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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Monza e della Brianza

Candy fa marcia indietro: torna in Italia la produzione di lavatrici da incasso

Lo strano caso del noto marchio di lavatrici: la proprietà cinese ha deciso di riportare a Brugherio la produzione di lavatrici da incasso che il precedente proprietario italiano aveva spostato in Cina

Italia-Cina, andata e ritorno. Candy, di proprietà del colosso asiatico degli elettrodomestici Haier, ha annunciato l'intenzione di riportare nel nostro Paese la produzione di lavatrici da incasso. Un paradosso della globalizzazione, considerando che quando i proprietari erano brianzoli la produzione era stata portata a Jiangmen, in Cina, e adesso che la proprietà è cinese torna a Brugherio, nella provincia di Monza e Brianza. Una scelta industriale importante per l'azienda che in passato ha affrontato momenti di difficoltà e a inizio novembre grazie alla proroga della cassa integrazione straordinaria aveva scongiurato 135 licenziamenti.

Candy, dalla all'Italia alla Cina (e ritorno)

Nel 2012 la Candy, che in quel momento era in mano alla famiglia Fumagalli, aveva aperto la fabbrica di Jiangmen, un impianto mastodontico da 35 milioni di euro in grado di produrre circa 2 milioni di pezzi in un anno, riducendo progressivamente la produzione negli impianti in Italia. Nel 2017 il marchio Candy è stato poi acquistato dal colosso asiatico Haier per 475 milioni di euro e a circa un anno e mezzo dal cambio di proprietà è arrivata la decisione di riportarla nella fabbrica di Brugherio, dove verranno prodotte 100mila lavatrici che in questo momento vengono assemblate all'estero.

Candy torna in Italia, la Fiom: ''A Brugherio si produrranno 100mila lavatrici''

"È un fatto di straordinaria importanza, in contrapposizione con il passato che deve aprire una nuova fase per la Candy di Brugherio" ha detto Pietro Occhiuto, Segretario Generale della Fiom Cgil Brianza commentando la decisione del Gruppo Haier Europe annunciata dalla Direzione aziendale nell'incontro avuto con i sindacati e la Rsu presso la sede di Confindustria di Monza.

La produzione delle lavatrici ad incasso, precedentemente trasferite presso lo stabilimento cinese di Jiangmen, torna dunque in Italia, a Brugherio. "Si tratta di un prodotto a maggiore valore aggiunto rispetto a ciò che attualmente si produce nello stabilimento di Brugherio" ha aggiunto Occhiuto. Per produrre 100mila lavatrici da incasso - aggiungono dalla Fiom - servono investimenti per 600mila euro. 

"Abbiamo sempre sostenuto che lo stabilimento di Brugherio, se debitamente supportato da investimenti, fosse pienamente competitivo. Le professionalità che operano in Candy sono all'altezza di qualsiasi sfida che punti sulla qualità. La decisione di riportare in Italia la produzione di un prodotto di mercato conferma quanto da tempo sosteniamo" afferma Occhiuto, che prosegue "bisogna continuare a battere questa strada, intensificare il confronto a tutti i livelli per trovare tutte le soluzioni che preservino l'occupazione e rilancino la produzione del sito brianzolo e proprio per questo motivo chiederemo al Governo di mettere in programma un incontro per proseguire il confronto di monitoraggio sullo svolgimento del piano industriale".

"Sembra paradossale ma è così - conclude Pietro Occhiuto - ci voleva una proprietà cinese per riportare in Italia una produzione che italiani avevano portato in Cina".

Nell’incontro di lunedì tra le organizzazioni sindacali e la Direzione di Haier Europe si è concordato anche di erogare un premio di 800 euro per gli operatori diretti di produzione dello stabilimento. 

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