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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Canone Rai, conterà la residenza: ma i dubbi sono ancora tanti

Tra le tante informazioni che circolano sulla nuova "tassa", è chiaro che sarà la residenza in un immobile il criterio guida per stabilire chi dovrà pagare il canone Rai

Ancora tanti dubbi sul canone Rai, il Sole 24 Ore prova oggi a fare un po' di chiarezza. Una cosa è certissima: conterà la residenza. Tra le tante informazioni che circolano sulla nuova "tassa", è chiaro che sarà la residenza in un immobile il criterio guida per stabilire chi dovrà pagarla.

Inoltre è stato comunicato che una persona che attiva una fornitura di energia a novembre o dicembre, pagherà il canone da gennaio. Le imprese però hanno ancora parecchi dubbi, e alcune precisazioni sono arrivate dal viceministro all’Economia, Enrico Zanetti: ha chiarito che la dichiarazione del possesso della tv non farà scattare i controlli negli anni precedenti. Il canone verrà addebitato solo ed esclusivamente sulle utenze residenziali, quindi solo sulle "prime case".

La casistica è pressochè infinita, quindi chiarire tutte le opzioni che possono venirsi a creare richiederà tempo. Ma ci sono alcuni punti fermi. Due coniugi residenti in due abitazioni diverse, con una utenza elettrica di tipo "residenziale" nelle due case, pagheranno due volte il canone Rai. Invece il contribuente con più di una utenza elettrica intestata a sé pagherà solo per l’abitazione nella quale è residente.

La prima sfida alla quale far fronte, dunque, per evitare duplicazioni nell’addebito del canone, sarà proprio lo scambio di informazioni tra imprese elettriche, Comuni e agenzia delle Entrate, per avere gli elenchi corretti di coloro che devono ricevere l’addebito del canone in bolletta e di coloro che invece non dovranno averlo.

Interrogativi circolano anche su cosa accadrà in caso di morosità sul canone: si applicheranno gli interessi? Nelle prossime settimane tutto sarà più chiaro.

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