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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Fisco, nuovi controlli "selettivi" sui conti correnti: chi rischia l'accertamento

Determinate incongruenze possono essere considerate indici di rischio: i controlli automatici saranno sempre seguiti da verifiche "umane" per spazzare via eventuali dubbi

C'è anche l'ok del Tesoro per controlli più accurati, selettivi ed efficaci sui conti correnti degli italiani. Chiamatelo "grande fratello fiscale" o "risparmiometro", altro non è che una sorta di algoritmo messo a punto dall’Agenzia delle entrate che prenderà in esame i dati presenti nell’archivio rapporti dei contribuenti e li confronterà con il reddito dichiarato.

Determinate incongruenze possono essere considerate indici di rischio ai fini di controlli. L'anagrafe dei conti correnti prende le mosse dal decreto Salva-Italia del governo Monti nel 2012: ora consentirà all’Agenzia delle Entrate di "spiare" i conti correnti di tutti gli italiani, dopo un periodo in cui valeva per le sole società a responsabilità limitata. 

Con il via libera del Garante della Privacy, a brevissimo Fisco e Fiamme Gialle potranno incrociare le informazioni sui movimenti di denaro degli italiani per cercare di accertare chi nasconde ricchezza o dichiara meno del dovuto.

Fisco, chi rischia i nuovi controlli sui conti correnti

Una precisazione: i controlli saranno selettivi, si partirà quindi da quei contribuenti che presentano un profilo di rischio elevato. Ad esempio, quando risultano acquisti importanti nell'arco di dodici mesi con flussi di denaro rilevanti e apparentemente non giustificati dal normale tenore di vita. Un software verificherà se il contribuente ha speso più di quanto ha incassato. In caso di scostamento ampio da un anno all’altro, ovviamente solo oltre una certa soglia di spesa, potrebbe partire la verifica.

L'obiettivo del Fisco è capire se i soldi derivino da attività in nero. In tal caso seguirebbe la contestazione e l'eventuale sanzione. Per i primi controlli manca solo la circolare con la firma del direttore dell'Agenzia delle Entrate.

Nulla da temere per chi non ha "scheletri nell'armadio": i controlli automatici saranno sempre seguiti da verifiche "umane" per spazzare via eventuali dubbi.

Evasione fiscale, controlli (molto) più efficaci: che cosa sta per cambiare 

Nel tempo i controlli della Finanza si sono fatti molto più efficaci. Secondo quanto contenuto nel "collegato fiscale alla legge di bilancio 2019" per le indagini finanziare le Fiamme Gialle potranno accedere anche alle informazioni di natura privilegiata contenute nell'archivio dei rapporti finanziari dell'anagrafe tributaria.

Detto in altri termini, i reparti operativi della Finanza in certi casi potranno accedere senza necessità di intermediazioni farraginose, a tutte le informazioni presenti in quella specifica partizione dell'archivio dei rapporti finanziari nella quale sono contenuti i saldi dei rapporti finanziari e i dati aggregati delle movimentazioni di ciascun rapporto, distinte tra dare e avere, e della giacenza media annua dei rapporti stessi, che potranno essere naturalmente utilizzate in via prioritaria per le attività di analisi di rischio fiscale ed in accertamento. La novità è grossa, perché tali dati fino a ieri erano a disposizione solo di chi lavorava per l'Agenzia delle entrate.

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tasse fisco foto ansa-2

L'attività di accertamento può prendere le mosse dall’acquisizione di elementi presso il contribuente (verifiche, ispezioni, accessi, richieste di documenti, questionari, ecc.) oppure dagli elementi in possesso dell’Agenzia delle Entrate (dichiarazioni, atti registrati, comunicazioni varie).

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