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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Italia

Presentato il Def, che cosa succede ora

Entro il 15 ottobre il governo M5S-Lega deve essere trasmesso alla Commissione europea il progetto della legge di bilancio con le annunciate riforme. Entro la fine di ottobre le agenzie di rating avranno emesso i loro verdetti

Restano poco più di tre settimane prima che sull'Italia si giunga al crocevia rappresentato dalle agenzie di rating. Entro la fine di ottobre infatti, tutte e tre le maggiori società specializzate nella valutazione sull'affidabilità creditizia avranno emesso i loro verdetti sulla Penisola e soprattutto sul progetto di Bilancio che per allora il governo M5S-Lega avrà già trasmesso alla Commissione europea (la notifica deve avvenire entro il 15 ottobre).

L'appuntamento più problematico è apparentemente rappresentato da Moody's, che lo scorso 25 maggio ha deciso di avviare una procedura di revisione sul rating del Belpaese per un possibile declassamento. Attualmente assegna all'Italia una valutazione Baa2, equivalente a quella delle altre due agenzie.

Rating Italia Baa2

Solo due gradini al di sopra del livello spartiacque: sotto si ricade nelle attività ritenute più a rischio ("speculative" o "junck", in gergo: spazzatura). Al di sopra si resta nell'investment grade.

Lo scorso 20 agosto Moody's ha comunicato che avrebbe prolungato l'esame fino alla fine di ottobre. Lo scenario più negativo sarebbe quello di un declassamento con il mantenimento dell'outlook negativo (salvo, ancor peggio, un doppio declassamento che però è molto improbabile), perché significherebbe che in capo ad alcuni mesi i titoli di Stato dell'Italia potrebbero subire una ulteriore retrocessione e finire fuori dalle attività ritenute più sicure.

Standard & Poor's invece si è espressa lo scorso 27 aprile sull'Italia confermando il rating BBB con outlook stabile. Anche nel suo caso è atteso che aggiorni le sue valutazioni entro la fine del mese, ma dato che parte da un outlook non negativo difficilmente scatterà immediatamente un declassamento. Solitamente, salvo eventi shock, le variazioni vengono prima preceduto da una fase di analisi con un outlook coerente (negativo per un downgrade, positivo per un miglioramento di rating).

La terza maggiore agenzia, Fitch ha già effettuato la sua mossa. Lo scorso 31 agosto ha confermato il rating BBB ma peggiorato l'outlook a negativo. Non è scontato che torni ad esprimersi a breve. Ma se da entrambe le due rivali dovessero giungere sviluppi particolarmente negativi, non si può escludere che anche Fitch, una volta acquisiti i dati di Bilancio, torni a spostare i riflettori sull'Italia.

Dal Def alla manovra: percorso ad ostacoli 

La nota di aggiornamento al Def, approdata finalmente in Parlamento, sarà sottoposta a un esame rapido e concentrato nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. L'approdo in Aula è fissato per mercoledì 10 e, vista la ristrettezza dei tempi, si profila lo slittamento di un giorno a giovedì, quando i due rami del Parlamento dovranno esprimersi sulle risoluzioni al documento. Insieme alla nota è arrivata in Parlamento anche la richiesta di deviazione temporanea dal percorso verso il pareggio di bilancio che dovrà essere votata a maggioranza assoluta.

Martedì, oltre al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, saranno auditi la Banca d'Italia, l'Istat, la Corte dei Conti, le parti sociali e l'Upb che per quel giorno avrà concluso validazione del quadro macro aggiornato. Mercoledì in un'unica giornata dovrebbe svolgersi l'esame in commissione e l'approdo in Aula il giorno successivo. In pratica il Parlamento avrà a disposizione meno di una settimana per approvare la Nadef.

Dal Def alla manovra il percorso della legge di bilancio si annuncia proseguire pieno di ostacoli. La ex Finanziaria dovrà essere approvata dal Governo entro il 20 ottobre per poi essere trasmessa al Parlamento per l'avvio ufficiale della sessione di bilancio. Qualche giorno prima, entro il 15 dello stesso mese l'Italia dovrà inviare all'Europa il documento programmatico di bilancio per il 2019. La Commissione Ue avrà quindi due settimane di tempo da quella data per esprimersi.

Un primo giudizio sulla legge di bilancio italiana da parte di Bruxelles è atteso per fine novembre (e le premesse al momento non sembrano delle migliori), mentre i primi del mese prossimo arriveranno le nuove previsioni economiche della Ue.

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