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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Conguaglio condominiale: cos'è, chi paga e quando scatta la prescrizione

Chi abita in un condominio sa che prima o dopo arriverà una lettera con scritto “conguaglio”, che può essere a credito o a debito: tutto quello che c'è da sapere

La fine dell'anno si avvicina e con lei anche il momento in cui chi abita in un condominio riceve la lettera del “conguaglio”: spesso si tratta di una temutissima batosta, in cui l'amministratore comunica agli abitanti del condominio se ci sono somme ulteriori da erogare o se, come succede in alcuni casi, ci sono degli inquilini che devono ricevere indietro quanto pagato in eccesso durante l'anno. Ma cos'è il conguaglio condominiale? Chi deve pagarlo tra il proprietario e l'inquilino (in caso di immobili in affitto)? Quali spese sono contate nel conguaglio? Passo passo cercheremo di rispondere a tutti questi quesiti.

Conguaglio condomino: cos'è e come funziona

Ogni anno l'amministratore di un condominio provvede a stimare una previsione delle spese che dovrebbe servire per la manutenzione dello stabile in questione, stime che poi diventano numeri concreti a fine anno, quando arriva appunto il cosiddetto conguaglio, ossia la differenza tra quanto già erogato durante l'anno e quanto effettivamente è stato speso. Nel caso in cui il conguaglio sia a debito, vuol dire che è necessario versare ulteriori somme, al contrario, in caso di conguaglio a credito, sarà l'amministrazione condominiale a dover restituire la cifra in eccesso all'utente. Calcoli che avvengono in ogni tipologia di abitazione, ma che diventano più complicati quando si parla di condomini. Infatti, in questo caso, è doveroso chiarire la differenza tra bilancio preventivo e bilancio consuntivo, ricordando che il bilancio delle spese condominiali può fare riferimento all'anno solare, quindi dal 1° gennaio al 31 dicembre, o ad un altro periodo, sempre della durata di anno (per es. dal 1° giugno al 30 maggio o dal 1° ottobre al 30 settembre).

Il bilancio preventivo rappresenta appunto quello che si presume verrà speso durante l'anno, con le varie voci che vengono ripartire in base alle rispettive quote che vengono stabilite durante l'assemblea. Il bilancio consuntivo è invece quanto è stato effettivamente speso nel corso dell'anno in oggetto, pertanto, dalla differenza tra i due bilanci viene fuori il conguaglio che, come detto in precedenza, può essere a credito se si devono versare ulteriori somme, o a debito se invece si è pagato più del dovuto.

Conguaglio condominio: chi paga le spese?

Le spese condominiali sono sempre a carico del proprietario dell'immobile, tranne nel caso in cui l'appartamento sia affittato, con il contratto di locazione che preveda che l'inquilino paghi i cosiddetti oneri accessori e farsi quindi carico del conguaglio. Nel caso in cui il “conto” arrivi dopo il termine della locazione, l'ex affittuario è sempre tenuto a pagare la somma al vecchio padrone di casa. In caso contrario il proprietario dell'appartamento può chiedere un decreto ingiuntivo e portare l'ex inquilino in tribunale. Quali sono le spese condominiali presenti nel bilancio? Ovviamente cambiano di caso in caso, ma solitamente le voci sono riferite al riscaldamento, al consumo d'acqua, alle spese di manutenzione di parti dello stabile, come ad esempio l'ascensore o le scale, o altri interventi.

Conguaglio condominio, vecchie spese e prescrizione

Può accadere in alcuni casi che l'amministratore chieda un conguaglio per spese risalenti anche a diversi anni indietro. In quel caso sono sempre i proprietari (o i locatari del periodo a cui si riferiscono le spese) a dover pagare, ma attenzione: esiste una prescrizione anche per le spese condominiali. L'amministratore non può chiedere un conguaglio per debiti più vecchi di 5 anni che, trascorso questo lasso di tempo, cadono appunto in prescrizione. 

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