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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Borse, Piazza Affari chiude in rosso: titoli FCA a picco

Il Ftse Mib chiude in perdita dello 0,9% la prima seduta della settimana. Ecco l'andamento dei principali titoli e delle borse straniere

(Alliance News) - Comincia male l'era post-Marchionne per i titoli del gruppo FCA, che hanno trainato in calo il principale indice di Piazza Affari nella prima seduta di scambi della settimana.

Il supermanager italiano è ricoverato - in condizioni definite critiche dai media e trapelate dalla lettera aperta del numero uno di FCA, John Elkann - a Zurigo, in una clinica privata, e, pertanto, FerrariFiatExor e CNH Industrial hanno sostituito il dirigente con nuovi nomi. L'assenza di Marchionne, che comunque avrebbe lasciato dopo l'assemblea per l'approvazione dei conti del 2018, pesa sul sentiment tra i trader.

Il principale indice di Piazza Affari chiude la prima seduta di scambi della settimana in calo dello 0,9% a 21.605,21 dopo aver chiuso giù dello 0,4% la seduta di venerdì.

Il Mid-Cap cede lo 0,9% a 41.016,57 dopo aver guadagnato lo 0,3% il venerdì precedente. Lo Small-Cap chiude in ribasso dell'1,0% a 21.782,17 mentre nella sessione prima del weekend ha chiuso segnando un calo dello 0,3%. L'AIM Italia è l'unico indice in verde, su dello 0,2% a 9.672,39 in chiusura, mentre venerdì ha chiuso sulla parità.

Sul fondo del principale indice, come previsto dagli analisti già nella giornata di domenica, ci sono i titoli legati al gruppo FCA. Dopo la sostituzione di Marchionne, ricoverato in gravi condizioni in Svizzera, dai vertici di tutte le compagnie quotate, è Ferrari a pagare dazio più delle altre del gruppo in Borsa, cedendo il 4,9% a fine seduta.

Exor, la holding del gruppo, cede il 3,3%, CNH l'1,7% e Fiat Chrysler Automobiles l'1,5%. Con la malattia di Marchionne, nel weekend è partito il forzato valzer di nomine in seno ai cda delle varie società del gruppo: il nuovo Ceo di FCA sarà Mike Manley, ex numero uno di Ram e Jeep, John Elkann sarà il nuovo presidente del Cavallino mentre l'ad sarà l'ex numero uno di Philip Morris, Louis Camilleri. In CNH arriva Suzanne Heywood per il post-Marchionne.

A bocciare pesantemente i titoli sono anche i broker che hanno espresso pareri negativi sul futuro delle aziende dopo l'addio forzato del manager italo-canadese. Barclays ha tagliato il target price di CNH Industrial a EUR11,96 da EUR12,01 con rating 'Overweight' mentre Mainfirst ha declassato FCA a 'Neutral' da 'Outperform' e di nuovo Barclays ha tagliato l'obiettivo di presso su FCA ad EUR21,00 da EUR23,00.

Oltre al gruppo italo-americano, in Borsa perde quota ancheSTMicroelectronics, giù del 2,2% in chiusura di seduta, ed Enel, in ribasso del 3,7% lunedì. L'utility blue chip paga pegno per via dello stacco cedola.

In rosso anche altre utility - Terna cede l'1,2% ed A2A l'1,0% - e altri titoli legati all'auto, con Pirelli giù dell'1,0% e Brembo che perde lo 0,4%.

Sull'altro fronte, Leonardo sale dell'1,5% a fine giornata, piazzandosi tra i titoli in testa al principale indice meneghino. Il titolo sale nonostante il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, abbia messo in guardia sul precariato definito "preoccupante" in Fincantieri e Finmeccanica.

Guadagna terreno anche Prysmian, che chiude su dell'1,1% nel giorno in cui ha reso noto di aver migliorato la sua linea di prodotti FlexRibbon, che saranno in grado di supportare data centre di larga scala gestiti dalle aziende più importanti al mondo.

Progettati per ottimizzare la densità di fibre e l’utilizzo dello spazio del condotto, i prodotti con tecnologia MassLink e FlexRibbon di Prysmian compattano il massimo numero di fibre all’interno del più piccolo cavo possibile, utilizzando nastri di fibra estremamente flessibili che possono essere compattati per avere altissima densità di fibra, oppure lasciati piatti per lo splicing a nastro.

Bene anche MediobancaFineco e Ubi, con rialzi compresi tra lo 0,6% e l'1,4%.

Tra le società a media capitalizzazione, le autostradali Sias e Astm guidano l'indice con rialzi del 2,4% e del 3,9% rispettivamente mentre Datalogic cede l'8,7%.

Sullo Small-Cap, Banca Carige perde il 4,7%, con il titolo colpito dalla decisione delle Bce di non approvare il piano di conservazione del capitale presentato dalla banca, in quanto non rispetta il piano patrimoniale complessivo pari al 13,125%. La banca genovese ha tempo fino al 30 settembre per nominare un nuovo presidente e fino al 30 novembre per approvare un nuovo piano.

Sull'AIM, infine, si segnalano Fope in rialzo del 5,4% a fine seduta ed Ecosuntek in calo del 7,9%.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in calo dello 0,3%, il CAC 40 di Parigi ha ceduto lo 0,5% e il DAX 30 di Francoforte ha perso lo 0,1%.

Nel dettaglio, a Londra, il titolo di Ocado si piazza tra i migliori performer con un rialzo di oltre il 5,5% mentre, sull'altro versante dell'indice delle blue chip britanniche, c'è Taylor Wimpey, giù di quasi il 4,0%.

A New York, al momento, il Dow cede lo 0,1% a 25.035,14, il Nasdaq è poco sopra la parità a 7.822,86 e l'S&P 500 segna un rialzo marginale a 2.802,20.

Nel Forex, alla chiusura di Piazza Affari di lunedì, l'euro è scambiato col dollaro a USD1,1703 contro USD1,1709 registrato alla chiusura di venerdì. La sterlina, invece, passa di mano col biglietto verde a USD1,3105 rispetto al valore precedente di USD1,3141.

Nel commercio di materie prime, il brent viaggia a USD73,60 al barile contro USD72,99 al barile di venerdì sera mentre un'oncia d'oro è scambiata a USD1.224,31 rispetto a USD1.228,94 della seduta precedente.

Tra gli eventi macro di martedì si segnalano i PMI manifatturiero e composito di Francia, Germania ed Eurozona, rispettivamente alle 0900 CET, alle 0930 CET ed alle 1000 CET, il saldo della bilancia commerciale italiana non-UE alle 1000 CET e il vertice dei ministri delle Finanze dell'area dell'euro, da tenersi nel corso della giornata.

Oltreoceano, alle 1455 CET sarà la volta dell'indice Redbook dagli USA, seguito dall'indice dei prezzi delle case alle 1500 CET e dai PMI manifatturiero e dei sercizi alle 1545 CET. L'indice manifatturiero della Fed di Richmond arriverà alle 1600 CET mentre la giornata si chiuderà alle 2230 CET con le scorte settimanali di greggio.

Tra le quotate a Milano, Ei Towers, Sogefi, Luve e DeA Capital rilasceranno i conti semestrali, insieme alla blue chip Telecom Italia e Saipem.

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