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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Mercatone Uno, la busta paga di una dipendente in cig: "Stipendio da 28 euro"

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha postato su Facebook un video in cui mostra la busta paga di una dipendente: "Cose del genere non devono più accadere"

Il via libera alla cassa integrazione per i dipendenti Mercatone Uno, rimasti all'improvviso senza lavoro dopo la chiusura di 55 punti vendita in tutta Italia, era stata accolto come un primo sospiro di sollievo, un modo per ridare una retribuzione ai 1.824 lavoratori, rimasti inizialmente senza stipendio.

Ma lo sblocco della cassa integrazione non sembra aver provocato gli effetti desiderati, almeno a giudicare dal video postato su Facebook da Nicola Zingaretti. Il presidente della Regione Lazio ha postato sui social un filmato in cui mostra la busta paga di una dipendente Mercatone Uno in cig:  "Questa è la busta paga di una lavoratrice in cassa integrazione di Mercatone Uno: 28 euro. Sono stati lasciati soli dal Governo. Ecco la mia denuncia, perché cose del genere non devono più accedere". 

Un filmato che nel frattempo ha scatenato molte polemiche tra gli utenti che si schierano dalla parte di Zingaretti e chiedono soluzioni concrete per questi lavoratori, e chi invece attacca il segretario del Pd e l'operato del partito quando era al Governo. Una diatriba destinata a continuare, almeno fino a quando Di Maio e co. non riusciranno a scrivere la parola 'fine' su questa vertenza che coinvolge oltre 1.800 lavoratori sparsi per tutto il territorio nazionale. 

Mercatone Uno, il presidio al Mise (FOTO ANSA)

Mercatone Uno, lo sblocco della cassa integrazione

Mentre in alcune Regioni è stato possibile anticipare il Tfr ai lavoratori, lo scorso 26 giugno è arrivato i via libera per la cassa integrazione straordinaria per 1.824 lavoratori di Mercatone Uno. Il trattamento sarà erogato, previa verifica dell’inquadramento aziendale da parte dell’Inps, per il periodo che va dal 24 maggio 2019 al 31 dicembre 2019. A prevederlo è il decreto direttoriale emanato  dalla Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Con il medesimo decreto direttoriale, inoltre, l’Inps è autorizzato a “provvedere al pagamento diretto del trattamento”.

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