti il congedo di maternità relativo al minore indicato, i periodi di congedo parentale già fruiti per il minore stesso, il beneficio prescelto e la durata (o i dati della struttura per l'infanzia scelta in caso di contributo per l'asilo nido). Per completare la domanda servono anche i dati relativi al datore di lavoro o committente e il tipo di rapporto lavoratorivo, più la dichiarazione Isee.

Si può presentare la domanda anche tramite il contact center, chiamando allo 803.164 (munendosi di pin Inps) oppure tramite patronato. 

Non può erogato sotto forma di voucher, per pagare il bonus baby-sitter ora serve il libretto di famiglia. Ecco tutti i dettagli su questo nuovo strumento: 

Libretto di famiglia: cosa è e come funziona 

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