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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Coronavirus, arriva “Posto del cuore”: l'iniziativa per aiutare i ristoranti chiusi

Un team di giovani ha lanciato una piattaforma online che permette di fornire un aiuto concreto alle attività maggiormente colpite dalla crisi provocata dall'emergenza coronavirus: intervistati da Today.it hanno spiegato di cosa si tratta e come funziona 

La pizza con gli amici, la cena romantica con il fidanzato o la fidanzata, il panino dopo il cinema o il calcetto: tutti noi abbiamo dei ristoranti o dei locali prediletti, luoghi in cui ci sentiamo a casa, dove “godiamo” dei nostri piatti preferiti e che colleghiamo a momenti felici. Ma in questo momento di emergenza sanitaria dovuto all'epidemia di coronavirus, le strade italiane sono dominate dalle serrande abbassate e dai tavoli vuoti, con il settore della ristorazione che primeggia tra quelli maggiormente colpiti dalla crisi. Secondo le ultime stime quantificate dall'Osservatorio sui bilanci 2018 delle Srl realizzato dal Consiglio della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, il lockdown disposto dal Governo potrebbe provocare nel 2020 un crollo del fatturato per ristoranti e alberghi di circa 16,7 miliardi di euro: un taglio netto, quasi a metà, se consideriamo che nel 2019 il giro d'affari del settore era stato di 37,8 miliardi di euro. 

La crisi sta mettendo a dura prova tutte le attività che hanno a che fare con la ristorazione (e non solo), con il serio pericolo che questi luoghi non riescano a superare indenni questo periodo di chiusura. Morale della favola, rischiamo di non trovare più i nostri posti del cuore quando verrà il momento di uscire di casa. Ma cosa si può fare per aiutare le attività che stanno vivendo questo incubo? Proprio questo quesito ha messo un moto le menti di un gruppo di ragazzi che hanno lanciato l'iniziativa “Posto del cuore”, una piattaforma totalmente gratuita che permette ai clienti di sostenere i ristoranti a cui sono affezionati, ottenendo in cambio dei voucher da poter utilizzare al momento della riapertura.

Coronavirus, l'iniziativa “Posto del cuore” in aiuto dei ristoranti chiusi

Ma di cosa si tratta? Come funziona questa piattaforma? Lo abbiamo chiesto direttamente al team di giovani che sta dietro a questa idea. A spiegare a Today.it come è nata questa iniziativa è Maria Beatrice Casarosa, cofondatrice insieme ad Adriano Aquilani del progetto “Posto del cuore”: ''L'idea  ci è venuta in mente circa due settimane fa, volevamo renderci utili in questo momento di emergenza e stare a casa ci sembrava poco: volevamo fare qualcosa di più concreto. Così abbiamo iniziato a pensare quali erano le attività commerciali più colpite, unendo questo ragionamento al desiderio di tornare un giorno a cenare nei nostri posti preferiti. Tutti vogliamo tornare nei posti che ci stanno a cuore, ma tra licenziamenti e lavoratori in cassa integrazione, c'è il rischio di trovare a fine crisi dei posti diversi, o addirittura di non trovarli più''.

Coronavirus, come funziona la piattaforma “Posto del cuore''

Allora come aiutare questi posti? ''Abbiamo deciso di lanciare una piattaforma - prosegue Maria Beatrice - che possa sostenere le attività attraverso l'acquisto di voucher da parte dei clienti, che poi potranno utilizzarli appena sarà possibile. Non si tratta di una donazione: i ristoranti ricevono una liquidità nell'immediato, mentre gli utenti possono usufruire di prezzi vantaggiosi e allo stesso tempo aiutare i posti a cui tengono''.

Il funzionamento è molto semplice, una volta che il ristorante ha aderito alla piattaforma, compilando l'apposito form presente sul sito di “Posto del cuore”, gli utenti potranno acquistare i voucher da sfruttare alla riapertura, fornendo un immediato supporto economico: ''Il servizio è completamente gratuito - sottolinea la cofondatrice del progetto – e saranno i titolari delle attività a decidere gli importi dei “buoni”, in base ai prezzi e al tipo di servizio fornito''. 

Un'iniziativa simile era partita anche negli Stati Uniti, limitata a mettere in contatto i vari ristoranti sparsi sul globo, ma la missione di questa iniziativa è un'altra: ''L'obiettivo è dare un aiuto e subito. E' una corsa contro il tempo - conclude la Casarosa – tanto abbiamo deciso di lanciare la piattaforma prima di integrare un sistema di pagamento, che comunque può già essere effettuato attraverso bonifico, Paypal o Satispay, con il ristorante che riceverà subito l'importo erogato. Sarà il nostro team, una volta verificato l'arrivo del denaro, ad inviare al cliente il voucher acquistato. Ci sono realtà diverse in Italia, da chi ha un sito internet e una pagina social a chi invece è completamente fuori dalla Rete: il nostro intento è di aiutare tutti''.

Per adesso l'iniziativa è concentrata soprattutto sulle attività del mondo della ristorazione, ma se dovesse avere successo, l'idea è quella di allargare l'offerta anche ad altre tipologie di attività. Inoltre, sul sito esiste una sezione “community”, in cui è possibile consigliare i propri posti del cuore per gli utenti che non trovano quello che stanno cercando: è possibile ricercare le attività sia per zone geografiche che per tipologia di menù, oltre a trovarle sui canali social del progetto.

“Posto del cuore”, le reazioni di clienti e ristoratori

Come è stata la partenza di questa iniziativa? A spiegarcelo è Morteza Shahini, un ragazzo di origini iraniane che, insieme alla fidanzata Soheila Hassanalizadeh Haghighi, si occupa della parte più tecnica, dalla cura del sito al marketing: ''I risultati dei primi giorni sono incoraggianti. Ci sono già 25 ristoranti registrati e le visite al sito aumentano quotidianamente. Soltanto il traffico di questa mattina ha raggiunto il totale di ieri, superiore ai 2mila visitatori: questo ci fa capire che è l'utente a cercarci, sia su Google che attraverso i social''.

E i ristoratori? Cosa pensano di questa idea? A rispondere è Marika Paola, che nel team si occupa dei rapporti con i ristoranti e della comunicazione, social e non: ''Ne abbiamo sentiti molti e sembrano tutti incuriositi: molti di loro rimangono sorpresi nel ricevere la nostra chiamata. La domanda che tutti fanno è: quale percentuale vi prendete? Quando gli diciamo che è gratuito e che non chiediamo nulla in cambio restano sbalorditi e contenti, poi chiedono di ricevere informazioni più dettagliate''.

La crisi che stiamo vivendo, conseguenza dell'emergenza coronavirus, sta colpendo tutti, economicamente e spiritualmente. Per uscirne vincitori servirà tanto cuore e idee brillanti, proprio come questa. 

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