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Martedì, 16 Aprile 2024
Disoccupazione

Nel 2014 la disoccupazione è salita al 12,7 per cento, ma è in calo da gennaio 2015

Dati negativi da record per l'anno appena concluso, ma ci sono timidi segnali di miglioramento dai primi mesi di quello nuovo. Il ministro Poletti parla di dati incoraggianti. Renzi: "Bene ma non basta"

La disocupazione è calata a sorpresa ed è scesa al 12,6 per cento nel mese di gennaio, diminuendo dello 0,1 e tornando sullo stesso livello di dodici mesi prima. Un trend positivo che segue il risultato già registrato a dicembre. A certificarlo è l'Istat. Il dato riguarda anche la disoccupazione per gli under 25. Il numero dei giovani tra i 15 e i 24 anni senza lavoro è sceso al 41,2 per cento, con una diminuzione dello 0,1 rispetto al mese precedente e di due punti nei dodici mesi: è il dato più basso dall'agosto 2013. Gli occupati a gennaio 2015 sono 22 milioni e 320.000, sostanzialmente invariati rispetto a dicembre (+11 mila), ma in aumento dello 0,6% su base annua (+131.000). "Più 130  Mila posti di lavoro nel 2014, bene ma non basta. Ora al lavoro per i provvedimenti su scuola e banda ultra larga #lavoltabuona", ha twittato il premier Renzi. 

Eppure, considerando l'intero 2014, la disoccupazione è salita al 12,7 per cento: il massimo mai registrato dall'Istat dal 1977.

L'anno prima era ferma al 12,1 per cento. L'incremento interessa entrambe le componenti di genere e tutto il territorio nazionale, in particolare il Mezzogiorno dove la disoccupazione arriva al 20,7 per cento. Per quanto riguarda i giovani fra i 15 e i 24 anni, anche qui la disoccupazione segna un nuovo record: nel 2014 è cresciuta di 2,6 punti percentuali, arrivando al 42,7 per cento, con un picco del 58,5 per cento per le giovani donne del Mezzogiorno.

Per Poletti, i dati Istat sono "un risultato incoraggiante dopo diversi anni di caduta dell'occupazione, che - insieme ai segnali positivi di crescita della produzione industriale e della fiducia di imprese e consumatori - fa intravedere la possibilità di un 2015 migliore", ha aggiunto il ministro, il quale ha poi sottolineato che nei prossimi mesi si vedranno anche "gli effetti delle misure varate dal Governo con la riforma del lavoro e con la legge di stabilità per sostenere la ripresa"

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