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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Conad-Auchan, il piano cambia in corsa: cosa è successo al Mise

Mentre in tutta Italia andava in scena lo sciopero dei dipendenti dei supermercati, al ministero dello Sviluppo economico ha avuto luogo un incontro tra sindacati, azienda e governo. Va in soffitta il piano quinquennale, vengono ridotti i punti vendita acquistati da Conad e i possibili esuberi, ma rimangono ancora diversi punti in sospeso

Dal Mise arriva qualche chiarimento gli oltre 11mila lavoratori il cui futuro era in bilico a causa del passaggio di proprietà dei supermercati Auchan e Sma al consorzio Conad, un'operazione che coinvolge 18mila dipendenti e più di 300 negozi. Mentre in tutta Italia andava in scena lo sciopero dei dipendenti, al tavolo del ministero dello Sviluppo economico si sono incontrati l'azienda, i rappresentanti sindacali e quelli del governo. 

Conad-Auchan, 11mila lavoratori nel limbo

La riunione è stata richiesta a causa dell'assenza di un piano industriale e organizzativo per 163 punti vendita, esistente invece per i 109 negozi per cui il cambio di insegna iniziato ad ottobre del 2019 si concluderà nel marzo del 2020. Il piano per questi metteva al sicuro soltanto 5.700 lavoratori su 18mila, motivo per cui i sindacati sono andati in allarme. Il loro timore, confermato a Today dal segretario nazionale Fisascat, Vincenzo Dell'Orefice, era che i restanti 11.350 dipendenti potessero diventare degli esuberi, con un conseguente impatto sociale drammatico. 

Conad-Auchan, cosa è successo al Mise 

Dopo l'incontro avvenuto a Roma presso il Mise, i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno diffuso una nota unitaria per fare il punto della situazione e illustrare le novità. Prima tra tutte la riduzione a 154 dei negozi acquisiti dal consorzio dei dettaglianti. Un tavolo, quello tenutosi al ministero dello Sviluppo economico, che i sindacati definiscono “sofferto e articolato”, a cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti sindacali, anche il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial e del sottosegretario Alessandra Todde.

La prima vera notizia che riportano le sigle è il “cambio” di piano: ''Va in soffitta il piano quinquennale declinato dalla Bdc in occasione dei precedenti incontri con i sindacati; l’operazione dovrebbe avere un timing molto più ristretto e concludersi entro il mese di giugno 2020. Oltre ai 109 negozi oggetto di trasferimento e dei 5.700 addetti occupati – operazione che avverrà da ottobre 2019 a marzo 2020 - Conad procederà alla acquisizione di soli 45 altri punti vendita mentre sarebbero già in corso le trattative con un primario gruppo della Gdo per altri 31 negozi. Secondo quanto comunicato al tavolo dalla Bcd le trattative sulla cessione di ulteriori 52 negozi, con 1.735 dipendenti, sarebbero giunte ad un livello avanzato; nulla è dato sapere sui restanti 32 negozi della rete sui quali sono attivi 2.207 dipendenti''.

In questo modo andrebbero quindi a ridursi il numero dei lavoratori a rischio: ''L’esubero presentato dal gruppo Auchan - quantificato originariamente in circa 6.200 unità ricavati dalla maggiore incidenza del costo del lavoro rispetto al sistema Conad – si ridurrebbe a 3105 lavoratori; circa 3.100 lavoratori saranno ricollocati per il tramite dei trasferimenti nella rete commerciale. Nell’ambito dei 154 punti vendita che transiteranno al sistema Conad 29 negozi saranno oggetto della riduzione delle superfici - dal 30 al 50% in media da realizzarsi entro la fine del 2020 -  per conformarsi al livello organizzativo del Consorzio di Dettaglianti''.

''Per quanto riguarda la logistica - proseguono i sindacati - dovrebbe concretizzarsi l’assorbimento del sistema Conad dei centri logistici di Chiari,  Melfi e Grantorto e, in prospettiva, si potrebbe aprire la strada dell’integrazione per i centri logistici di Fiumicino, Santa Palomba e Osimo.A complicare la situazione il pronunciamento dell’Antitrust sui 33 punti vendita Sma confluiti al Gruppo Arena; almeno in 20 mercati territoriali l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sollevato delle obiezioni con l’apertura dell’istruttoria''.

Conad, l'appello dei sindacati: ''Chiediamo un'assunzione di responsabilità''

Per i sindacati ''il confronto con Bdc e Conad deve conoscere un innalzamento in termini qualitativi''. Filcams Cgil Fisascat Cisl e UIltucs richiamano ad ''una assunzione di responsabilità corale che non si limiti solo a impresa e organizzazioni sindacali, ma veda l’attiva partecipazione attiva degli Enti Locali, in particolare delle regioni sulla ricollocazione dei lavoratori''. '

'E’ fondamentale che la vertenza non lasci nessuno indietro perché Conad – affondano i sindacati – non ha acquisito solo il retail ma anche le funzioni e i dipendenti che non operano esclusivamente nelle rete commerciale''.

A fare da corollario alla giornata di mobilitazione la massiccia adesione allo sciopero, in media superiore all’85% su tutto il territorio nazionale, per i sindacati ''concreta e visibile manifestazione della condivisione delle lavoratrici e dei lavoratori alla posizione dei sindacati e che dimostra chiaramente anche l’attaccamento all’impresa e al lavoro''.

Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs infine ''Conad deve rispettare gli impegni presi sulla continuità dell’impresa acquisita e non tentare di fare forzature» e ancora «bisogna agire con senso di responsabilità per salvaguardare non solo il patrimonio aziendale ma anche il patrimonio delle risorse umane qualificate che rappresentano il valore aggiunto dell’impresa''.

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