rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Borsa: FCA e banche piegano il Mib, brillano le utilities

Giornata positiva per tutte le borse europee, tranne per quella di Milano. A pesare, oltre all'ondata di vendite sui titoli bancari, anche le prese di beneficio su Fca

(Alliance News) - La brillante performance delle utilities non riesce a portare in salvo il Mib, che alla chiusura della prima seduta settimanale vira al ribasso rispetto ai guadagni registrati sino a metà giornata, appesantito dalle perdite di Fiat Chrysler Automobiles. In controtendenza, invece, tutte le altre Borse europee che finiscono in territorio positivo.

Naviga in cattive acque anche il comparto bancario, come si evince altresì dall'indice settoriale FTSE Italia Banche, che chiude in perdita dello 0,9%. Occhi puntati sull'agenzia di rating JP Morgan che ha declassato numerosi istituti di credito, inclusi Banco BPM, Bper ed Ubi che si attestano tra le peggiori del principale indice meneghino.

Mentre il neogoverno del Primo Ministro Giuseppe Conte è in attesa di ricevere la fiducia delle Camere, lo spread defluisce a quota 212 da 231 della chiusura precedente, così come il rendimento del decennale è arretrato verso il 2,0%. Intanto, Alberto Bagnai, parlamentare della Lega e tra i nomi più papabili per assumere l'incarico di sottosegretario all'Economia, ha annunciato che la flat tax potrebbe essere applicata alle imprese già a partire dal prossimo anno, mentre le famiglie dovranno attendere il 2020.

A Piazza Affari, il FTSE Mib lascia sul terreno lo 0,5% a 22.009,95, dopo aver chiuso la precedente seduta in rialzo dell'1,5%.

Il Mid-Cap chiude in rialzo dello 0,6% a 41.150,88, dopo aver terminato la seduta precedente in rialzo dell'1,8%, mentre lo Small-Cap conclude la prima seduta settimanale in rosso dello 0,1% a 21.961,57, a fronte del rialzo del 2,2% di venerdì sera. Infine, l'AIM Italia chiude in verde dello 0,5% a 9.279,56, dopo aver terminato gli scambi precedenti su dello 0,9%.

Sul fronte societario, precipita sul fondo del listino FCA, che chiude in ribasso del 3,6%, ancora sulla scia del nuovo piano industriale al 2022 presentato venerdì che ha deluso per l'assenza di operazioni straordinarie sui marchi Alfa e Maserati oltre ad aver destato perplessità nel progetto di creazione di una società di servizi finanziari. A pesare sul titolo anche i dati più deboli relativi alle immatricolazioni in Italia per il mese di maggio.

Tra i titoli della galassia Agnelli, finisce in rosso anche Exor, con una perdita del 2,5%.

Arretrano gli istituti di credito, con Ubi, Bper, BPM e FinecoBank che chiudono cedendo tra il 3,2% ed il 2,6%.

Questa mattina, JP Morgan ha tagliato il target price di BPM a EUR2,90 da EUR3,40 con rating 'Neutral', il target price di Bper a EUR5,20 da EUR5,80 con rating 'Neutral', nonchè declassato Ubi a 'Neutral' da 'Overweight' e tagliato il suo target price a EUR3,30 da EUR3,70.

Male anche UniCredit, che finisce in calo dello 0,8%, dopo che JP Morgan ha tagliato il suo target price a EUR21,00 da EUR23,00 con rating 'Overweight'. Inoltre, stando a quanto riportato dal Financial Times domenica sera, sembrerebbe che UniCredit stia considerando una fusione con la società francese Société Générale. Anche se non è ancora stata presentata alcuna offerta formale, i funzionari di entrambe le banche sono nelle prime fasi dei colloqui.

Sottotono anche i petroliferi, con Saipem che chiude cedendo il 2,7%, seguita da Tenaris ed Eni, in flessione rispettivamente del 2,1% e dello 0,9%.

Sul versante opposto, gli acquisti premiano le utilities con ItalGas che si posiziona in testa al listino delle blue chip, chiudendo con un rialzo del 2,8%, dopo che Kepler Cheuvreux ha promosso il titolo a 'Buy' da 'Hold' con target price a EUR5,30. In verde anche A2A, Terna, Enel e Snam, che finiscono la prima sessione settimanale guadagnando tra il 2,4% e lo 0,9%.

Ben intonate anche Campari e Moncler, che chiudono su rispettivamente dell'1,5% e dell'1,4%. Questa mattina, UBS ha alzato il target price di Moncler a EUR39,00 da EUR30,00 con rating 'Neutral'.

Al di fuori del FTSE Mib, Cellularline ha debuttato quest'oggi sull'AIM, a seguito della fusione per incorporazione del Gruppo Cellular in Crescita. Si tratta della dodicesima business combination di una SPAC in Borsa Italiana. Il titolo ha chiuso in verde del 3,4%.

Sul Mid-Cap, segno più per Hera che chiude in rialzo del 2,8%, dopo aver presentato il bilancio di sostenibilità 2017 nel corso del convegno "L'ecosistema e la sua unitarietà: una sfida per il futuro sostenibile". Quest'anno, come rivela la multiutility, il bilancio contiene un'importante novità: cambia completamente prospettiva e al centro mette la creazione di valore condiviso, evidenziando le attività di business che portano benefici per l'azienda e allo stesso tempo contribuiscono a raggiungere le priorità definite dall'Agenda Onu al 2030, e quindi in grado di rispondere ai bisogni del territorio servito e alle sfide per il cambiamento nella direzione della sostenibilità.

Nello Small-Cap, buona performance di Piquadro, che chiude su dell'1,7%, dopo aver reso noto di aver perfezionato l'acquisizione di Lancel International, società di diritto svizzero interamente controllata dal Gruppo Richemont.

Nel resto d'Europa, il CAC 40 di Parigi chiude in verde dello 0,1%, mentre il DAX 30 di Francoforte termina gli scambi su dello 0,4%.

A Londra, il FTSE 100 finisce in rialzo dello 0,5%. Tra le migliori performance quella di DS Smith, che chiude in aumento del 2,8%, dopo che l'azienda di imballaggi riciclati ha annunciato l'acquisizione di Papeles y Cartones de Europa, società spagnola di packaging quotata in Borsa, finanziando l'acquisizione tramite un'emissione di diritti.

A Wall Street, a metà seduta, il Dow è su dello 0,7%, mentre il Nasdaq e lo S&P 500 sono in verde dello 0,3%.

Sul fronte macro, ad aprile l'indice dei prezzi alla produzione industrale è rimasto stabile nell'Eurozona su base mensile mentre su base tendenziale ha rallentato il ritmo di aumento, come reso noto dall'Eurostat lunedì.

Infatti, i prezzi alla produzione sono rimasti invariati su base congiunturale ad aprile nell'area dell'euro e al di sotto delle stime di crescita degli analisti dello 0,3%, dopo essere aumentati dello 0,1% nel mese precedente.

Il sentiment degli investitori dell'Eurozona si è bruscamente deteriorato a giugno, riflettendo in gran parte le incertezze politiche in Italia, come hanno rivelato i dati dell'indagine del think tank Sentix lunedì.

L'indice di fiducia degli investitori è scivolato a 9,3 a giugno dal 19,2 di maggio. Si tratta del punteggio più basso da ottobre 2016 ed è inferiore al livello previsto di 19,0.

Nel Forex, alla chiusura delle Borse europee, l'euro passa di mano a USD1,1681 rispetto a USD1,1667 di venerdì sera. La valuta britannica invece viaggia a USD1,3301 contro USD1,3331 dell'ultima sessione.

Nel mercato delle commodities, il brent si attesta a USD75,28 al barile rispetto a USD76,62 della chiusura precedente, mentre un'oncia d'oro ha un valore di USD1.297,70 dal precedente USD1.297,42 registrato venerdì sera.

Nel calendario economico di martedì, alle ore 0845 CET in Francia sarà rilasciato il bilancio del budget del governo francese di aprile, mentre alle ore 0950 CET sarà pubblicato il PMI del settore terziario di maggio. Dalla Spagna, alle ore 0915 CET arriverà il PMI del settore dei servizi per il mese di maggio. In Italia, alle ore 0945 CET sarà pubblicato il PMI del settore dei servizi per il mese di maggio. In Germania, alle ore 0955 CET sarà rilasciato il PMI del settore dei servizi di maggio. Dall'Eurozona, alle ore 1000 CET arriveranno i dati del PMI del settore dei servizi per il mese di maggio, mentre alle ore 1100 CET saranno pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio di aprile.

Negli Stati Uniti, alle ore 1455 CET sarà reso noto l'indice Redbook, mentre alle ore 1545 CET sarà pubblicato il PMI del settore terziario, alle ore 1600 CET sarà invece la volta dell'indice ISM non manifatturiero, mentre alle ore 2230 CET arriveranno le scorte settimanali di petrolio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Borsa: FCA e banche piegano il Mib, brillano le utilities

Today è in caricamento