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Giovedì, 28 Marzo 2024
Canone Rai

Canone Rai, confermati i 100 euro: si pagherà in cinque rate

Non più dieci rate come proposto inizialmente in Senato. La bolletta verrà inviata all'indirizzo della prima abitazione e, nel caso di mancato pagamento, non è prevista l'interruzione della fornitura

Ed eccolo, il nuovo canone Rai. Dopo mesi di illazioni e smentite, con l'approvazione della legge di stabilità la "tassa più odiata dagli italiani" prende la sua forma definitiva. 

Il canone Rai non si pagherà più in dieci rate nella bolletta elettrica, che infatti è bimestrale. 

L'importo, come previsto, dal 2016 scenderà a 100 euro e gli italiani lo pagheranno nella bolletta elettrica, in cinque rate bimestrali da venti euro. Non più dunque dieci come inizialmente proposto in Senato. Il motivo è semplice: la bolletta della luce viene inviata, appunto, ogni due mesi. La bolletta verrà inviata all'indirizzo della prima abitazione e, nel caso di mancato pagamento, non è prevista l'interruzione della fornitura. 

2016, SI PAGA DA LUGLIO - Per quanto riguarda il 2016, però, a causa dei tempi tecnici necessari all’adeguamento dei sistemi di fatturazione , le rate scadute "all'atto di entrata in vigore" della legge di Stabilità risulteranno "cumulativamente addebitate nella prima fattura successiva al 1° luglio 2016". Ciò significa che l'importo dovrebbe comparire in bolletta da un certo punto dell'anno in poi. Da luglio, verosimilmente (ma la questione resta poco chiara) si dovranno dunque versare anche le mensilità precedenti. 

CHI E' ESENTE - Bene: chi potrà non pagare? Chi ha più di 75 anni e meno di  6.713,98 euro l’anno  di reddito, sommato a quello del coniuge. Sono inoltre esenti i militari delle forze armate che vivono in ospedali militari, case del soldato e sale convegno, alcune tipologie di cittadini stranieri (diplomatici, personale Nato) e le imprese che vendono e riparano tv. 

COME DISDIRE L'ABBONAMENTO - Nel caso non si possieda un televisore, per ottenere l'esenzione sarà necessaria spedire una dichiarazione in cui si certifica “di non essere in possesso di alcun apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni”. Come spiega il Giornale, però, nel caso in cui la disdetta del canone Rai sia già stata formulata “gli esperti suggeriscono di “ricordare” comunque alla Rai con una raccomandata all'Agenzia delle Entrate S.A.T. (Sportello Abbonamenti TV, Ufficio Torino 1, Casella postale 22, 10121 Torino) che la richiesta di suggellamento volta a rendere inutilizzabili gli apparecchi televisivi detenuti è stata attivata (anche se non verrà mai effettuata) e che dunque nulla è dovuto”. 

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