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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Borse, il Ftse Mib chiude in rialzo grazie alle banche

Dopo due giorni in sofferenza, Piazza Affari chiude la seduta odierna con un +0,2%. Ottime performance soprattutto dei bancari: bene Unicredit, Ubibanca e Mediobanca

(Alliance News) - A Piazza Affari è tornata la fiducia mercoledì, dopo le preoccupazioni degli investitori per la guerra commerciale tra Usa e Cina sui dazi che avevano scosso le precedenti sedute di scambi.

Mentre a Sintra sta proseguendo il forum delle banche centrali, dove sono presenti i presidenti dei maggiori istituti mondiali come Mario Draghi e Jerome Powell, nella Borsa di Milano i bancari stanno viaggiando spediti in territorio positivo.

Il FTSE Mib è salito dello 0,2% a 22.120,58 punti dopo aver chiuso la seduta precedente in calo dello 0,1%.

Passando agli altri indici, il Mid-Cap ha chiuso poco al di sopra della parità a 41.455,23 mentre ha teminato poco al di sopra della parità la sessione del giorno prima. Lo Small-Cap è salito dello 0,5% a 22.525,51 dopo aver chiuso la seduta di martedì su dello 0,6%. Infine, l'AIM Italia ha chiuso su dello 0,1% a 9.586,13 mentre ieri ha segnato un aumento dello 0,3%.

Banco BPM sale del 2,7%, dopo aver deliberato ieri sera di procedere alla cessione di una quota fino al 95% dei titoli mezzanine e dei titoli junior, pari ad un importo totale di EUR203,8 milioni, emessi nell’ambito dell'operazione di cartolarizzazione di sofferenze a Christofferson Robb & Company.

Il collocamento dei titoli mezzanine e junior permetterà a Banco BPM di procedere al deconsolidamento delle sofferenze oggetto della cartolarizzazione, pari a EUR5,1 miliardi nominali alla data di cut-off prima della fine del semestre in corso, a un prezzo complessivo pari al 34,3%, un valore ai livelli più alti mai realizzati sul mercato italiano per questa tipologia di operazioni.A seguito dell’operazione, il NPE Ratio lordo, che al momento della fusione al 31 dicembre 2016 era pari al 24,1%, scenderà al 16,6%.

UniCredit guadagna il 2,8% mentre BPER sale del 2,5%, Ubi Banca è in verde del 2,2% e Mediobanca del 2,1%.

Recordati guadagna il 2,7%, mentre si fanno sempre più insistenti le voci secondo le quali il fondo di private equity Cvc starebbe vicino all'ottenimento del controllo della società, che è storicamente custodito nella holding Fimei con una quota del 51,7% delle azioni, in cui i familiari hanno quote paritetiche.

Tra i titoli in perdita, Salvatore Ferragamo è giù dell'8,4% dopo che Ferragamo Finanziaria, azionista di maggioranza della società, ha ceduto il 3,5% del capitale detenuto con un'operazione di accelerated bookbuilding. La quota di controllo si riduce così da 57,8% a 54,3%.

Exor cala dell'1,6%, Cnh cede il 2,1%, mentre STMicroelectronics perde l'1,0% dopo aver perso cinque punti percentuali alla chiusura di martedì e risentendo dei timori sulla guerra commerciale tra USA - uno dei mercati di riferimento della società dei semiconduttori - e Cina.

Fuori dal paniere principale, nel segmento Small-Cap si distingue Itway che sale dell'11,2%. Questa mattina l'azienda ha concluso uno Share Sale & Purchase Agreement con Cognosec - società quotata al Nasdaq e fornitore di soluzioni di Cyber Security in Europa Africa e Medio Oriente - per la vendita del 100% delle controllate greca e turca. Il controvalore dell'operazione è di EUR10,0 milioni.

In rialzo anche Fullsix, con un guadagno dello 0,6%. Recentemente la società ha fatto sapere che la controllata FullSystem ha ceduto a Site la branch Marocco per la realizzazione e gestione di una rete radio GSM-R lungo le linee ferroviarie già in funzione nel paes,e e lungo la linea ad alta velocità in fase di costruzione Kenitra-Tangeri.

Nell'Aim, Grifal chiude su del 17,5%, alla sua terza settimana di quotazione in Borsa.

Spostandoci nelle altre piazze europee, a Francoforte il DAX 30 ha guadagnato lo 0,1% mentre a Parigi il CAC 40 è calato dello 0,3%.

A Londra, il FTSE 100 sale dello 0,3%. Berkeley Group è calato del 5,9% dopo aver registrato un utile ante imposte per l'anno concluso alla fine di aprile di GBP934,9 milioni, in aumento del 15% rispetto ai GBP812,4 milioni dell'anno precedente e ben oltre le stime di GBP906 milioni.

Tuttavia, i ricavi dell'azienda per l'anno hanno visto un calo dello 0,7% a GBP2,70 miliardi da GP2,72 miliardi, principalmente a causa di un calo del segmento residenziale di GBP2,57 miliardi dai precedenti GBP2,67 miliardi, nonostante un aumento delle entrate commerciali e proventi dalla vendita di beni fondiari.

A Wall Street, a metà seduta, Dow Jones cede lo 0,2%, il Nasdaq sale dello 0,7% mentre l'S&P 500 è in rialzo dello 0,2%.

Nel mercato delle valute, alla chiusura degli scambi l'euro viene quotato a USD1,1581 rispetto a USD1,1579 registrato martedì, mentre la sterlina vale USD1,3197 contro USD1,3177 di ieri sera.

Nelle commodities, in attesa dell’incontro dell’Opec a Vienna che si terrà a breve il brent è quotato USD75,10 al barile rispetto a USD74,76 di martedì sera, mentre un'oncia d'oro si attesta a USD1.273,80 contro USD1.276,20.

Nel calendario economico di giovedì, nel Regno Unito l'indebitamento netto del settore pubblco sarà pubblicato alle 0930 CET mentre in Francia l'indice della fiducia economica sarà pubblicato alle 0945 CET.

Nel pomeriggio, nell'Eurozona saranno pubblicati i dati sulla fiducia dei consumatori alle 1500 CET, mentre negli Stati Uniti saranno resi noti i dati sui sussidi di disoccupazione e quelli sulla spesa personale alle 1430 CET e l'indice dei prezzi delle case alle 1600 CET.

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