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Giovedì, 28 Marzo 2024
ECONOMIA

Crisi, siamo quasi come la Grecia: il secondo debito d'Europa

Secondo l'Eurostat l'incremento registrato in Italia è il secondo della Ue, dopo il +4,5% del Belgio. Solo la Grecia ha un fardello più pesante

Che il rapporto tra debito pubblico e Pil italiano fosse alto non è una novità. Si sapeva anche che siamo ai primi posti della classifica europea. Ora Eurostat confermano questo dato, spiegando che il nostro "fardello" è secondo soltanto a quello della Grecia. Ma non solo: nel primo trimestre del 2015 il debito italiano è anche salito di tre punti percerntuali, dal 132,1 al 125,1% del prodotto interno lordo, il maggiore aumento dopo quello registrato dal Belgio, che ha visto il debito/pil salire di 4,5 punti. 

Se i Greci, nostri fratelli di sventura, sono messi peggio di noi stanno però lavorando meglio: Atene nel corso dei tre mesi ha registrato invece una riduzione dell’8,3%, al 168,8% del Pil.

Dall’ultimo bollettino di Bankitalia risulta che a maggio, quindi due mesi dopo il periodo preso in considerazione dall’ufficio statistico dell’Unione, il debito ha sforato i 2.200 miliardi di euro e dall’inizio del 2015 è cresciuto di 83,3 miliardi. Un picco che si spiega in parte con il fatto che il Tesoro nella prima metà dell’anno ha "messo fieno in cascina" portando le proprie disponibilità liquide a quasi 101 miliardi di euro dai 46,3 del dicembre 2014.

Al terzo posto dopo Italia e Grecia c’è il Portogallo, a quota 129,6 per cento, mentre i debiti più bassi sono quelli di Estonia (10,5%) e Lussemburgo (21,6%). Nel complesso, il rapporto fra debito e Pil dei Paesi dell’area euro è salito al 92,9%, con un incremento di 0,9 punti rispetto al quarto trimestre del 2014, mentre nell’Unione europea è passato dall’86,9 all’88,2%. Dal prossimo anno scatta l’obbligo di rispettare la regola del debito prevista dal Fiscal compact, che prevede la riduzione di un ventesimo l’anno della parte di “zavorra” che eccede il limite del 60% del Pil.
 

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