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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Flat tax, cos'è e come funziona la proposta del centrodestra

"La flat tax farà aumentare le entrate dello Stato", dice Silvio Berlusconi. E' davvero così? Vantaggi e svantaggi del modello di tassazione con aliquota unica rilanciato dal programma elettorale della coalizione di centrodestra

La flat tax è uno dei punti chiave del programma elettorale della coalizione di centrodestra - Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia - in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo. Di cosa si tratta? La flat tax, tassa piatta o fortettaria, è un prelievo fisso con aliquota unica per tutti i redditi che dovrebbe sostituire diverse tasse e soprattutto l’attuale Irpef, l’imposta sui redditi delle persone fisiche con aliquote progressive, che cioè salgono all’aumentare del reddito e variano tra il 23 e il 43%. Ha come principale obiettivo quello di semplificare e snellire il sistema fiscale, oggi penalizzante soprattutto per i redditi da lavoro martoriati dalle pesanti aliquote Irpef. Altro obiettivo è quello di tagliare le tasse combattendo l'evasione fiscale: la minore imposizione fiscale porterebbe a maggiori investimenti e crescita economica, almeno secondo i sostenitori di questo sistema.

La flat tax proposta dal centrodestra

"La flat tax farà aumentare le entrate dello Stato” perché "è una tassa giusta e passa la voglia di evaderla", ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Questa tassa sarà inferiore a tutte le aliquote in corso adesso e prevederà la progressività di modo che sotto i 10 o i 12mila euro di reddito non ci sarà da pagare niente", ha spiegato Berlusconi. "E’ una tassa giusta e passa la voglia di evaderla, se lo Stato chiede il 35% uno lo paga, se fa pagare il 50% a uno gli sembra un furto – ha concluso il leader azzurro -, io pago il 73% e mi sembra un’estorsione fiscale: non giustifico gli evasori, io non lo sono assolutamente ma una tassa ritenuta più giusta toglie le sacche di evasione".

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Come funziona la flat tax ad aliquota unica

Vediamo nel dettaglio come funziona questo meccanismo tributario e, soprattutto, quali sono i vantaggi e gli svantaggi. Una flat tax come quella che vorrebbe introdurre il centrodestra è un’imposta con aliquota unica per tutti i redditi, in cui la percentuale che viene pagata in tasse è fissa e non cresce con l’aumentare dell’imponibile. Nel momento in cui scriviamo, gli alleati del centrodestra non hanno ancora ben definito quale dovrebbe essere la percentuale fissata per la nuova aliquota unica della flat tax. Matteo Salvini, leader della Lega, aveva sostenuto un valore pari al 15%, considerata da molti una proposta estrema. Forza Italia parla invece di cifre che andrebbero dal 15 al 20%, con qualcuno che invece prevede un 25%.

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Entrambe le ipotesi prevedono dei sistemi di deduzioni e detrazioni per i più poveri: con la flat tax infatti verrebbe introdotta anche una "no tax area", una soglia di reddito minimo esclusa dalla tassazione (anche qui non c'è ancora chiarezza sul limite da individuare). A guadagnarci di più, però, sarebbero comunque i contribuenti più ricchi: nel caso delle proposta della Lega, i più ricchi tra coloro che oggi pagano l’aliquota Irpef più alta del 43% potrebbero risparmiare anche due terzi di quello che pagano oggi. Nel caso della proposta di Forza Italia, i più poveri, quelli con l’aliquota Irpef al 23%, non vedrebbero migliorare la loro situazione.

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La flat tax in salsa leghista

La flat tax al 15% proposta dal leader della Lega Nord Matteo Salvini per i soggetti Irpef costerebbe circa 38 miliardi di euro e avvantaggerebbe soprattutto i lavoratori autonomi con partite Iva. E’ quanto emerge applicando la proposta ai dati sulle dichiarazioni 2016 pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, gli ultimi disponibili. La proposta della Lega punta alla semplicità e prevede un’aliquota unica per i soggetti Irpef del 15% con una deduzione di 3mila euro per ogni componente del nucleo familiare che sostituirebbe tutte le attuali deduzioni e detrazioni. Prevista anche una “clausola di salvaguardia” che consente di mantenere la tassazione attuale per i redditi più bassi, se ritenuta più conveniente. Il meccanismo, che per ora non prevede una proposta per le imprese, consentirebbe a tutti i contribuenti di calcolarsi l’imposta da soli e implica l’abolizione del sostituto d’imposta. E sono proprio la semplificazione ed il forte abbattimento delle aliquote i mezzi attraverso i quali la flat tax, secondo la Lega, porterebbe ad un aumento della fedeltà fiscale e della capacità di spesa che compenserebbero gli ammanchi di gettito.

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