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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Lite di Governo sulla crisi della banca Popolare di Bari: commissariata da Bankitalia

La Banca d'Italia ha deciso di commissariare la Popolare di Bari. Un Consiglio dei ministri è stato convocato d'urgenza per l'adozione di provvedimenti straordinari per l'istituto pugliese in gravi difficoltà da mesi. Italia Viva: "Gravissimo punto di rottura"

La crisi della Banca popolare di Bari era una bomba pronta ad esplodere. La Banca d'Italia ha disposto lo scioglimento del consiglio di amministrazione e controllo dell'istituto di credito pugliese che è stato contestualmente posto in procedura di amministrazione straordinaria. La decisione è stata presa ai sensi degli articoli 70 e 98 del Testo Unico Bancario in ragione delle perdite patrimoniali.

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Il dott. Enrico Ajello e il prof. Antonio Blandini sono stati nominati Commissari straordinari e oltre al presidio della situazione aziendale, avranno il compito di predisporre la ricapitalizzazione della banca e il rilancio dell'Istituto. Dalla Banca l'appello alla clientela ad operare "con la consueta fiducia" per scongiurare una corsa agli sportelli.

"La banca prosegue regolarmente la propria attività. La clientela può pertanto continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia."

Lite nel governo sulla Popolare Bari

Un Consiglio dei ministri è stato convocato d'urgenza per l'adozione di provvedimenti straordinari sull'istituto di credito pugliese, in gravi difficoltà da mesi e con un'esigenza di maxi ricapitalizzazione. Il governo anche a causa delle assenze di Italia Viva non ha emanato un decreto per il salvataggio dell'istituto. 

La convocazione del consiglio dei ministri d'urgenza ha infatti spaccato la maggioranza: Luigi Marattin, vicepresidente dei deputati di Italia Viva ha spiegato che il proprio partito non parteciperà al cdm e "si riserverà di valutare in Aula quale posizione assumere". 

"Un gravissimo punto di rottura nel metodo e nel merito. Stupisce che chi per anni ci ha attaccato demagogicamente su provvedimenti finalizzati a sostenere i risparmiatori si renda oggi responsabile di una operazione incredibile, finalizzata più a salvaguardare le responsabilità di chi doveva gestire e/o vigilare e non l'ha fatto''. 

Banca Popolare Bari, le ultime notizie

Alla riunione del Consiglio dei Ministri il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha illustrato i contenuti di uno schema di Decreto che prevede il potenziamento delle capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale interamente controllata da Invitalia. E quanto spiegano fonti Mef dopo la decisione di Bankitalia di commissariare la popolare di Bari. L'incremento della dotazione patrimoniale della banca consentirà alla suddetta infatti, spiegano sempre le fonti, di operare quale banca di investimento che possa accompagnare la crescita e la competitività delle imprese.

Poche ore prima il premier Giuseppe Conte al termine dell'Eurosummit aveva rassicurato: "Al momento non c'è nessuna necessità di intervenire con nessuna banca". 

"Il governo sta pensando di ricorrere a un decreto legge per mettere a punto la cornice normativa del salvataggio"

Nel pomeriggio il consiglio dei amministrazione della Popolare di Bari è stato convocato dalla Vigilanza della Banca d'Italia per provvedimenti di vigilanza. Nei giorni scorsi erano stati avviati i colloqui per un ingresso dello Stato attraverso il Mediocredito Centrale e per un aiuto del Fondo interbancario di tutela dei depositi. Ad oggi manca tuttavia un dettagliato piano industriale di rilancio.

Banche, torna la paura: la corsa per salvare la Popolare di Bari

Il rischio è quello di trovarsi davanti alla crisi conclamata di un isituto di credito che vede i propri indici di patrimonializzazione al di sotto dei limiti minimi come segnalato dagli ispettori di vigilanza. La banca avrebbe un fabbisogno di un miliardo di euro 

Dai sindacati trapela lo sconforto per il destino del capitale degli azionisti: il 26 novembre il consiglio di amministrazione della Banca ha rimandato per la quarta volta la presentazione del piano industriale. Chi ha già affrontato la crisi delle banche venete rivede i segnali di una storia già scritta

Dopo perdite per mezzo miliardo legate - come abbiamo visto - anche all'acquisto nel 2014 della Banca di Teramo, fu la Riforma delle popolari ad aprire la crisi dell'istituto nel 2015 e oggi 70mila soci si trovano in mano azioni che hanno perso gran parte del proprio valore. In più 21mila clienti sono esposti al bail-in se la banca dovesse saltare.

Nel frattempo il consiglio della Popolare guidato da Vincenzo De Bustis aveva approvato l’azione di responsabilità contro gli ex vertici della banca: l’ex amministratore delegato Giorgio Papa, Gianluca Jacobini, figlio dell’ex presidente storico Marco Jacobini ed ex condirettore generale dell’istituto e Nicola Loperfido, ex capo dei crediti.

Popolare di Bari, le parole di Conte e Bellanova

"Lo possiamo dire: tutti i risparmiatori di Bari e dintorni devono stare assolutamente tranquilli. Siamo un po' vivaci, ma siamo tutti responsabili e perseguiremo l'obiettivo in massima sicurezza". Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa al ministero della Salute con il ministro Roberto Speranza per i primi cento giorni di attività del governo in materia di salute. Sulla Popolare di Bari, ha precisato il premier, "interverremo attraverso uno strumento nella pancia di Invitalia, Mediocredito Centrale. Cerchiamo di fare di necessità virtù. Assicureremo a Mediocredito centrale le necessarie risorse per poi, con un fondo interbancario, intervenire per rilanciare la Pop Bari. Avremo una sorta di Banca del Sud degli investimenti a partecipazione pubblica".

Il ministro renziano Teresa Bellanova ha affermato che Italia Viva "è pronta a salvare gli istituti di credito insieme ai risparmiatori e ai posti di lavoro, ma non con gli occhi bendati". Secondo Bellanova, "non si può convocare un Consiglio dei Ministri per approvare un provvedimento non concordato in qualche modo, prima che peraltro fosse uscita la notizia che la Banca d'Italia aveva commissariato l'Istituto, cosa della quale nessuno ci aveva informato: le banche e i relativi risparmi per Italia Viva vanno salvati, ma non senza accertare le responsabilità che hanno portato gli istituti a quella situazione".

Intanto l’Associazione Vittime del Salvabanche ha organizzato per mercoledì 18 dicembre una manifestazione di protesta degli azionisti di fronte alla sede principale della Banca Popolare di Bari.

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