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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Prima il bonus bebè, poi l'assegno unico per ogni figlio: che cosa cambierà

Il bonus bebè è stato confermato per il 2020 e sarà calcolato in base al reddito. L'obiettivo per il 2021 è l'assegno universale, strutturale e continuativo per ciascun figlio, dalla nascita all'età adulta: il piano (ambizioso) del ministro Bonetti

Come si muoverà il governo Conte per aiutare concretamente le famiglie con figli? Ci sono due diversi orizzonti da prendere in considerazione: il primo riguarda le misure pressoché certe che saranno operative sin dal 1 gennaio 2020, mentre un secondo riguarda le misure che dovrebbero prendere vita nel 2021 (sempre che l'esecutivo riesca a tirare dritto senza scossoni). 

"Intendiamo sostenere le famiglie nelle spese di carattere educativo e formativo, a partire dalla prima infanzia fino al raggiungimento dell'età adulta: in tale direzione si collocano già le scelte, ancora di carattere embrionale e parziale, fatte in legge di bilancio in discussione e in particolare l'assegno di natalità per 12 mesi, esteso a tutti i nuovi nati o adottati nel 2020: rappresenta un primo embrione dell'assegno universale, strutturale e continuativo per ciascun figlio, dalla nascita all'età adulta, che vogliamo costituire e rendere operativo a partire dal 2021" ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, in audizione davanti le Commissioni riunite Affari costituzionali, Lavoro e Affari sociali della Camera.

"Con il collegato alla manovra di bilancio - ha continuato - intendiamo strutturare una forma di sostegno per ogni figlio con una erogazione mensile che non solo riorganizzi le misure a oggi in essere, più frammentate e non strutturali, ma che riconosca pienamente il contributo sociale che le famiglie danno al Paese, nella cura e nell'educazione dei figli. Una misura che abbia il carattere di universalità, ma con impatto progressivo a sostegno dei nuclei più deboli".

Assegno unico per ogni figlio solo dal 2021

Passare dalla teoria alla pratica è sempre complesso. "Non siamo riusciti a mettere in campo un assegno per tutti i figli, cosa che faremo dal 2021, perchè siamo persone responsabili: una misura di questo tipo - ha proseguito Bonetti - ha necessità di una strutturazione e di una riorganizzazione in maniera fiscale e di contributi alle famiglie che non può rischiare di andare a essere fatta in modo approssimativo".

 "Abbiamo comunque costruito un fondo già attivo, dal 2021, di più di 1 miliardo, che andrà implementato: mi auguro che le politiche che sono state negli anni scorsi avanzate a sostegno, in particolare, delle generazioni anziane possano essere spostate a maggior vantaggio delle nuove generazioni e delle famiglie. Non sarà una decisione governativa, ma di carattere parlamentare", ha concluso il ministro.

"Su 7 miliardi a disposizione in legge di bilancio, come governo, perchè gli altri 23 erano utilizzati per bloccare l'aumento dell'IVA, ben più di 600 milioni (l'8,5%, ndr) sono stati destinati a risorse aggiuntive al capitolo politiche familiari, misure già esistenti che noi abbiamo allargato, incentivato e modificato per quel blocco amministrativo che ci avrebbe impedito di renderle attuali dall'1 gennaio 2020. Abbiamo allargato la platea e aumentato in modo consistente le risorse stanziate" ha spiegato Bonetti.

Bonus bebè che cosa cambia nel 2020

Quanti soldi da gennaio alle persone che mettono alla luce un figlio? "Il bonus bebè diventa un assegno universale natalità che andrà a tutti i nuovi nati: mentre la legge di bilancio precedente prevedeva 80 euro per le famiglie con meno di 25 mila euro di Isee, abbiamo garantito 120 euro per le famiglie che vanno dai 7 ai 40 mila di Isee, che coprono il 90% circa delle famiglie del nostro Paese; abbiamo mantenuto i 160 euro alle famiglie sotto i 7 mila euro di Isee" ha spiegato Bonetti.

"Il fondo asili nido, che prima era solo di 1500 euro, è stato raddoppiato per il 60% delle famiglie del nostro Paese: sarà di 3 mila euro annui, non 1500, 2500 euro per le famiglie tra i 25 mila e i 40 mila euro di Isee e 1500 euro per le restanti famiglie", ha concluso.

Bonus mamma domani 2020

Il bonus mamma domani 2020 è un sussidio economico dato tramite erogazione di denaro che si rivolge alle mamme o anche alle donne in stato di gravidanza. La misura, già in vigore nel 2019, sarà prorogata per l’anno seguente grazie alla nuova Legge di Bilancio.

Il bonus conferito, è un aiuto economico destinato ad aiutare le mamme a poter affrontare più serenamente le spese di diagnostica durante la gravidanza. Inoltre, può risultare utile per l’acquisto di prodotti per la prima infanzia durante i primi mesi del nascituro. Il bonus mamma domani può essere richiesto dalle donne in stato di gravidanza che partoriscono o che hanno partorito nel corso dell’anno corrente e che soddisfino i seguenti requisiti: cittadine comunitarie o di origine italiana che abbiano comunque residenza in Italia; donne con cittadinanza non comunitaria, ma che siano rifugiate politiche o sotto protezione sussidiaria; cittadine non comunitarie ma con permesso di soggiorno UE per lungo periodo.

Il bonus vale 800 euro e può essere erogato solo quando si presenta una delle condizioni seguenti: il settimo mese di gravidanza è già stato compiuto; la donna ha partorito, anche prima dell’ottavo mese di gestazione; si procede per adozione nazionale o internazionale di un minore; si verifica un affidamento preadottivo nazionale o internazionale. Il premio di 800 euro previsto da questo bonus può essere conferito solo una volta, in un’unica soluzione

Asili nido, quanto costano in media

Gli asili nido restano un costo importante per molte famiglie. Secondo gli ultimi dati disponibili in media una famiglia italiana spenda per l'asilo nido circa 300 euro al mese, ma con una enorme differenza tra le diverse province.

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Una 'forbice' spropositata se si pensa che a Catanzaro la media è di 100 euro al mese, mentre a Lecco si superano i 500 euro mensili.

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La Calabria è la regione più economica (160€), il Trentino Alto Adige la più costosa (472€).

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