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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bonus per single e non solo: le strane richieste nei Caf

La confusione regna sovrana anche per quanto riguarda gli assegni per il nucleo familiare

Il reddito di cittadinanza, ma non solo. La confusione regna sovrana anche per quanto riguarda gli assegni per il nucleo familiare dei comuni. Secondo Domenico Mamone, presidente del sindacato autonomo d'impresa Unsic, un caso abbastanza frequente in questi giorni presso i Caf “è la richiesta di un bonus da 1.900 euro per single e vedovi. Tutto deriverebbe dalla promessa di un aumento dell'Anf, cioè dell'assegno per il nucleo familiare di 142 euro al mese. Qualcuno ha fatto i calcoli e si presentano ai Caf già con la richiesta annuale”.

Sul web ci sono in effetti diversi siti che a proposito degli assegni familiari, parlano già nel titolo di un “bonus di 1900 euro per single e vedovi”. Di qui, forse, la confusione di alcuni utenti. Quanto al reddito di cittadinanza alcune persone si sarebbero presentate nei Caf addirittura con un finto modulo per fare domanda.  Si tratta in effetti di moduli che girano in rete anche se non è ben chiaro chi li abbia messi in circolazione. L’unica certezza è sono a tutti gli effetti falsi. 

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Presso almeno una decina di sedi Caf – sulle oltre duemila – del sindacato autonomo Unsic si sono verificati casi di richieste riguardanti il tema del reddito di cittadinanza. 

“Occorre che si sciolga subito un gigantesco equivoco attorno al reddito di cittadinanza: è evidente che non potrà essere un 'reddito universale', ipotesi tanto affascinante quanto utopistica e accademica, che nessun paese al mondo pratica – spiega Mamone - In realtà, quello che serve e che si può fare è soltanto un reddito minimo 'condizionato', dove chi si trovi in dimostrato stato di bisogno si impegni a seguire corsi di formazione, a lavorare in forme di servizio civile, a accettare le proposte di lavoro offerte. Questo è quanto si fa in tutta Europa. In pratica, si può estendere e rafforzare il nuovo strumento del Reddito di inclusione, che già va in questa direzione: qui c’è uno spazio importante per i patronati, gli enti di formazione, le agenzie di collocamento pubbliche e private, e qui tutti possono fare la loro parte”.

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