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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Lavoro, la difficoltà di essere papà in Italia: dove sono le tutele?

Dal confronto con gli altri Paesi dell'Unione europea emerge come l'Italia tuteli le madri. Per i neo-papà, invece, tutto è limitato a due giorni di congedo obbligatorio

L'Italia aiuta i neo genitori ad avere figli? Secondo l'analisi dello studio legale Daverio & Florio, che nel nostro Paese rappresenta il network specializzato nel diritto del lavoro Innangard, facendo il confronto con gli altri Paesi europei qui si tutelano le mamme ma affatto i papà.

Gli altri Paesi europei "offrono in genere maggiori tutele per i neo-padri". In Italia, invece, si hanno due giorni di congedo obbligatorio "un numero nettamente inferiore rispetto ai francesi, agli spagnoli e agli irlandesi" (anche se la legge di stabilità appena approvata dal Parlamento porta la durata per il padre lavoratore dipendente a 4 giorni per il 2018). 

Nel Regno Unito, dove i neo papà che abbiano maturato almeno 26 settimane di lavoro consecutivo hanno diritto a una o due settimane di congedo, è allo studio la possibilità di far condividere i permessi parentali anche ai nonni che ancora lavorano. 

La Francia prevede invece per il padre 3 giorni facoltativi alla nascita e 11 consecutivi a scelta (diventano 18 in caso di parto plurigemellare o di adozione). 

La Spagna prevede 13 giorni di congedo che dal 2017 potrebbero passare a 4 settimane.

L'Irlanda concede 2 settimane di congedo (a partire dal mese di settembre 2016). 

La Germania, al contrario, prevede solo un giorno, salvo eccezioni previste da accordi individuali o collettivi.

Tutelate invece, secondo lo studio, le mamme italiane anche se si precisa che l'analisi ha messo a confronto esclusivamente la situazione sui congedi e sulla remunerazione e non anche "le politiche di welfare pubbliche e private".

Nel nostro Paese alle neo mamme spettano cinque mesi di congedo obbligatorio (circa 21 settimane) retribuiti totalmente, a cui si possono aggiungere, su richiesta ed entro i 12 anni di età del figlio, ulteriori sei mesi (quasi 26 settimane) retribuiti al 30%. Inoltre, sono concessi permessi per allattamento pagati fino a un anno di età del bambino. Al rientro dalla maternità il datore di lavoro è tenuto a riaffidare la posizione, i compiti e le funzioni svolte prima del congedo.

Per quanto riguarda le tutele in caso di licenziamento, esiste un periodo di protezione che va dall'inizio della gravidanza fino a un anno di vita del bambino. In tal caso la lavoratrice, qualora venisse licenziata, dovrà essere reintegrata.

Tra le nazioni esaminate, meglio solo il Regno Unito, che dà diritto a 52 settimane, di cui 26 obbligatorie e 26 aggiuntive, a prescindere dall`anzianità di servizio. La retribuzione, obbligatoria per le prime 39 settimane, è del 90% per le 6 settimane iniziali mentre per le successive 33 settimane lo stipendio non può superare i £ 139.58 a settimana.

In Francia sono di norma solo 16 settimane, ma le tutele aumentano nel caso la lavoratrice madre abbia più di due figli (26 settimane) o se partorisca gemelli (34 settimane). In questo periodo si riceve un`indennità determinata sulla media degli ultimi tre mesi di stipendio, diminuito del 21%, ma non può superare i 3.218 euro. Le neomamme possono ottenere fino a tre anni di "congedo protetto" con sovvenzioni per baby-sitter a domicilio e assistenza ai bambini.

Anche in Spagna le settimane sono 16 e retribuite integralmente: di queste solo sei sono obbligatorie e da godere dopo il parto, le altre sono a discrezione della lavoratrice. 16 settimane obbligatorie nel sistema olandese pagate al 100%, a cui si possono aggiungere, fino agli 8 anni del bambino, ulteriori 26 settimane non remunerate.

In Germania le settimane di congedo sono solo 14, di cui 6 prima della data prevista del parto e 8 dopo la nascita del bambino. In caso di gemelli le settimane dopo il parto diventano 12. Per quanto riguarda lo stipendio, deve essere di almeno dello stesso importo calcolato sulla base di una media di 13 settimane di salario o degli ultimi 3 mesi prima della gravidanza.

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