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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Equitalia, Renzi "rottama" le vecchie cartelle: così cambia la riscossione

L'obiettivo è "pagare meno, pagare tutti". Per il premier l'agenzia pensata e voluta da Visco e Tremonti "era il simbolo di un approccio vessatorio". Così - tra sei mesi - il cittadino "verrà coinvolto e non stangato"

ROMA - Equitalia "era il simbolo di un approccio vessatorio". Per questo "la chiudiamo, come detto un anno fa". Obiettivo: "Pagare meno, pagare tutti". In questo tweet è racchiuso il Renzi-pensiero che ha posto la parola fine all'attivita di riscossione dei crediti da parte dell'Agenzia. Quindi, il premier, sulla e-news inviata ai suoi sostenitori, ha spiegato che "la lotta all'evasione ha raggiunto nel 2015 il record di tutti i tempi con quasi 15 miliardi recuperati: ma lo facciamo senza il modello punitivo del passato che puntava su un sistema vessatorio". 

Per noi il cittadino va coinvolto prima non stangato subito. Dopo i Gufi, insomma, facciamo i conti anche con i Vampiri.

ADDIO EQUITALIA - E così dagli annunci si è passati al decreto legge varato dal Consiglio dei ministri per rifinanziare il fondo di garanzia delle Pmi insieme con il disegno di legge di Bilancio. Il cronoprogramma prevede la chiusura dell’attuale concessionario pubblico della riscossione entro sei mesi. 

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IL CAMBIAMENTO - "Equitalia ha due papà" ha spiegato Renzi: "E' stata pensata e voluta da Visco e Tremonti da una idea giusta, ma il modello su cui si è sviluppata è stato inutilmente polemico nei confronti dei cittadini, vessatorio". Ora si passerà a un meccanismo "per cui quando non paghi una tassa ti arriva un sms: se mi scordo".

COSA ACCADRA' - Entro sei mesi si arriverà quindi a un'internalizzazione della riscossione. La nuova Agenzia delle Entrate, spiega Il Sole 24 Ore, sarà infatti "un ente rinnovato secondo le indicazioni arrivate da Fmi e Ocse nei rapporti consegnati lo scorso mese di luglio al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. In sostanza, sarà garantita una maggiore autonomia gestionale". Una soluzione "che dovrebbe consentire di superare anche i problemi legati all’incorporazione dell’attuale personale di Equitalia (sono circa 8mila i dipendenti), che hanno un inquadramento contrattuale ereditato dalle vecchie esattorie degli istituti di credito e finanziari". 

Per molti di questi poi ci sarebbe anche la questione dell’ingresso nel perimetro della Pa senza aver superato un concorso.

MULTE, TRIBUTI E SANZIONI: LE NOVITA' - Nella "rottamazione delle cartelle" entreranno quindi "solo i tributi contestati dall'agenzia delle Entrate e i contributi previdenziali e assistenziali affidati per la riscossione o inseriti in ruoli ordinari o straordinari entro il 31 dicembre 2015". Fuori, dunque le multe per le violazioni al Codice della strada. Lo sconto riguarderà anche le sanzioni. 

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