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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Decreto Rilancio, novità sull'Irap e sì al reddito di emergenza (in due tranche)

"Per dare un maggiore aiuto alle imprese abbiamo deciso di abbonare il saldo e l'acconto dell'Irap di giugno", ha detto il ministro Gualtieri. Previsti aiuti per le famiglie più in difficoltà: i dettagli

Sta prendendo forma il nuovo decreto Rilancio, un provvedimento atteso da settimane con risorse per 55 miliardi di euro. Le misure vanno da salute e sicurezza al sostegno alle famiglie, alle imprese e all'economia, alla tutela del risparmio e del settore creditizio: tutti aiuti che il governo ha intenzione di mettere in campo contro l'emergenza coronavirus. Il lavoro di limatura non è ancora finito, ma al momento sono confermati i grandi capitoli, dal rinnovo degli ammortizzatori al pacchetto congedi-bonus baby sitter, fino al rinvio a settembre delle scadenze fiscali e a un aiuto concreto per le prossime vacanze degli italiani.

Niente Irap (imposta regionale sulle attività produttive) a giugno, reddito d'emergenza in due tranche, bonus vacanze fino a 500 euro, premi fino a 1.000 euro per medici e infermieri, 2,5 miliardi per le imprese che devono adeguarsi alle norme. Sono alcune delle misure contenute nella bozza del decreto Rilancio - ancora non definitiva e suscettibile di modifiche - per provare a uscire dalla crisi economica provocata dal coronavirus, che dovrebbe essere approvato oggi. La riunione pre-Consiglio, inizialmente fissata per le 11 di stamattina, è slittata alle 14, in vista del Consiglio dei ministri che si punta a riunire in serata per il varo del decreto Rilancio, anche se c'è chi non esclude che possa slittare ancora. Il premier Giuseppe Conte con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza dovrebbe vedere in video conferenza i presidenti delle Regioni, tra le 18 e le 19, ma l'orario non è stato ancora fissato, in quanto legato anche alla convocazione del Cdm. Il provvedimento con risorse per 55 miliardi spazia dalle famiglie alle aziende, dalla scuola alla sanità.

Decreto Rilancio, niente Irap a giugno 

Ieri sera a "Che tempo che fa", il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha annunciato che "abboneremo il saldo e acconto dell'Irap di giugno". Mentre sui tasti dolenti della liquidità e dei ritardi della cig, Gualtieri ha promesso che il governo farà di più: nel decreto ci saranno misure per accelerare la cig in deroga e sulla liquidità viene chiesto "un impegno maggiore" anche alle banche. Aiuti in arrivo per le attività che riapriranno e via la Tosap (tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche) per i tavolini all'aperto.

Le difficoltà sull'erogazione della cassa integrazione

Oggi Antonio Misiani, vice ministro all'Economia, ospite di 24 Mattino a Radio 24 ha detto che "ci sono difficoltà vere e inaccettabili sull'erogazione della cassa integrazione. Parte di questi lavoratori non ha ancora ricevuto nulla e, come annunciato dal Presidente del Consiglio, interverremo in questo decreto per semplificare e accelerare le procedure in particolare per la cassa integrazione in deroga che è gestita insieme alle regioni che si sono mosse con velocità differenti da regione a regione. Ci sono ritardi da colmare, un'arretratezza di alcuni ambiti della Pa, ma in alcuni ambiti però la risposta è stata all'altezza".

Le misure per le imprese

E ci sono altre misure previste per le imprese, a partire dai contributi a fondo perduto per Pmi, artigiani, commercianti e autonomi fino a 5 milioni di ricavi o compensi. Per le imprese che abbiano subìto una diminuzione del fatturato di almeno il 50%, inoltre, è previsto un credito d'imposta fino al 60% dell'affitto (meno rispetto al ristoro integrale promesso nei giorni scorsi). In arrivo anche un alleggerimento delle bollette per le piccole imprese (600 milioni che gestirà l'Arera). Sovvenzioni per pagare i salari dei dipendenti delle imprese (compresi i lavoratori autonomi) ed evitare così i licenziamenti e un credito d'imposta dell'80% per le spese necessarie per la riapertura.

Il reddito di emergenza: come funzionerà

Come annunciato nei giorni scorsi, per andare in soccorso delle famiglie più in difficoltà arriva il reddito (o contributo) di emergenza. La misura è destinata ai nuclei che non beneficiano di altri sussidi (con un limite di Isee di 15mila euro e patrimonio entro i 10mila euro). Il reddito di emergenza sarà riconosciuto "in due quote" tra i 400 e gli 800 euro, ciascuna in base al nucleo: la domanda andrà presentata entro la fine di giugno. Per aiutare i cittadini più in difficoltà ci saranno anche altri 100 milioni per il Fondo affitti.

Il governo stanzia un miliardo in due anni per l'istruzione, con il vincolo di destinare le risorse alle misure anti-contagio negli istituti scuole statali. In arrivo anche aiuti per il sistema 0-6 anni con un contributo di 65 milioni per chi gestisce in via continuativa i servizi educativi (come gli asili nido) e le scuole dell'infanzia non statali, come sostegno economico per la riduzione o mancano versamento delle rette. Mentre 150 milioni andranno a potenziare i centri estivi e contrastare la povertà educativa.

Rimane alta l'attenzione per la sanità, con aiuti al personale in prima linea e misure per aiutare i cittadini nell'acquisto delle mascherine. Non ci sarà quindi l'Iva su mascherine, gel disinfettanti e su tutti i dispositivi di protezione anti-Coronavirus nel 2020. In arrivo poi un premio fino a 1000 euro per tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, tecnici. Per rafforzare il sistema, compresa la medicina territoriale, sono previsti quasi 10mila infermieri in più, 3.500 posti terapia intensiva strutturali e risorse per riqualificare 4.225 posti letto di terapia semi intensiva che si possano riconvertire in caso di nuova emergenza.

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