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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Dazi, la "guerra" di Trump ora può affossare anche il Made in Italy

Oltre la metà dei prodotti agroalimentari Made in Italy negli Stati Uniti rischia di essere colpito dai dazi annunciati dall'amministrazione Trump che colpiranno 89 categorie di prodotti per un valore commerciale di quattro miliardi di dollari

Fatta pace, almeno temporaneamente, con la Cina, Donald Trump minaccia ora di alzare i dazi su una serie di prodotti europei. Nel mirino vi sono anche prodotti italiani, dalla pasta ai formaggi.

L'Ufficio del rappresentante americano al commercio ha pubblicato una lista dettagliata di 89 categorie di prodotti cui potrebbero essere imposti dazi supplementari nell'ambito della disputa con l'Ue sui sussidi europei all'industria aeronautica, che si trascina da 15 anni davanti all'Organizzazione Mondiale del Commercio. In pratica Washington contesta i sussidi ad Airbus e Bruxelles parla di aiuti illegali alla Boeing.

Le 89 categorie elencate rappresentano un valore commerciale di quattro miliardi di dollari e si aggiungono ad una lista già pubblicata in aprile dal valore di 21 miliardi di dollari. Allora l'Ue aveva risposto con una propria lista. Ora Washington alza nuovamente il tiro e afferma che sono allo studio nuovi dazi contro vari prodotti europei fra cui "formaggi di tipo italiano di latte di mucca", "romano, reggiano, provolone, provoletti, sbrinz", ma anche pasta, olive, ciliegie, caffè, prodotti di carne di maiale, pere, pesche, whisky, formaggi olandesi e francesi.

Non solo cibo, nella lista vi sono anche materie prime e componenti chimici come rame, ammoniaca e nitrato di sodio.

Dazi Usa all'Europa, colpiti prodotti Made in Italy

Oltre la metà dei prodotti agroalimentari Made in Italy negli Stati Uniti rischia di essere colpito dai dazi annunciati dall'amministrazione Trump.

"Si tratta di un duro colpo per l'Italia" spiega Coldiretti che constata come le esportazioni agroalimentari verso gli Usa siano aumentate dell'11% nel primo trimestre del 2019 dopo che lo scorso anno nel 2018 si era registrato il record per un valore di 4,2 miliardi (+2%).

Ora gli Stati Uniti minacciano di colpire importanti prodotti agricoli e alimentari di interesse nazionale come i vini tra i quali il Prosecco ed il Marsala, formaggi, i salumi, la pasta ma anche l'olio di oliva, gli agrumi, l'uva, le marmellate, i succhi di frutta, l'acqua e i superalcolici.

Solo il Parmigiano e il Grana Padano vedono nell'America il secondo mercato di riferimento, dopo la Germania, e valgono 149 milioni di euro di export. Il valore totale dell'export verso gli Usa dei formaggi made in Italy supera i 270 milioni di euro.

Senza dimenticare il vino che, con un valore delle esportazioni di quasi 1,5 miliardi di euro nel 2018, è anche il prodotto agroalimentare italiano più venduto negli States

Dazi Usa, l'Italia nella nuova black list

I dazi aggiuntivi potranno essere applicati, dopo la pronuncia, attesa in tempi brevi, dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sulla congruità economica della misura rispetto ai danni subiti dagli Usa. In altri termini, non è in discussione la legittimità della decisione dell'amministrazione statunitense, ma solo l'ammontare della manovra tariffaria.

"La mossa protezionista di Trump - sostiene la Coldiretti - risponde alle sollecitazioni della lobby del falso Made in Italy alimentare che in Usa fattura 23 miliardi di euro". Il risultato è che sul mercato americano - precisa ancora l'associazione - appena l'1% in quantità dei formaggi di tipo italiano consumati ha in realtà un legame con la realtà produttiva tricolore mentre il resto è realizzato sul suolo americano.

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