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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

"Il bail-in è incostituzionale", le banche contro Governo e UE

Il presidente dell'Abi Patuelli chiede di rivedere la normativa al più presto. Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco: "87 milioni di euro le sofferenze bancarie e solo 50 sono assistiti da garanzie reali. Serve un intervento pubblico"

"Una nuova Europa con meno burocrazia e più democrazia". Questo il dipinto tratteggiato dal presidente dell'associazione delle banche italiane Antonio Patuelli che invita il Governo a rivedere "al più presto" la normativa sul "bail-in poichè contrasta in parte con la Costituzione". Parole pesanti che il numero uno dell'Abi pronuncia nel corso della relazione all'assemblea annuale rivolgendosi direttamente al ministro delle Finanza Pier Carlo Padoan e al governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, e che maturano nel delicatissimo contesto che vede il governo italiano impegnato in un complesso negoziato con la Commissione europea per stabilire i limiti dell'intervento pubblico nel sistema bancario e con il gruppo Montepaschi di Siena sotto continuo attacco con i suoi 47 miliardi di crediti “spazzatura”.

Un vero e proprio attacco con cui il mondo bancario rifiuta il meccanismo del "salvataggio interno" che impone ad azionisti, obligazionisti e, anche ai correntisti, di partecipare a proprie spese al salvataggio di una banca in crisi. "Innovative iniziative private - spiega il presidente dell'Abi parlando di Atlante e del Fondo volontario interbancario  - prevengono i rischi di altre eventuali risoluzioni" ricordando che le banche italiane "non hanno avuto negli scorsi anni cospicui aiuti di Stato".

Il presidente dell'Abi ha annunciato che l'associazione sta lavorando "ad un codice etico condiviso con le rappresentanze sindacali nazionali, sulle vendite dei prodotti finanziari". "Gli scandali delle quattro banche - ha osservato Patuelli - hanno gravato anche su tutte le altre banche concorrenti e i loro milioni di azionisti con l'esborso straordinario di quasi due miliardi e mezzo di euro. Condividiamo l'indignazione dei risparmiatori truffati e confidiamo nella Magistratura. Ma le svalutazioni effettuate sui deteriorati delle quattro banche sono state un esercizio teorico estremo".

VISCO: SERVE INTERVENTO PUBBLICO. "A fronte del rischio che, in un contesto di elevata incertezza, problemi circoscritti intacchino la fiducia nei confronti del sistema bancario, un intervento pubblico non può essere escluso". Lo ha detto il governatore di BankItalia Ignazio Visco, intervenendo all'Assemblea annuale dell'Abi. "Le recenti tensioni, che si sono pesantemente riflesse sui corsi azionari, richiedono interventi decisi, che diano in tempi brevi un segnale di inversione di tendenza, e possibili misure di sostegno". In particolare, spiega il governatore, al netto delle svalutazioni, l'ammontare di sofferenze delle banche italiane è di 87 miliardi, "di questi, solo 50 sono assistiti da garanzie reali il resto è assistito da garanzie personali, o non è garantito".

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