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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Medicine e detrazioni: quanto possiamo scaricare dalle tasse

Come funziona la detrazione Irpef per l'acquisto di farmaci? Ecco tutto quello che c'è da sapere

E' capitato a tutti, chi più chi meno, di andare in farmacia per l'acquisto di medicinali. Come consuetudine, dopo aver visto la ricetta medica e passato allo scanner le medicine richieste, il farmacista pone la fatidica domanda: volete scaricare la cifra spesa dalle tasse? Presentando la propria tessera sanitaria con codice fiscale è possibile ottenere lo scontrino da consegnare al Caf o dal commercialista, che invece deve essere conservato per almeno 5 anni dai contribuenti che usufruiscono della dichiarazione dei redditi precompilata. Ma a quanto ammonta la detrazione? Quanto risparmio? Le classiche domande che ci poniamo spesso all'uscita dalla farmacia. 

Acquisto medicinali: la detrazione Irpef

Tutte le spese mediche possono beneficiare di un'agevolazione Irpef del 19%, ma per capire meglio come funziona il meccanismo bisogna chiarire i concetti di detrazione e franchigia. Per quanto riguarda il primo, si tratta di una somma di denaro che può essere sottratta alla cifra che il contribuente deve al Fisco. Ad esempio se le tasse sono di 400 euro, ma esiste una detrazione pari a 100 euro, l'individuo in questione dovrà pagare soltanto la differenza, ossia 300 euro. Ancor più importante per le spese mediche è la franchigia, ossia il limite minimo da oltrepassare per poter usufruire dell'agevolazione fiscale. Per quanto riguarda le spese mediche, la franchigia è di 129,11 euro e i contribuenti possono scaricare soltanto la differenza tra questa cifra e il totale di spese mediche sostenute. Se a fine anno non si riesce a superare questa soglia non si ha diritto alla detrazione Irpef, mentre per chi accumulasse scontrini per una somma superiore ai 129,11 euro, verrà applicata l'agevolazione del 19%, sempre sulla differenza tra il totale e la franchigia. Per esempio, se il totale speso in medicine e simili è di 250 euro, la differenza sarà di 120,89 euro, somma a cui va applicata la detrazione del 19%. Il risultato sarà la cifra da scalare dalle tasse che si pagano allo Stato a fine anno.

Detrazione Irpef, su quali medicine spetta

L'acquisto di medicinali rientra tra le spese sanitarie che possono beneficiare della detrazione Irpef al 19%. L'agevolazione è valida anche per le preparazioni galeniche, ossia quelle fatte in farmacia. Niente detrazione invece per l'acquisto dei seguenti prodotti:

  • integratori alimentari, anche se assunti a scopo terapeutico su prescrizione di un medico specialista, in quanto gli stessi, in ragione della loro composizione, si qualificano come prodotti appartenenti all’area alimentare e non possono essere considerati medicinali;
  • parafarmaci: quindi non solo gli integratori alimentari, ma anche prodotti fitoterapici, pomate, colliri, ecc..

Fino a dicembre 2018 la detrazione spetta anche per le spese sostenute per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali che sono inseriti nella sezione A1 del Registro nazionale. Parliamo di prodotti per i lattanti e cibi senza glutine per i celiaci.

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Cosa cambia per i portatori di handicap

Se i medicinali acquistati hanno come destinatario un portatore di handicap, invece della detrazione si può usufruire della deduzione. Qual è la differenza? La deduzione riguarda l'intero importo e non soltanto il 19%, inoltre e viene applicata sulla base imponibile, prima dell'applicazione dell'aliquota Irpef, producendo di fatto un risparmio maggiore.

I documenti da presentare

Per ottenere detrazioni e deduzioni fiscali per le spese relative all'acquisto di medicinali, servono qualcosa che certifichi la transazione, quindi una fattura o lo scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l’indicazione del codice fiscale del destinatario. Lo scontrino deve inoltre contenere natura e quantità dei prodotti acquistati, codice alfanumerico posto della confezione e il codice fiscale del destinatario.

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