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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Falso Made in Italy, in arrivo l'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti

Lo prevede un emendamento votato al Senato durante la conversione in legge del Dl semplificazioni. Coldiretti: "E' una nostra grande vittoria"

E' in arrivo l'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti per valorizzare la produzione nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori contro gli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy. E' quanto prevede un emendamento votato al Senato durante la conversione in legge del dl Semplificazioni. Non solo pasta, passate di pomodoro, miele, uova, olio e pesce: ora l'indicazione con l'origine delle materie si estenderà a tutti i cibi confezionati. 

Coldiretti esulta: "E' una nostra grande vittoria", dice il presidente Ettore Prandini, che ha ringraziato per il sostegno e l'impegno il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ed i relatori al decreto legge Semplificazioni Daisy Pirovano e Mauro Coltorti. Per Prandini si tratta di un "un risultato che siamo certi troverà nell'iter parlamentare un sostegno bipartisan per una norma a costo zero a difesa dell'interesse nazionale e a tutela della salute dei cittadini, del territorio, dell'economia e dell'occupazione". 

L'etichettatura e il contenzionso con l'Ue

La norma - sottolinea la Coldiretti in una nota - consente di adeguare ed estendere a tutti i prodotti alimentari l'etichettatura obbligatoria del luogo di provenienza geografica degli alimenti ponendo fine ad un lungo e faticoso contenzioso aperto con l'Unione europea oltre 15 anni fa. In particolare - precisa la Coldiretti - si individuano disposizioni nazionali autorizzate nell'ambito di una consultazione con la Commissione sulla base del Regolamento quadro sull'etichettatura n. 1169 del 2011, in ragione della protezione della salute pubblica e dei consumatori, della prevenzione delle frodi e della protezione dei diritti di proprietà industriale e di repressione della concorrenza sleale. Sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme che vaanno da 2mila a 16mila euro, salvo che il fatto non costituisca reato di frode penalmente rilevante.

Più trasparenza in etichetta

L'obiettivo - spiega la Coldiretti - è dare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l'efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro. Una misura importante anche di fronte al ripetersi di scandali alimentari nell'Unione europea dove si sono verificati nel 2018 quasi dieci allarmi sul cibo al giorno che mettono in pericolo la salute dei cittadini e alimentano psicosi nei consumi per le difficoltà di confinare rapidamente l'emergenza.

L'etichetta di origine sulla spesa degli italiani (Fonte: Elaborazioni Coldiretti)
Cibi con l’indicazione origine     E quelli a cui si estenderà
Carne di pollo e derivati    Salumi
Carne bovina  Carne di coniglio
Frutta e verdura fresche  Carne trasformata
Uova  Marmellate, succhi di frutta, ecc
Miele  Fagioli, piselli in scatola, ecc.
Extravergine di oliva      Pane
Pesce Derivati del pomodoro e sughi pronti (*) Insalate in busta (IV° gamma), sottoli
Latte/Formaggi (*)  Frutta e verdura essiccata
Pasta (*)
Riso (*)
Tartufi e Funghi spontanei

(*) grazie a norme nazionali

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