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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Detrazioni al 19% e bonus sui pagamenti con carta: cosa cambia dal 2020

Addio alle detrazioni fiscali per chi utilizza i contanti. Unica eccezione le spese sanitarie che potranno essere effettuate anche pagando cash. In arrivo anche una stretta sui redditi più alti. Per il "bonus befana" stanziati 3 miliardi di euro

Rivoluzione in vista per quanto riguarda detrazioni fiscali e agevolazioni sui pagamenti. Tre le novità principali contenute nella legge di bilancio 2020, che tuttavia - come sempre accade - potrà subire modifiche anche sostanziali nel corso del suo iter parlamentare.

La prima riguarda la "tracciabilità delle detrazioni" che secondo l’articolo 85 della manovra spetteranno solo a "condizione che l'onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall'articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241". 

Per avere la detrazione bisognerà pagare con la carta

Tradotto dal burocratese all’italiano ciò vuol dire che la detrazione del 19% su spese veterinarie, spese scolastiche, asili nido, attività sportive, interessi passivi sul mutuo, erogazioni liberali etc, spetterà solo a chi usa sistemi di pagamento tracciabili, e vale a dire: versamento bancario, carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari. 

Escluse le spese mediche

Attenzione però: il comma 2 dell’articolo specifica che la disposizione "non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l'acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale". Insomma, le spese mediche potranno essere pagate tranquillamente in contanti senza perdere la detrazione. 

Detrazioni 1-2

Lo sconto sui pagamenti per chi usa la carta

La seconda novità riguarda l'introduzione di "misure premiali per favorire l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici" (il cosiddetto "bonus befana"). Nell’articolo 31 della legge di bilancio si legge che "al fine di incentivare l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici", coloro che "effettuano abitualmente acquisti" pagando con la carta "da soggetti che svolgono attività di vendita di beni e di prestazione di servizi, hanno diritto ad un rimborso in denaro". 

Quali sono le spese rimborsabili? E quanto sarà possibile risparmiare? Per ora non ci sono molti dettagli e non è chiaro neppure se il rimborso arriverà sotto forma di detrazione o sarà restituito direttamente sull'estratto conto. Le condizioni attuative di questa misura saranno infatti esplicitate solo in un decreto ad hoc del Mef "da adottarsi entro il 30 aprile 2020". I fondi stanziati sono tre miliardi di euro per gli anni 2021 e 2022 e secondo il M5s la detrazione sarà pari al 19%. Lo sconto sarà applicato solo in settori a rischio evasione (si è parlato di spese per piccoli lavori casalinghi, cura della persona, ristoranti etc).  

detrazione pagamenti elettronici-2

Il rimborso dovrebbe arrivare nei primi giorni del nuovo anno. Sull’importo non fatevi però troppe illusioni: il ministro dell’economia Gualtieri ha infatti affermato che sarà nell’ordine di 100 o 200 euro annui. Dipende ovviamente da quanto si spende. 

Detrazioni, novità in arrivo per i redditi alti

Sul fronte delle detrazioni fiscali ci sono novità importanti per coloro che hanno un reddito superiore ai 120mila euro annui. L’articolo 75 ("Rimodulazione degli oneri detraibili in base al reddito") prevede infatti che la detrazione al 19% sull’imponibile Irpef venga concessa per intero solo a chi ha un reddito inferiore ai 120mila euro. A partire da questa soglia l'importo detraibile decresce al salire del reddito fino ad azzerarsi a quota 240mila. Non ci sarà nessun limite invece per spese sanitarie, interessi passivi su mutui ipotecari e interessi passivi su mutui agrari che possono essere portati in detrazione a prescindere dal reddito. 

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