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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Borse,Piazza Affari chiude in rosso: fari sul Def

Inizia male la settimana per il FTSE Mib, che chiude la seduta con un calo dello 0,9%. Ecco come è andata la giornata sui mercati

(Alliance News) - Piazza Affari taglia in calo il traguardo nella prima seduta settimanale di scambi, ribadendo il movimento di virata rispetto alla sessione di venerdì, accompagnato da elevate vendite generalizzate su diversi settori.

In un mercato cauto su scala mondiale a causa delle crescenti tensioni commerciali su scala internazionale, i traders italici puntano i fari verso Via XX Settembre, in attesa della pubblicazione della nota di aggiornamento del Def, questa settimana, che fornirà le cifre su cui dovrà muoversi la manovra di bilancio 2019.

Al termine dele negozizioni, il FTSE Mib è in calo dello 0,9% a 21.339,87 dopo aver guadagnato lo 0,7% venerdì in chiusura.

Il Mid-Cap ha terminato in ribasso dello 0,7% a 41.560,39 dopo aver terminato in rialzo dello 0,5% venerdì sera. Lo Small-Cap chiude in calo dello 0,6% a 21.664,90 dopo aver chiuso su dello 0,1% l'ultima seduta di scambi della scorsa ottava. Infine l'AIM, chiude su dello 0,2% a 9.513,29 dopo il calo frazionale di venerdì.

Fra i titoli ribassisti del principale listino milanese Prysmian, in rosso del 2,4% che continua a pagare la presa di profitto.

Giù anche Italgas con il 2,5%, mentre Intesa Sanpaolo flette del 2,1%, attestandosi come peggiore del comparto bancario dopo che lo spread è risalito in area 240 punti. In controtendenza, Bper Banca si allunga dell'1,2%.

Giù anche Salvatore Ferragamo, che lascia sul parterre il 2,1%.

Sul listino delle blue-chip chiude di buon umore Saipem, che porta a casa il 3,6%.

Buona giornata anche per Tenaris con l'1%, che beneficia della risalita del prezzo del petrolio e Poste Italiane che chiude in verde dello 0,5%.

Fra gli indici minori, nell'indice Mid Cap, Inwitt cede il 4,3%, dopo che Morgan Stanley che ha tagliato il rating da 'equalweight' a 'underweight' e il target price da EUR6,10 a EUR5,70.

Male anche il titolo di Juventus che chiude la giornata in perdita del 3,6%. La società ha reso noto lunedì di aver stipulato una partnership innovativa con la piattaforma blockchain di fan engagement Socios.com, che consentirà di introdurre l'Official Fan Token bianconero, un gettone che può essere scambiato sulla piattaforma mobile dai tifosi in tutto il mondo e usato per interagire con il Club attraverso polls e votazioni.

Stessa percentuale per Fincantieri, che termina la seduta sotto del 3,6%.

Nell'altro verso del listino, sale Brunello Cucinelli con il 2,2% e Parmalatcon il 2,4%.

Sul listino delle Mid Cap è però Rcs Mediagroup a dettare legge, che sale in chiusura sino all'8,3%.

Fra le Small Cap degno di nota il salto di Bialetti Industrie che sale del 21%. Su anche Gequity che chiude al rialzo del 9%.

Se la passa male Carige, che chiude con un rosso di oltre il 10%. Con riferimento alle notizie di stampa e ai rumors di mercato in merito ad eventuali esigenze di capitale, Banca Carige Spa ha precisato attraverso una nota che la Banca metterà a punto un organico piano operativo e strategico nei tempi richiesti.

Csp termina in rosso dell'8,8%, con il cda che ha approvato la relazione semstrale riportando una perdita netta di EUR4,4 milioni, rispetto alla perdita di EUR3,8 dello stesso periodo 2017.

Infine nel listino AIM, in verde Grifal con il 3,8%, così come Mondo TvFrance con il 3,4% a farle compagnia fra i rialzisti.

A zavorrare il listino ci pensa Portobello che chiude con un negativo del 7,7%.

Giù ache Enertronica che termina al ribasso del 5,3%.

Nelle poche notizie economiche di giornata, i dati dell'istituto Ifo di Mannheim hanno mostrato lunedì che la fiducia delle imprese in Germania si è leggermente indebolita a settembre, con l'indice della fiducia delle imprese è sceso a 103,7 a settembre da 103,9 di agosto. Gli economisti avevano previsto che il punteggio scendesse a 103,2 rispetto a 103,8 originariamente stimato ad agosto. L'attuale indicatore di valutazione si è attestato a 106,4 a settembre rispetto a 106,5 di un mese prima. Tuttavia, il punteggio è superiore alla previsione di 106.

Fra le altre borse europee, a Francoforte il DAX 30 ha terminato in rosso dello 0,6%, il parigino CAC 40 ha chiuso lasciando sul parterre lo 0,3%, mentre a Londra, il FTSE 100 termina pagando un dazio dello 0,4%. Quest'ultimo risente della qustione Brexit, con l'inceretezza sul raggiungimento di un accordo Brexit e con il partiti politici che fanno i conti in casa nei loro rispettivi congressi annuali.

Negli States, al momento il Dow Jones viaggia in territorio negativo dello 0,5%, lo S&P è negativo per lo 0,5% e infine il Nasdaq, sta arretrando dello 0,4%.

Nel Forex, la moneta unica scambia con la controparte statunitense a USD1,1789 mentre venerdì in chiusura scambiava a USD1,1752. La sterlina britannica, invece, USD1,3139, mentre al termine della seduta precedente passava di mano a USD1,3256.

Nelle commodities, lunedì i prezzi del petrolio sono saliti del 2% circa, mentre le esportazioni di greggio iraniano hanno ridotto l'offerta globale e i produttori di petrolio guidati dall'Arabia Saudita e dalla Russia hanno segnalato di non avere alcuna fretta di aumentare la produzione. Il brent, alla chiusura degli scambi di lunedì, viagga a USD80,73 contro USD78,83 al barile di venerdì.

I prezzi dell'oro sono rimasti stabili in un trading cauto lunedì, quando il dollaro ha cancellato i precedenti guadagni sulla notizia che la Cina ha annullato i colloqui commerciali con gli Stati Uniti.

L'oro ha un valore di USD1.203,10 l'oncia contro USD1.201,18 l'oncia in chiusura dell'ultima sessione europea.

Nel calendario economico di martedì, alle ore 0800 CET in arrivo dalla Germania l'indice dei prezzi all'ingrosso di agosto, seguito dall'indice dei prezzi alla produzione in Spagna alle 0900 CET. Attesi i dati sulla bilancia commerciale italiana con i paesi esterni all'Unione Europea alle ore 1000 CET.

Dagli Stati Uniti, in arrivo l'indice dei prezzi delle case di luglio alle 1500 CET, mentre allle ore 1600 CET sono attesi il rapporto sulla fiducia dei consumatori, sui prezzi delle case e i dati sulle vendite al dettaglio.

Attesi domani i risultati semestrali di Borgosesia, Conafi, Cdr Advance Capital, Danieli & Co, Eps Equita, Lu-Ve, M&C, Pharmanutra, Rosss, Safe Bag e SosTravel.com.

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