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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Arriva il conguaglio Irpef in busta paga: come cambia lo stipendio di dicembre

Come ogni fine anno arriva il momenti di effettuare il calcolo delle tasse che ogni lavoratore deve versare all'Erario in base ai guadagni ricevuti: ecco cosa succede in caso di credito o debito

Con l'arrivo della fine dell'anno torna anche il conguaglio Irpef. Cosa vuol dire? I lavoratori, nella busta paga del mese di dicembre, troveranno il conteggio delle tasse da versare all'Erario sui compensi ricevuti nell'anno che sta per terminare. Da questa operazione si possono ottenere due risultati, uno piacevole per il dipendente, l'altro meno. Infatti, nel caso in cui le tasse versate fossero in eccesso, il lavoratore avrà diritto ad un rimborso e quindi ad un importo superiore nello stipendio di dicembre, nel caso contrario, in cui le tasse risultassero inferiori a quanto dovuto, ci potrà essere una trattenuta in busta paga e di conseguenza una retribuzione inferiore al normale.

Conguaglio Irpef, come cambia la busta paga

Nel corso dell’anno l’azienda trattiene già delle tasse per conto del lavoratore, attraverso una diminuzione del suo compenso mensile. Il calcolo dell’Irpef che viene fatto ogni mese è però provvisorio e parziale (si basa su una simulazione) dal momento che l’azienda non sa (ad esempio a gennaio) quale sarà la retribuzione totale e definitiva dell’anno, perché mancano ancora 11 mesi (oltre alle mensilità aggiuntive).

Se dalle operazioni di conguaglio emerge che le tasse prelevate nel corso dell’anno al dipendente sono superiori rispetto a quanto effettivamente dovuto nel periodo d’imposta (sulla base del reddito complessivo e definitivo) si parla di “conguaglio a credito” e al dipendente spetta un rimborso in busta paga (sempre di dicembre) pari all’importo delle imposte trattenute in più. Qualora invece dal conguaglio emerge che l’Irpef pagata dal dipendente nel corso dell’anno è inferiore a quella effettivamente dovuta si tratta di un “conguaglio a debito” e al dipendente verrà trattenuta in busta paga una somma pari alle tasse non versate.

Le addizionali regionali e comunali

Il reddito effettivo dell’anno proveniente dalle operazioni di conguaglio è la base su cui si calcoleranno le addizionali regionali e comunali. L’addizionale regionale si calcola sul reddito complessivo del 2018 e si tratterrà nel corso del 2019. Per l’addizionale comunale, invece, vige un sistema di acconto/saldo: l’acconto 2019 (pari al 30%) da trattenere nello stesso anno è calcolato sul reddito effettivo del 2018 proveniente dalle operazioni di conguaglio; il saldo 2019 (da trattenere nel 2020) è pari al reddito effettivo del 2019 cui è sottratto l’acconto 2019.

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