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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Via le penali Equitalia per 3 milioni di persone: il piano di Renzi per il sì

Il premier sarebbe alla ricerca di nuove basi di consenso guardando a un elettorato tendenzialmente di centrodestra. Il governo punta a incassare 2 miliardi

Via sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione sulle cartelle esattoriali Equitalia per quasi tre milioni di contribuenti. Tanti sono infatti i cittadini e le imprese che potrebbero essere interessati dall'inserimento del beneficio nella legge di Bilancio 2017, che diventerebbe operativo a partire da gennaio. Il provvedimento andrebbe a "premiare" con sconti sulle cartelle chi decide di saldare volontariamente i propri debiti a rate, innalzando "gli introiti da destinare alle misure di spesa previste dalla manovra", spiega Il Giornale.

Non si tratta quindi tecnicamente né di una sanatoria né di un condono, bensì di qualcosa molto simile alla procedura che si segue per la voluntary disclosure, che azzera multe e interessi per chi denuncia volontariamente i capitali all'estero. L'idea è quella di far accedere a questo benificio i contribuenti che hanno debiti fiscali iscritti a ruolo dall'Agenzia delle Entrate fino a 100mila euro. Una mossa che consentirebbe al premier Renzi di guadagnare voti per il sì in vista del referendum del 4 dicembre. Secondo Il Giornale, infatti, il presidente del Consiglio sarebbe alla ricerca di nuove basi di consenso, pescando in un elettorato che guarda principalmente al centrodestra come quello del popolo delle partite Iva e delle pmi. 

Il quotidiano milanese riporta poi un po' di cifre, "considerato che una tale innovazione sarebbe catalogata tra le misure di contrasto all’evasione fiscale in quanto agevola l’adesione dei contribuenti alle richieste congiunte di Equitalia e Agenzia delle Entrate"

Secondo una stima congiunta del Fondo monetario internazionale e dell’Ocse, alla fine di settembre del 2015 il debito fiscale degli italiani ammontava a 756 miliardi di euro. Scomputando circa 180 miliardi di debiti fiscali non dovuti (un 22% del totale composto da ricorsi accolti e cartelle indebitamente emesse) si giunge a una cifra molto prossima ai 600 miliardi nei quali si ritrovano tanto gli evasori totali quanto coloro che non hanno liquidità per pagare una multa scaduta per divieto di sosta

Al 30 giugno 2016 c'erano oltre 506mila controverse pendenti. Il valore dei ricorsi presentati alle commissioni tributarie provinciali e regionali giugno 2016, dopo un anno, si aggira attorno ai 40 miliardi di euro; oltre il 70 per cento delle controversie riguarda persone fisiche, soprattutto alle prese con l'Irpef. Il valore medio è di circa 80mila euro, quindi rientra pienamente nel tetto che potrebbe essere fissato a 100mila euro.  Tenuto conto che il 30% circa dei ricorsi vede lo Stato soccombere, l’ammontare complessivamente interessato è di una trentina di miliardi di euro su 350mila istanze.

 È stimabile, tuttavia, che una simile agevolazione possa consentire di superare la soglia dei 2 miliardi accompagnandosi a un gettito equivalente atteso dalla voluntary-bis. «Questo è l’ultimo treno a disposizione di Renzi per riconquistare la fiducia dei cittadini», ha commentato il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro.

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