Confermato il "bonus" in busta paga, ma l'aumento non spetterà a tutti
La misura partirà da luglio: secondo "Il Sole 24 Ore" a beneficiarne saranno soprattutto i redditi tra i 26.600 euro e 35mila euro. I dettagli
Con l’approvazione della legge di bilancio, il Senato ha dato il primo via libera anche al taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, una delle misure più attese della finanziaria. La manovra stabilisce l’istituzione di un fondo "per la riduzione del carico fiscale" a vantaggio di chi ha un contratto da lavoro dipendente, con una dotazione di 3 miliardi di euro per l'anno 2020 e 5 miliardi a decorrere dal 2021, ma demanda ad una successivo provvedimento normativo l’attuazione della misura. Importo e platea del "bonus" verranno dunque stabiliti con un decreto ad hoc collegato alla manova.
Bonus in busta paga: a chi spetta (e chi viene escluso)
Secondo Il Sole 24 Ore tuttavia la quadra sarebbe stata trovata: il quotidiano di Confindustria scrive che a beneficiare della misura saranno soprattutto i redditi tra i 26.600 euro e 35mila euro che a partire da luglio dovrebbero ricevere circa 50 euro al mese in più. Chi percepisce un reddito compreso tra 8mila euro e 26.600 euro avrà diritto ad appena 40-50 euro annui. Pochi euro al mese.
La ratio sembra essere quella di privilegiare i lavoratori esclusi dal bonus Renzi. Del resto l'esigua dotazione finanziaria, appena tre miliardi di euro, non consente di accontentare sia i redditi bassi che quelli medio-alti. Per ora si tratta comunque di ipotesi. È invece scontata la conferma del bonus di 80 euro che però potrebbe essere rimodulato in detrazione fiscale.