rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Crisi economica

Crisi greca, in ballo 36 miliardi di euro italiani

In un tweet il ministro dell'Economia, Padoan, rende noti i dati "ufficiali" sull'esposizione dell'Italia verso la Grecia. Intanto Renzi, in un'intervista al Sole 24 Ore, punta il dito contro Tsipras

ROMA - Partiamo dai numeri. L'Italia è esposta direttamente verso la Grecia per 35,9 miliardi. Lo ha precisato in un tweet il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. "Circolano dati sbagliati sull'esposizione diretta dell'Italia verso la Grecia: tra prestiti bilaterali e garanzie (calcoli aggiornati Esm) è 35,9 miliardi". Ecco il tweet.

padoan-6

RENZI "AL SOLE" - Messi ora i paletti sul "problema italiano" della crisi greca, eccoci alla politica. E' direttamente il premier Matteo Renzi, in un'intervista al Sole 24 Ore, a provare a rassicurare cittadini e investitori italiani: "Non c'è nessun rischio per l'Italia in caso di default della Grecia".

L'Italia è già fuori dalla linea del fuoco. Abbiamo iniziato un percorso coraggioso di riforme strutturali, l'economia sta tornando alla crescita e l'ombrello della Bce ci mette al riparo: tre caratteristiche che rendono questa crisi diversa da quella di quattro anni fa

QUESTIONE GRECA - "La questione greca - prosegue il premier - è preoccupante perché l'Europa non ha una visione politica di lungo periodo che da tempo manca. E può avere ripercussioni economiche soprattutto per i rischi di contagio con altri Paesi extraeuropei debitori del Fondo monetario internazionale. La mia preoccupazione dunque non è per ciò che potrebbe accadere all'Italia, ma per gli scenari globali di difficoltà che si potrebbero aprire". 

Grecia, il Paese sull'orlo dell crisi

LA BCE - Riguardo invece all'attuale ruolo della Bce, che sta garantendo, anche in queste ore, con lo scudo degli acquisti, il contenimento degli effetti della crisi sui tassi dei titoli di Stato e sullo spread, Renzi dice: "L'anomalia era il passato, non il presente. La cosa strana era affrontare crisi come queste senza l'ombrello di una Banca centrale. Adesso che grazie all'azione intelligente di Mario Draghi finalmente abbiamo un margine d'azione per la Bce, lo spread non è più il problema drammatico di qualche anno fa. E il Qe sarà utilizzato per tutto il tempo necessario". 

TSIPRAS E "LA CRAVATTA" - Sembrano lontani, invece, i tempi in cui Matteo Renzi regalò ad Alexis Tsipras una cravatta 'made in Italy'. Oggi, in pieno dibattito "Euro Sì, Euro No", il premier italiano sale sul carro di Merkel & Co. e molla il greco. E lo fa a modo suo: senza mezze parole.

Non abbiamo tolto le baby pensioni agli italiani per lasciarle ai greci

COLPA DI VAROUFAKIS - Per Renzi la colpa del fallimento dei negoziati tra Eurogruppo e Grecia ricade sul ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. "I negoziati li ha interrotti lui, purtroppo", afferma Renzi. "Ma il problema non è su chi ha sbagliato per primo, questo non è l'asilo. Il punto è che la Grecia può ottenere condizioni diverse ma deve rispettare le regole. Altrimenti non c'è più una comunità. Scusi, noi abbiamo fatto la riforma delle pensioni: ma non è che abbiamo tolto le baby pensioni agli italiani per lasciarle ai greci eh! Noi abbiamo fatto la riforma del lavoro, ma non è che con i nostri soldi alcuni armatori greci possono continuare a non pagare le tasse. Potrei continuare". 

"TANA LIBERA TUTTI - "Aggiungo che se c'è il tana libera tutti sulle regole, che succede in Spagna a ottobre? E in Francia tra un anno e mezzo? Una cosa è chiedere flessibilità nel rispetto delle regole. Un'altra è pensare di essere il più furbo di tutti, essere cioè quello che le regole non le rispetta. Noi vogliamo salvare la Grecia. Ma devono volerlo anche i greci. Altrimenti non funziona".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crisi greca, in ballo 36 miliardi di euro italiani

Today è in caricamento