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Economia

Canone Rai, ecco le regole per l'esenzione: dichiarazioni entro il 31 dicembre 2017

Ecco quando e come fare la dichiarazione di non detenzione dell'apparecchio televisivo

Esenzione canone Rai: cosa e come fare? Vi diamo tutte le informazioni necessarie per non incappare in spiacevoli sanzioni. C’è tempo fino al 31 gennaio 2018 per presentare la dichiarazione di non detenzione dell'apparecchio televisivo in casa, ma attenzione: è preferibile anticipare i tempi. La dichiarazione ha validità per l'anno in cui è presentata e, se presentata dal 1 luglio 2017 al 31 gennaio 2018, avrà effetto per l’intero 2018. Le dichiarazioni inviate tra l'1 febbraio e il 30 giugno 2018, invece, saranno valide per l’esenzione per il secondo semestre. Come detto, però, è meglio muoversi per tempo e fare richiesta di esenzione entro fine anno 2017. Questo perché la prima rata dell'imposta verrà addebitata sulla bolletta della luce già a gennaio 2018. Insomma, chi tarda a presentare la domanda di esenzione dovrà comunque pagare l'importo per intero, per poi chiedere il rimborso della quota relativa al canone. L'indicazione arriva dall'Agenzia delle Entrate.

Canone Rai esenzione: come fare domanda

I cittadini che non sono in possesso di un apparecchio televisivo in casa possono chiedere l'esenzione del canone Rai utilizzando il modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione, disponibile online, sui siti internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) e della Rai (www.canone.rai.it). Nei casi in cui non sia possibile l’invio telematico, è prevista la presentazione del modello, insieme a un valido documento di riconoscimento, tramite servizio postale, in plico raccomandato senza busta all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino.

Canone Rai, quanto costerà nel 2018

Canone Rai, la prima rata a gennaio 2018

Come spiega l'Agenzia delle Entrate, dunque, dal momento che la prima rata del canone tv per l’anno 2018 scatta già a partire dal prossimo mese di gennaio, per evitare il primo addebito, e quindi di dover poi richiedere il rimborso, "è preferibile presentare la dichiarazione sostitutiva in via telematica entro la fine di dicembre (o entro il 20 dicembre se viene presentata per posta in forma cartacea)". La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto, dal 2016, la presunzione di detenzione dell’apparecchio tv nel caso in cui esista un’utenza elettrica nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica e ha previsto che, per i titolari di una utenza elettrica di tipo residenziale, il pagamento del canone tv per uso privato avvenga mediante addebito sulla bolletta elettrica, in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno. Per superare questa presunzione ed evitare quindi l’addebito in fattura, i cittadini che non possiedono l’apparecchio televisivo devono presentare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, con cui dichiarano che in nessuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di un’utenza elettrica è detenuto un apparecchio tv (da parte del dichiarante stesso o di altro componente della famiglia anagrafica). Il modello può essere utilizzato anche da un erede per dichiarare che nell'abitazione in cui l’utenza elettrica è ancora temporaneamente intestata a un soggetto deceduto, non è presente alcun apparecchio tv.

Canone Rai: chi deve pagare

Il canone Rai deve essere pagato da chiunque detenga un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive. Non la radio, dunque. Se si usa la tv solo come monitor per il computer o per vedere dei dvd si deve comunque pagare. Se si ha un apparecchio ma non si guarda mai la RAI o si ha un contratto per la visione di trasmissioni tramite satellite o via cavo, si deve pagare. Il canone si paga una volta sola, indipendentemente dal numero di apparecchi. Chi possiede due case, ognuna con un televisore, dovrà pagare il canone soltanto nell’abitazione in cui ha la residenza. La legge di stabilità, come detto, ha però introdotto un nuovo principio, quello della "presunzione del possesso" degli apparecchi tv: dal 2016 la detenzione di un apparecchio si presume nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la residenza anagrafica.

Canone Rai, cosa succede a chi non paga

Canone Rai: chi può non pagare

Può chiedere l'esenzione dal canone Rai chi non possiede un televisore (proprio o di un componente della propria famiglia anagrafica) in nessuna delle abitazioni in cui ha un'utenza elettrica intestata (qui i moduli da compilare per la richiesta). In questa categoria rientra anche chi possiede solo un computer privo di sintonizzatore tv. Se cioè si ha un computer che consente l’ascolto o la visione dei programmi radiotelevisivi via internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare, non si deve pagare il canone. In caso di falsa dichiarazione bisogna rispondere di responsabilità penale. Anche chi ha compiuto 75 anni e possiede un reddito annuo non superiore a 6.713,98 euro (che equivalgono a 516,46 euro al mese per 13 mesi) può non pagare il canone Rai (qui il modello da compilare per chiedere l’esenzione dal canone e quello per chiederne il rimborso per mensilità passate).

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