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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Fattura elettronica, scatta l'obbligo ma non per tutti: cosa cambia tra ritardi e sanzioni

Dopo la conversione in legge del Decreto fiscale, sono stati aggiornati alcuni aspetti della fatturazione elettronica, che diventerà obbligatoria da gennaio 2019: ecco quali sono le principali novità

Dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica, una misura che però ha subìto delle modifiche rispetto alla sua versione iniziale, frutto degli effetti della conversione in legge del Decreto fiscale, DL n. 119/2018, avvenuta lo scorso 13 dicembre. Le principali novità per chi dal prossimo anno dovrà avere a che fare con l'e-fattura sono diverse: si va dalle sanzioni applicate in caso di predisposizione tardiva, alle categorie esonerate dall'obbligo, fino alla detrazione dell'Iva. 

Fattura elettronica, ritardi e sanzioni

Secondo le ultime novità, il periodo entro il quale la tardiva predisposizione e trasmissione della fattura elettronica non sarà soggetta a sanzione è stato esteso fino al 30 settembre 2019 per i contribuenti mensili, a condizione che l'emissione della stessa avvenga entro il termine di liquidazione dell'Iva relativa al periodo in cui l'operazione si considera realizzata. L'emissione della fattura oltre la data di liquidazione dell'Iva comporterà l'applicazione di una sanzione ridotta al 20%.

Facciamo un esempio pratico: se il 20 gennaio un operatore mensile consegna dei beni al cliente, potrà emettere e trasmettere la fattura allo SdI (Sistema di Interscambio, gestito dall'Agenzia delle Entrate,) entro il 15 febbraio senza incorrere in alcuna sanzione, ed entro il 15 marzo corrispondendo una sanzione per ritardata emissione del documento ridotta al 20% del suo ammontare (a tale sanzione è, inoltre, applicabile l'istituto del ravvedimento operoso). A partire dal 1° luglio 2019 gli operatori potranno emettere la fattura immediata entro 10 giorni dall'effettuazione dell'operazione, indicando in fattura la data di effettuazione dell'operazione. 

Fattura elettronica, i soggetti esclusi dall'obbligo

A cambiare rispetto alla prima versione della e-fattura sono anche i soggetti esclusi dall'obbligo: una platea ampliata che ora vede, oltre ai minimi, ai forfettari e alle imprese agricole che applicano il regime speciale Iva, anche: i soggetti non residenti identificati ai fini Iva in Italia; gli operatori sanitari solo per il 2019 e solo per le fatture relative ai dati inviati al sistema della tessera sanitaria; le associazioni sportive dilettantistiche che hanno optato per il regime speciale di cui agli artt. 1 e 2 della Legge 398/1991 (solo se i proventi di carattere commerciale del periodo precedente sono di importo non superiore ad Euro 65.000; nel caso in cui proventi siano superiori ad Euro 65.000 la fattura elettronica sarà emessa per loro conto dal cessionario/committente). 

Fattura elettronica, la detrazione dell'Iva

Il DL 119/2018 interviene anche in merito ai termini di detrazione dell'Iva sugli acquisti: a decorrere già dal 16 novembre 2018 la detrazione dell'imposta assolta sugli acquisti può avvenire nella liquidazione in cui l'operazione è stata effettuata, se la fattura viene ricevuta e registrata entro il 15 del mese successivo. Restano escluse solo le fatture del mese di dicembre che, se ricevute nel mese di gennaio o successivamente, confluiscono nella liquidazione del mese di ricevimento.

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