Crisi, commercianti pessimisti: il 15 per cento di loro nel 2015 chiuderà

I commercianti sono pessimisti sull'economia italiana e preoccupati per le proprie aziende che nel 2014 hanno perso terreno e per il futuro non vedono miglioramenti. Tanto che ben il 15% ha deciso che il prossimo anno chiuderà i battenti e cercherà un lavoro diverso. E' quanto emerge da un sondaggio Confesercenti-Swg, secondo cui oltre il 60% prevede una riduzione di fatturato per la sua azienda a fine 2014 e quasi la metà, il 45%, pensa che la crisi economica continuerà e in futuro peggiorerà.

Per quanto riguarda lo stato dell'economia, il 55% dei commercianti ritiene che l'Italia è entrata in una fase di stagnazione e nessuno pensa manchi poco alla ripresa.

Dal sondaggio emerge che solo un esercizio su dieci nel 2014 ha recuperato terreno nella propria attività, mentre per il 43% la situazione è rimasta pressoché invariata rispetto al 2013 e per il 47% è andata male. Per la fine dell`anno poi solo il 7% pensa che la situazione della sua azienda migliorerà, per oltre la metà (il 57%) resterà invariata e per il 36% peggiorerà.

Oltre il 60% delle aziende prevede un calo di fatturato a fine 2014: il 37% una riduzione tra il 25% e il 15% e il 24% degli esercenti un decremento del fatturato fino al 15%. Un quarto del campione pensa che la situazione resterà invariata e solo il 15% stima una crescita.

Infine, oltre al 15% che ha deciso che chiuderà nel corso del prossimo anno e si ritirerò o farò un altro lavoro, il 3% chiuderà a sua volta ma aprirà un'altra attività, il 78% afferma di sentire le "difficoltà" ma spera di superare la crisi e solo un risicato 4% pensa che la propria attività vada bene.