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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Lavoro, il Sud piange (ancora): triplo dei disoccupati rispetto al Nord

Nella media del 2017 il tasso di disoccupazione è sceso di 0,5 punti percentuali. Ma al Mezzogiorno i non occupati sono il 19,4%

Nella media del 2017 il tasso di disoccupazione è sceso di 0,5 punti percentuali: all'11,2% dall'11,7% dell'anno prima. Il bicchiere, però, è mezzo vuoto, perché sebbene secondo le ultime rilevazioni dell'Istat si tratti del terzo calo consecutivo e del livello più basso degli ultimi quattro anni, è anche vero che l'Italia continua a viaggiare a due velocità: la situazione al Sud continua ad essere drammatica. Vediamo nel dettaglio cosa ci dice la fotografia scattata dall'Istituto nazionale di statistica.

Istat, i dati sullʼoccupazione migliorano ma solo al Nord

L'occupazione nella media del 2017 cresce dell'1,2%, ovvero di 265mila unità: il tasso di occupazione sale al 58%, il livello più alto dal 2009, pur rimanendo sotto il valore massimo pre-crisi. Il 2017, nel complesso, si caratterizza per un nuovo aumento dell'occupazione che coinvolge anche i giovani di 15-34 anni. L'occupazione, nella media del 2017, è aumentata per il quarto anno consecutivo e il tasso di occupazione è salito al 58%, il livello più alto dal 2009. Nel quarto trimestre del 2017 l'occupazione presenta una lieve crescita congiunturale (+12mila, 0,1%), dovuta all'ulteriore aumento dei dipendenti a termine (+57mila, +2,0%) a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato (-25mila, -0,2%) e degli indipendenti (-20mila, -0,4%). Il tasso di occupazione cresce di 0,1 punti rispetto al trimestre precedente arrivando al 58,1%.

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I dati mensili più recenti (gennaio 2018) presentano, al netto della stagionalità, un lieve aumento del numero di occupati rispetto a dicembre 2017.  Nella media del 2017, il tasso di disoccupazione si riduce in tutte le aree territoriali del Paese ma "i divari rimangono accentuati: nel Mezzogiorno (19,4%) è quasi tre volte quello del Nord (6,9%) e circa il doppio di quello del Centro (10,0%)". L'Italia, in sostanza, rimane spaccata in due.

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Disoccupazione giù per i giovani ma su per gli over 50

La dinamica tendenziale mostra una crescita di 279mila occupati (+1,2% in un anno) circoscritta ai dipendenti (+2,2%), in circa nove casi su dieci a termine, a fronte di un nuovo calo degli indipendenti (-1,9%). Per il tredicesimo trimestre consecutivo aumentano gli occupati a tempo pieno mentre, dopo una crescita ininterrotta dal 2010, il tempo parziale diminuisce. Sulla base dei dati di flusso, a distanza di dodici mesi, si stima un aumento delle trasformazioni da tempo parziale a tempo pieno, soprattutto per quanti svolgevano un part time involontario. Nel quarto trimestre 2017 prosegue la crescita dell'occupazione e del relativo tasso per i giovani di 15-34 anni.

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L'aumento dell'occupazione, diffuso per genere e ripartizione, è più intenso per le donne e nel Mezzogiorno. Nella media del 2017 in Italia scende il tasso di disoccupazione per i giovanissimi under 25 (al 34,7%, -3 punti) e per i giovani 15-34enni (al 21,2%, -1,3 punti), mentre sale per gli over 50 (al 6,2%, +0,2 punti). Il numero di disoccupati con almeno 50 anni sale a 539 mila (+38mila unità in un anno, +7,6%).

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