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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Borse, Milano primeggia in Europa: si attende il Def

Piazza Affari svetta sulle borse del Vecchio Continente nella seconda seduta della settimana, anche se i fari dei trader rimangono puntati sulla manovra

(Alliance News) - Piazza Affari svetta sulle borse del Vecchio Continente nella seconda seduta della settimana, anche se i fari dei trader rimangono puntati sulla manovra, oggetto di accesi dibattiti negli utlimi tempi con il Ministro Tria che tenta di tenere a bada le tentazioni su un eccessivo deficit che sarebbe mal digerito sia dai mercati, sia da Bruxelles.

Come scrive Francesco Bonazzi nell'editoriale Affari in Piazza per Alliance News, il rapporto tra deficit e Pil italiano dovrebbe rimanere sotto il 2% il prossimo anno, presumibilmente tra l'1,8 e l'1,9%, secondo quanto riferito da una fonte governativa, due giorni prima della presentazione dei dati ufficiali del bilancio.

Operatori di sala che sembra vogliano ignorare le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, virando lo sguardo invece sulla riunione della Fed che prenderà il via oggi e si concluderà domani con un atteso rialzo dei tassi secondo gli analisti.

A Milano, il FTSE Mib termina su dell'1,5% a 21.668,99 dopo aver chiuso la seduta precedente in calo dello 0,9%.

Il Mid-cap è in ribasso dello 0,1% a 41.613,29, dopo aver terminato in ribasso dello 0,7% lunedì. Lo Small-Cap ha concluso in parità il trading a 21.665,00, rispetto a ieri in calo dello 0,6%, mentre l'AIM ha chiuso in su dello 0,5% a 9.565,05, mentre ieri pomeriggio era in rialzo dello 0,2%.

Ottima giornata per Tenaris, su del 5,5%, e Saipem, in rialzo del 5,3%, migliori titoli dopo che il Brent ha sfondato anche quota USD81 al barile in mattinata, che beneficiano dell'aumento del prezzo del greggio.

Mediaset termina in crescita del 4,3%, confermando la buona forma mostrata anche nella seduta di ieri.

Su anche Intesa, fra i migliori del comparto bancario del Ftse Mib, beneficiando del raffredamento dello spread e mettendo in cascina il 3%. Fa meglio Banca Generali, che primeggia nel settore creditizio con il 3,2%.

Atlantia termina la corsa virando nel finale con lo 0,1% in avanti, il giorno dopo in cui RBC ha tagliato il target price ad EUR25,00 da EUR30,00 con rating 'Outperform'.

In fondo al listino delle blue-chip, Prysmian paga un dazio in chiusura pari all'1,4%, con il titolo che ha zoppicato già dai primi scambi di questa mattina.

Giù anche Brembo con lo 0,8%.

Telecom termina in rosso dello 0,5%, non beneficiando del fatto che Sparkle - l'operatore globale del Gruppo TIM - ha comunicato martedì che SAEx International Ltd, società mauriziana con sede principale a Mauritius, ha annunciato i piani per espandere la copertura verso la costa orientale degli Stati Uniti attraverso la rete panamericana di Sparkle, in linea con il modello di business di SAEx basato sulla cooperazione con altri operatori.

Tra le società a media capitalizzazione quotate, Rcs Mediagroup chiude bene con un allungo del 4,1%.

Di buon umore anche Banca Monte Paschi Siena, che beneficia della buona performance di tutto il comparto banacario e mette in cascina lo 0,4%.

A zavorrare il listino delle sociretà media capitalizzazione, primo in lista è Ovs, che chiude sotto dello 4,1%.

Continua la discesa del titolo Juventus Football Club, che si contrae anche quest'oogi con un negativo dello 0,8%, pagando dazio dopi i continui rialzi degli ultimi tempi e imputando quindi il calo alla presa di profitto sul titolo dei bianconeri.

Tra le Small, invece, continua l'altalenante performance di Bialetti che tra una sospensione e un'altra arriva a segnare un rialzo di oltre l'11% alla chiusura, nel suo secondo giorno di eccessiva volatilità.

Su anche Chl, che al termine della seduta aumenta il suo valore del 9,6%.

Va decisamente peggio a MolMed, giù del 9% nel giorno dell'annuncio del nuovo presidente Carlo Incerti, già consigliere indipendente, che prende il posto di Claudio Bordignon dopo che quest'ultimo - fondatore della società e presente nel cda sin dalla sua costituzione - ha rassegnato le dimissioni per motivi personali. Bordignon rimarrà all'interno del gruppo con il ruolo di chairman dello scientific advisory board. Ad affossare il titolo è anche la notizia della convocazione dell'assemblea straordinaria dei soci che dovrà decidere se delegare il cda a dare il via ad un aumento di capitale.

Nello stesso listino, rosso anche per Banca Carige che paga le ultime vicissitudini nell'ennesima giornata di rosso, quest'oggi del 5,3%.

Infine, sull'AIM, Go Internet sale del 7,4%, BioDue del 5,8% e Bio-on del 4,3%, con questi tre titoli che si mostrano fra i migliori performance dell'indice dedicato alle piccole e medie imprese.

La peggior PMI in chiusura è invece Agatos, che termina la seduta continuando la sua caduta libera come visto nelle ultime sessioni. Il rosso quest'oggi è del 6%.

Fra le notizie macroeconomiche della giornata, ad agosto si stima, per i flussi commerciali italiani da e verso i paesi extra Ue, un aumento congiunturale per le esportazioni del 3,6% e un calo per le importazioni dello 0,7%. Il surplus commerciale ad agosto 2018 è stimato pari a EUR1,749 miliardi, in diminuzione rispetto a EUR2,527 miliardi di agosto 2017. Da inizio anno, aumenta l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici - da EUR42,443 miliardi per il 2017 ad EUR44,267 miliardi per il 2018.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha terminato la seduta è in rialzo dello 0,6%, il CAC 40 di Parigi sale dello 0,1%, mentre il DAX 30 di Francoforte taglia il nastro d'arrivo con lo 0,2% in avanti.

A New York, il Dow procede in rialzo dello 0,1%, il Nasdaq sta avanzando dello 0,2%, mentre l'S&P 500 è al momento in rialzo dello 0,1%.

Nel mercato delle valute, al momento della chiusura sui mercati del Vecchio Continente, l'euro passa di mano col dollaro a USD1,1767 contro USD1,1789 registrato alla fine della sessione di lunedì. La sterlina, invece, vale USD1,3159 contro USD1,3139 della sera prima.

Nel commercio di materie prime, il prezzo del petrolio si attesta vicino al massimo di quattro anni nei timori per l’imminente riduzione delle forniture globali dopo che i produttori hanno deciso di non aumentare la produzione nonostante la richiesta del Presidente USA Donald Trump di intervenire per calmierare il costo el barile. ll Brent viaggia a USD82,22 al barile contro USD80,73 al barile di ieri.

I prezzi dell'oro sono rimasti sostanzialente stabili martedì mentre gli investitori restano in attesa della prossima riunione della Fed, in cerca di capire la politica sui futuri aumenti dei tassi. Un'oncia d'oro ha un valore di USD1.204,19 rispetto a USD1.203,10 registrato lunedì in chiusura di scambi.

Nel calendario economico di mercoledì, in arrivo dalla Francia l'indice della fiducia dei onsumatori francesi, mentre, alle 1030 CET si atttende dal Regno Unito l'approvazione totale dei mutui.

In arrivo nel pomeriggio dagli Stati Uniti, alle 1300 CET la domanda settimanale sui mutui, alle ore 1600 CET la vendita di case nuove e alle 1630 CET i dati sulle scorte di petrolio greggio. Infine, alle ore 2000 CET, la decisione sul tasso d'interesse della Fed.

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