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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Borsa, Milano sprofonda: è la peggiore in Europa

Piazza Affari chiude la seduta infrasettimanale con perdite maggiori rispetto alle altre piazze europee: - 1,7%. Ecco come è andata la giornata sui mercati

(Alliance News) - La crescita economica dell'Eurozona è rallentata ai minimi da oltre due anni, e Piazza Affari chiude la seduta infrasettimanale con perdite maggiori rispetto alle altre piazze europee. Sugli indici meneghini continua a pesare lo scontro Roma - Bruxelles, con il governo italiano che, dopo la bocciatura da parte dell'UE sul Def, ha tre settimane per rielaborare la manovra e ottenere l'approvazione. Senza l'ok della Commissione europea, si potrebbe aprire una procedura per infrazione sul deficit.

La bocciatura dell'UE non preoccupa tuttavia il Ministro dell'Interno Salvini che, in visita a Bucarest, ha detto: "Bruxelles boccia la manovra italiana? "Spero che non sia così, altri Paesi hanno fatto di peggio. Ma se sarà così noi andremo avanti, io non tolgo un euro per i giovani, per cancellare la Fornero, per i disabili".

Inoltre, l'attesa per domani in merito alla decisione sulla politica monetaria della BCE e la possible fine del QE non ha aiutato il mercato obbligazionario italiano, sotto pressione per un differenziale con i Bund tedeschi in continua risalita e con alte prospettive di vendita dopo il recente declassamento di Moody's. In chiusura di mercato a Milano, spread a 320 punti base, con rendimento decennale italiano al 3,6%.

A Milano, Piazza Affari chiude in calo dell'1,7% a 18.485,46, dopo aver chiuso in calo dello 0,9% la seduta di scambi di martedì.

Il FTSE Mid-Cap chiude in negativo dello 0,7% a 35.130,65 punti dopo aver terminato in rosso del 2,2% la giornata di scambi precedente. Lo Small-Cap termina in rosso dell'1,5% a 18.045,97 punti dopo aver chiuso in perdita del 2,1% martedì mentre l'AIM chiude gli scambi in verde frazionale a 8.922,15 punti rispetto alla flessione dell'1,2% di martedì sera.

Le relazioni sui conti dei primi nove mesi dell'anno in corso incidono anche in chiusura di sessione sul Mib, con Saipem e STMicroelectronicsprotagoniste sui due capi opposti dell'indice principale.

Saipem chiude in cima al listino con un rialzo del 6,4%, con i ricavi adjusted che ammontano ad EUR6,098 miliardi, in flessione dell'11,3% rispetto ai primi nove mesi del 2017, quando erano pari ad EUR6,873 miliardi, a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore e Onshore, nonché nel settore Drilling Offshore.

Discorso inverso per STMicroelectronics, che termina gli scambi con una perdita di oltre il 10%. La società dei semiconduttori ha riportato un utile netto e l'utile per azione per il terzo trimestre di quest'anno in crescita, rispettivamente a USD369 milioni e a USD0,41 rispetto ai dati di USD236 milioni e USD0,26 fatti segnare nello stesso trimestre del 2017.

Sotto pressione di vendita i titoli bancari e assicurativi, i più colpiti dallo scontro tra il governo italiano e la Commissione presieduta da Juncker. BPM- la peggiore nel comparto - chiude in calo del 4,8%, UBI cede in chiusura il 4,1%, mentre Unicredit e Intesa hanno perso ambedue il 3,4%. Tra le assicurazioni, fa peggio di tutte Unipol, in chiusura giù del 2,7%.

Nell'indice delle società a media capitalizzazione, Piaggio, in cima al listino, chiude con un guadagno del 4,2% dopo i conti pubblicati ieri. Nei primi nove mesi del 2018, il gruppo Piaggio ha venduto complessivamente nel mondo 469.400 veicoli, in crescita del 10% contro 426.700 unità vendute al 30 settembre del 2017, e ha registrato ricavi consolidati per EUR1,09 miliardi.

Bene anche i servizi, con ASTM e la controllata SIAS che hanno chisuo in rialzo rispettivamente del 3,1% e dell'1,2%.

Sul fondo, continuano le perdite di Monte dei Paschi, particolarmente esposta nell'ultimo periodo- oggi in chuisura in calo del 5,6%. Perdite anche gli altri player bancari, con Credem e Creval in calo del 3,4% e del 2,1%.

Tra le small, Astaldi non accenna a fermare le perdite dopo la richiesta di concordato preventivo accettata dal Tribunale di Roma. Dopo essere stato bloccato per eccesso di volatilità il titolo ha chiuso in calo del 7,1%.

Banca Carige chiude con il 6,1% in rosso. In mattinata, la banca genovese ha dato mandato ad UBS per cercare "possibili alleanze strategiche" nel giorno in cui ha ceduto unlikely to pay per un totale di EUR366 milioni.

Sessione in negativo anche per Bialetti, giù del 7,2% nelle operazioni di chisura.

Tra le PMI, Alfio Bardolla fa peggio di tutte e chiude in calo dell'8,3%. Perdite anche per H-Farm, al termine degli scambi in calo del 6%.

Dall'altra parte dell'indice, Net Insurance è la miglior PMI di mercoledì, con guadagni superiori al 10%. Sessione in verde anche per Esautomotion, in rialzo del 4,4% in chiusura scambi.

Sul fronte delle notizie macro, l'Istat ha reso noto mercoledì mattina che se sono diminuite sia su base annua sia mensile le esportazioni e le importazioni hanno registrato un duplice aumento, il surplus commerciale extra-UE dell'Italia è calato notevolmente nel mese di settembre. A settembre l'istituto statistico stima, per i flussi commerciali da e verso i paesi extra-UE, un calo congiunturale per le esportazioni del 3,7% e un aumento per le importazioni del 4,1%.

La crescita economica dell'Eurozona è rallentata ai minimi in oltre due anni a ottobre e l'ottimismo indica il tasso più basso in quattro anni, come mostrato dai dati preliminari resi noti mercoledì da IHS Markit. L'indice IHS Markit PMI Composito dell'Eurozona di ottobre, che raccoglie l'85% circa delle consuete risposte mensili, è scivolato a 52,7 punti, da 54,1 di settembre, segnando i valori minimi da settembre 2016.

Il tasso di crescita annuale dell'aggregato monetario ampio M3 è aumentato nel mese di settembre, come rivelato mercoledì mattina dai dati resi noti dalla banca Centrale Europea. La crescita dell'aggregato monetario dell'Eurozona si è attestata al 3,5% a settembre scorso dopo il 3,4% di agosto, con una media del 3,6% nei tre mesi finiti a settembre.

Sessione in negativo anche per la maggior parte degli indici dell'area euro, con Francoforte che chiude in calo dello 0,6%, Parigi termina in rosso dello 0,1%. Londra unica a chiudere la sessione in verde, in rialzo dello 0,2% grazie ad un pound meno brillante.

Nei mercati internazionali, a Wall Street i listini sono al ribasso sui timori di un rallentamento della crescita globale e a causa delle tensioni tra Trump e il numero uno della FED, Jerome Powell. A metà seduta, il Dow Jones è in calo dello 0,4%, il Nasdaq cede lo 0,8% e lo S&P 500 è in negativo dello 0,6%.

Nel Forex, l'euro cede terreno contro il dollaro, influenzato direttamente dallo scontro sulla manovra italiana, e in chiusura degli scambi a Piazza Affari passa di mano a USD1,1400 rispetto a USD1,1481 registrato in chiusura di martedì. Calo anche per la sterlina britannica, oggi ai minimi in sei settimane, sui timori per un possibile scenario no deal nelle negoziazioni con Bruxelles - in chiusura a USD1,2916 contro USD1,2986 di ieri.

Nel commercio di materie prime, il Brent viaggia ad USD75,57 al barile contro USD77,60 al barile di martedì sera mentre un'oncia d'oro ha un valore di USD1.231,05 rispetto ad USD1.236,70 della seduta precedente.

Nell'agenda economica di domani, in Europa alle 1000CET dalla Germania verrà pubblicato l'indice IFO delle aziende. Alle 1100 CET, sono attesi dall'Italia i dati sul tasso di disoccupazione per settembre. La decisione sulle operazioni di rifinanziamento del QE e in merito al tasso d'interesse della BCE sono previsti alle 1345 CET. A margine, alle 1430 CET, è attesa la conferenza stampa del governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi.

Dagli Stati Uniti, alle 1430 CET verranno rilasciati gli ordinativi di beni durevoli per il mese di settembre su base mensile; mentre, alla stessa ora, è attesa la bilancia commerciale di beni per settembre. Sempre dagli USA, alle 1600 CET verranno pubblicati i contratti pendenti di vendita di abitazioni per settembre, e il rispettivo indice di vendita. Alle 1900CET, è attesa l'asta dei buoni del tesoro USA a sette anni.

Nel calendario delle società italiane, domani sono attesi i risultati per i primi nove mesi di quest'anno di Autostrade Meridionali, DeA Capital, Edison, Eni, Lu-Ve, Mediobanca, Technogym e Wiit.

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