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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Borse, Piazza Affari chiude in calo: tonfo Pirelli 

Finisce male la settimana per il Ftse Mib, che chiude le contrattazioni con un passivo dll'1,1%. Male anche Brembo, Ferrari e Fca

LONDRA (Alliance News) - Chiude ancora una volta in ribasso il principale indice di Piazza Affari, con i dazi di Trump e i dati macro che hanno pesato sul sentiment tra i trader presenti in sala.

A Milano, il FTSE Mib chiude l'ultima seduta dell'ottava in calo dell'1,1% a 20.269,47 dopo aver terminato la seduta di giovedì in perdita dell'1,3%.

Tra gli indici minori, il Mid-Cap cede lo 0,4% a 40.263,58 avendo terminato la seduta precedente in rosso dello 0,5%. Lo Small-Cap cala dell'1,3% a 20.860,85 dopo aver terminato gli scambi di giovedì in rosso dello 0,6%. L'AIM perde lo 0,6% a 9.299,32 dopo il rialzo dello 0,1% registrato la seduta precedente.

Le utility chiudono contrastate dopo aver passato tutte gran parte della giornata in verde. ItalGas sale dell'1,2% mentre A2A guadagna lo 0,9%. D'altro canto, Snam e Terna terminano in calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,1%.

Buona la performance anche del comparto oil, con Tenaris - che non risente oggi della crisi argentina e che rimbalza dalle perdite di ieri - che chiude in aumento dell'1,8%.

Guadagna terreno anche Saipem, su dello 0,8% a fine giornata di scambi, mentre Eni, in controtendenza, cede l'1,4% a fine ottava.

Pesante calo di Pirelli sul principale paniere meneghino, con i dazi sulle auto di Trump - e la promessa di contro-dazi di Juncker nel caso in cui gli USA andassero avanti coi piani tariffari contro l'UE - che pesano sul settore automobilistico. La società milanese chiude in rosso del 4,6% la sessione di scambi di venerdì. Ad incidere sul sentiment, anche Berenberg che ha tagliato il rating di Pirelli a 'Sell' da 'Hold' e il target price ad EUR6,50 da EUR7,00.

Male anche Brembo, giù del 2,5%, Ferrari, in calo dell'1,1%, e FCA, in ribasso dell'1,9%.

Come anticipato oggi da Alliance News, oltre ai dazi, a pesare sulle azioni della casa italo-americana è anche il fatto che, a sorpresa, lo stabilimento Maserati di Grugliasco fermerà le linee dal 6 al 14 settembre: tutti i 2.700 lavoratori - 1.100 sono stati trasferiti nei mesi scorsi da Mirafiori - saranno messi in solidarietà. Lo stop produttivo arriva dopo le tre settimane di ferie nel mese di agosto.

"La chiusura è dovuta a problemi di mercato. Siamo molto preoccupati per il futuro dello stabilimento", spiega la Fismic, il sindacato autonomo dei metalmeccanici. "La prolungata chiusura della Maserati di Grugliasco, con l'utilizzo dei contratti di solidarietà - commenta il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono - si aggiunge al fatto che a Mirafiori gli addetti alla produzione del Levante rientreranno dalla chiusura estiva solo il 5 settembre".

In calo anche MonclerTelecom Italia e Bpm, con ribassi compresi tra il 3,4% e il 2,1%.

Atlantia ha chiuso in rosso dell'1,1% dopo che in giornata si è concluso senza troppe sorprese il cda, riunitosi venerdì per discutere nuovamente degli esiti degli accertamenti in corso relativi al crollo del viadotto Polcevera a Genova.

Il cda di Atlantia è stato informato dell'avvenuta predisposizione, da parte della controllata Autostrade per l'Italia, della lettera di riscontro e relativi allegati, alla nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, "che confermano sulla base degli elementi predisposti dalle strutture tecniche, il puntuale adempimento degli obblighi concessori da parte della controllata".

Sul Mid-Cap continua a correre Juventus, in rialzo del 3,9% a fine giornata e in verde per quasi tutta l'ottava.

Salini, invece, guida i titoli in rosso con un ribasso del 5,7% al termine dell'ultima seduta della settimana, seguita da Tod's, con un calo del 2,9%.

Sull'indice delle small, invece, I Grandi Viaggi fa meglio di tutti e registra un incremento del 3,1%. Bene anche BasicNet, con un rialzo dell'1,8%.

Sul fondo, invece, Gabetti segna il calo più marcato, pari al 5,6%, con Pierrel che segue a ruota con un ribasso del 5,3%.

Infine, sull'indice dedicato alle piccole e medie imprese, PLT Energia chiude in rialzo del 4,5% e si piazza al vertice del paniere delle PMI mentre sul fondo sono pesanti i cali di Askoll Eva, pari al 7,1%, ed Imvest, in ribasso del 5,6%.

Allargando lo sguardo al resto d'Europa, il FTSE 100 di Londra cede l'1,1%, il CAC 40 di Parigi perde l'1,3% e il DAX 30 di Francoforte segna un calo dell'1,1%.

Sul fronte delle notizie economiche, secondo le stime preliminari dell'Istat per agosto, l'indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile e dell'1,7% su base annua, rispetto allo 0,3% e all'1,5% del mese precedente.

L'Istituto Nazionale di Statistica ha, inoltre, rivelato che nel mese di luglio, seppur in maniera contenuta rispetto al mese precedente, si stima ancora una flessione dell'occupazione, mentre è in calo il tasso di disoccupazione. Il tasso di disoccupazione scende al 10,4% da confrontare con il 10,8% rivisto registrato a giugno. Gli economisti si aspettavano che il dato rimanesse invariato rispetto a giugno.

Il Prodotto interno lordo italiano è stato rivisto al rialzo dall'Istat per il secondo trimestre del 2018 su base annua, mentre è stato confermato il dato su base congiunturale. Infatti, il PIL dell'Italia è cresciuto dell'1,2% su base annua nel secondo trimestre, rispetto alla stima iniziale dell'1,1% dopo essere aumentato dell'1,4% nel trimestre precedente. Su base congiunturale, invece, la crescita del PIL è stata confermata allo 0,2%, in linea con le stime inziali degli economisti, ma rallentando rispetto allo 0,3% di crescita vista nel primo trimestre rispetto a quello precedente.

In merito all'Eurozona, i dati preliminari di Eurostat per il mese riportano che l'infazione della zona euro relativa al mese di agosto è calata al 2% su base annuale, rispetto al dato di luglio, quando il dato registrato si è attestato al 2,1%.

In un report separato, l'Eurostat ha reso noto che la disoccupazione dell'Eurozona è rimasta stabile all'8,2% nel mese di luglio su base mensile.

Tornando ai mercati ma spostandoci oltreoceano, al momento, il Dow è in calo dello 0,1% a 25.954,51, il Nasdaq è in rialzo dello 0,2% a 8.102,84 e l'S&P 500 è in perfetta parità a 2.901,41..

Nel Forex, a fine giornata di scambi di Piazza Affari, la moneta unica è scambiata a USD1,1610 rispetto a USD1,1647 registrato alla chiusura dell'ultima seduta di scambi. La sterlina viene scambiata invece con il dollaro a USD1,2981 rispetto a USD1,2999 della chiusura di ieri.

Nel mercato delle materie prime, il Brent ha un valore di USD77,40 rispetto a USD77,46 registrato alla chiusura degli scambi di mercoledì. Nel mercato dell'oro, un'oncia vale USD1.201,46 rispetto a USD1.198,65 della seduta precedente.

Il calendario economico di lunedì prevede i PMI manifatturiero di Cina, Spagna, Italia, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito, con il primo in uscita di notte e gli altri tra le 0915 CET e le 1000 CET. L'indice della fiducia dei consumatori spagnoli è atteso alle 1000 CET.

A New York, invece, i mercati resteranno chiusi per via del Labor Day.

Tra le società quotate a Piazza Affari, Aeroporto di Bologna, Astaldi ed Immsi rilasceranno i conti del primo semestre mentre Axeléro dovrebbe rendere noto il bilancio del 2017.

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