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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Bonus vacanze con l'intoppo: lo accetta solo una struttura su due (ma c'è tempo per metterci una pezza)

Solo il 46% delle strutture monitorate accetta il bonus vacanze secondo una nuova indagine di Federconsumatori. Quali sono le maggiori criticità e cosa si può fare per risolverle, dalle prenotazione sulle piattaforme online al coinvolgimento delle banche

In tanti non vedono l'ora di sfruttarlo appieno. Ma non sarà probabilmente semplice come previsto usarlo davvero. Bonus vacanze, è stato chiarito come possa includere anche i costi di servizi accessori, come quelli balneari, a patto che siano indicati nella fattura emessa dall’unico fornitore scelto per trascorrere le vacanze. Il bonus può essere utilizzato presso un’impresa turistico ricettiva che gestisca alberghi oppure alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni (come ad esempio resort, ostelli della gioventù, colonie marine, rifugi di montagna, bungalow per vacanze, bed&breakfast). La circolare n.18/E, firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, spazza via tutti i dubbi. 

Ma c'è un "piccolo" problema. Solo il 46% delle strutture monitorate accetta però il bonus vacanze. Il 35% non lo accetta, il 19% sta ancora decidendo se accettarlo o meno. E' quanto emerge da un'indagine dell'Osservatorio nazionale di Federconsumatori che ha monitorato 370 strutture in tutto il territorio nazionale, ubicate nelle principali località turistiche al mare, in montagna, nonché nelle città d'arte, chiedendo se accettassero o meno il bonus. Delle strutture monitorate 210 sono alberghi, 110 sono B&B e 50 sono agriturismi.

"Stiamo ricevendo in questi giorni - rileva l'associazione dei consumatori - molte segnalazioni di cittadini che si lamentano del fatto che molte strutture alberghiere non accettano i bonus vacanza istituiti dal Governo per agevolare le famiglie, permettendo loro di usufruire delle ferie estive e per sostenere il settore del turismo in grande difficoltà nel nostro Paese a causa della pandemia. Al di là delle polemiche degli albergatori sulle modalità con cui è stato strutturato il bonus, lo riteniamo un importante strumento di sostegno per le famiglie… se solo venisse accettato". Gli agriturismi sono le strutture che accettano di più i bonus: di quelli monitorati ben il 60% si è dichiarato disponibile ad accettare tale agevolazione per i soggiorni. Tale percentuale scende al 53% negli hotel e al 36% nei B&B. Sempre presso gli agriturismi risulta elevata (24%) la percentuale delle strutture che stanno ancora decidendo se accettare o meno il bonus.

"Un dato allarmante: se da un lato, infatti, è a discrezione dell'esercente la scelta se accettare o meno tale bonus, dall'altra la mancata applicazione dell'agevolazione presso un numero così elevato di strutture rischia di rendere vani gli sforzi che il Governo ha messo in campo per sostenere le famiglie che, a causa della crisi post-covid, saranno costrette in molti casi a rinunciare alle vacanze", commenta Emilio Viafora, il presidente Federconsumatori. Tutto ciò creerà enormi danni all'intero comparto del turismo, settore chiave nell'economia del nostro Paese: basti pensare che, da solo, genera direttamente oltre il 5% del pil nazionale, che aumenta al 13% se si considera l'indotto. Per questo, sostiene l'associazione dei consumatori, "è necessario uno sforzo congiunto di Governo e Associazioni di categoria che raggruppano gli esercenti delle strutture ricettive affinché il bonus vacanze diventi uno strumento strategico per rilanciare una stagione turistica avviata al declino".

Bonus vacanze 2020: come risolvere le criticità (in fretta)

Ci sono alcuni ostacoli che potrebbero e dovrebbero essere superati. Ad esempio, da un lato è necessario estenderne la fruizione anche attraverso i portali di prenotazione online (Otp): è dato noto che molte famiglie, per cercare le offerte migliori e per risparmiare, prenotano autonomamente le vacanze approfittando di sconti ed offerte online. Altre importanti criticità sollevate dagli albergatori sono i tempi molto ristretti per valutare l'adesione all'iniziativa e la necessità di risorse immediate dopo la chiusura per la pandemia: in tal senso è necessario effettuare degli accordi per far sì che gli albergatori che accettano il bonus possano disporre immediatamente della liquidità, anche attraverso un coinvolgimento delle banche. Federconsumatori ricorda infine ai cittadini che il bonus è fruibile nella misura dell'80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall'albergatore, il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene fatturato il soggiorno (con fattura elettronica o documento commerciale). Il contributo arriva a un massimo di 500 euro per nuclei familiari composti da almeno tre persone, 300 euro per due persone e 150 euro per single. In tutti i casi, i beneficiari devono avere un Isee inferiore a 40mila euro. Il bonus può essere richiesto e viene erogato esclusivamente in forma digitale.

Bonus vacanze 2020, come funziona 

Come ricorda il documento, il Credito d'imposta Vacanze è utilizzabile per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale da parte di imprese turistiche e ricettive, nonché di bed breakfast dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Pertanto, la circolare chiarisce che l'agevolazione spetta esclusivamente in relazione a soggiorni in relazione ai quali almeno un giorno ricada in questo periodo di riferimento. Inoltre, il Credito d'imposta Vacanze spetta in relazione ad un unico soggiorno - fruito nel periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 - e deve essere utilizzato in relazione al pagamento effettuato a favore della struttura turistica fornitrice del servizio. Per richiedere il bonus vacanze, il cittadino deve installare ed effettuare l'accesso a IO, l'app dei servizi pubblici, resa disponibile da PagoPA S.p.A.

Una volta entrati nell'app, a cui si accede mediante l'identità digitale SPID o la Carta d'Identità Elettronica (CIE 3.0), il contribuente dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2020 potrà richiedere il bonus dopo aver verificato di averne diritto (se ha, cioè, una Dichiarazione sostitutiva unica - DSU - in corso di validità, da cui risulti un indicatore ISEE sotto la soglia di 40mila euro). In caso positivo otterrà un codice univoco (e relativo QR-code) che potranno essere utilizzati per la fruizione del bonus. Ok pagamenti tramite agenzie di viaggio e tour operator- Il pagamento del soggiorno può essere effettuato anche se effettuato con l'intermediazione di agenzie di viaggio o tour operator. La circolare detta infine specifiche indicazioni per l'inserimento dei dati nell'apposita procedura web disponibile nell'area riservata del sito internet dell'Agenzia delle entrate, così da consentire al fruitore del bonus di utilizzare il codice univoco (o relativo QR code).

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