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Sabato, 20 Aprile 2024
Tutta la storia

Cosa succede tra GameStop e Reddit (spiegato a chi non capisce nulla di finanza)

Il più grande rivenditore di videogiochi nuovi e usati nel mondo in crisi nera. Poi tutto è cambiato all'improvviso e in una trentina di giorni il titolo in borsa  è cresciuto del 333 per cento: merito di una campagna social, ma non solo. Una sfida a Wall Street, con dettagli surreali, che resterà negli annali e "farà scuola" (comunque vada a finire)

Un flashmob di ragazzini che la fa "sotto il naso" agli squali di Wall Street? No, non ci siamo proprio, si parla d'altro: ma la storia merita di essere raccontata. Non perché sia la primissima volta che accade un fenomeno del genere (anche se non di questa portata), ma perché è il segno che quando ci sono finanza e azioni di mezzo, la salita e la discesa possono avvenire a velocità sorprendenti e con conseguenze imprevedibili dall'oggi al domani. GameStop Corporation, nota ai più come GameStop, è un'azienda statunitense, ed è il più grande rivenditore di videogiochi nuovi e usati nel mondo. Grande per davvero, al punto che i negozi GameStop negli scorsi due decenni sono apparsi anche in moltissime città italiane, non solo quelle più grandi. Poi la crisi, pesante e non inaspettata, ha iniziato a far sentire il suo peso. Molti negozi sono stati chiusi, con dispiacere di tanti appassionati (nel 2019 ha perso 795 milioni di dollari e ha dovuto licenziare centinaia di dipendenti degli store).

Aggiornamento 21:02 - La commisione bancaria Usa del Senato terrà un'audizione sull'attuale stato di Wall Street. Nelle ultime sedute si è infatti assistito alla volata di Gamestop interrotta oggi dalla decisione di alcune piattaforme, fra le quali Robinhood e ETrade, di imporre limiti agli scambi dei titoli della società di videogiochi.

GameStop e Reddit: che cosa è successo

Era ormai in difficoltà a fine 2020 il gruppo. Cattive acque, difficoltà che non ne mettevano probabilmente a repentaglio la sopravvivenza stessa, ma che facevano presagire nuvoloni grigi all'orizzonte. Poi tutto è cambiato all'improvviso e in una trentina di giorni il titolo in borsa  è cresciuto del 333 per cento. Un'enormità: è successo qualcosa di molto originale ed efficace. Un gruppo coordinato di utenti di Reddit, un forum ricco di contenuti più che un social, dove spesso si dipanano conversazioni tra le più interessanti del web, ha deciso di cominciare a comprare azioni (GME sul Nasdaq). Gli investitori istituzionali sono rimasi spiazzati e hanno avuto perdite ingenti. Tutto è iniziato sul canale/forum di Reddit "r/wallstreetbet". Un ritrovo per tre milioni di utenti. Con metodi spicci, toni provocatori e idee molto chiare, gli investitori amatoriali hanno incominciato a scambiarsi  migliaia di messaggi incoraggiandosi a vicenda a comprare azioni di GameStop. Atteggiamenti da troll, ma strategie spesso sopraffine quelle del gruppo Reddit: ci scrivono persone che sanno quello che fanno, non (solo) adolescenti smanettonoi in fissa con i piccoli investimenti finanziari.

L'accelerazione vera c'è stata l'11 gennaio quando un noto investitore, Ryan Cohen, che aveva già comprato il 10 per cento delle azioni di GameStop, è entrato nel consiglio di amministrazione dell’azienda. In quel momento l'acquisto di azioni in massa, fomentato da Reddit, è partito. Il titolo è passato da 3 dollari di metà 2020 ai 370 dollari di queste ore, invertendo una tendenza ribassista sofferta dall'azienda a causa di una crisi profonda che l'attraversa da tempo immemore: di fatto meme, emoji, dirette sulla piattaforma di streaming, che a qualcuno potrebbero apparire semplici modi per passare il tempo, hanno avuto conseguenze vere. Martedì il valore delle azioni è aumentato di quasi il 100 per cento in 24 ore. 

Insomma, gli utenti di r/wallstreetbets hanno individuato bene il problema e capito che la spinta iniziale della comunità Reddit, che conta milioni di appassionati, può trasformarsi in un inaspettato strumento di speculazione finanziaria, al punto di riuscire addiritttura ad "attaccare" alcuni famosi fondi di investimento di Wall Street. Questi ultimi infatti da mesi avevano circondato il "pesce piccolo": i venditori allo scoperto puntavano forte sul crollo del titolo di GameStop, che era diventato il secondo con più vendite allo scoperto di tutta la borsa a stelle e strisce. Gli shortseller sono coloro che prendono in prestito azioni da investitori istituzionali e le piazzano sul mercato puntando sul loro crollo, guadagnando se la loro scommessa risultasse vincente. Stavolta gli è andata male (non succede spesso). Secondo il Wall Street Journal, l'impennata delle azioni dell'azienda ha causato perdite clamorose ad alcuni big del settore. Uno dei fondi più colpiti ha necessitato di un intervento pari a 2,75 miliardi di dollari per ripianare le perdite.

La sfida (vinta, per ora) a Wall Street

Su Reddit sempre più persone hanno creduto che l'ipotesi che investire su GameStop potesse costituire un’opportunità di guadagno fosse più di un'ipotesi, bensì uno scenario concreto. Un venticello che si è preso trasformato in uragano che si è abbattuto su Wall Street. Merito "solo" del forum su Reddit? No, perché dopo i primi segnaloi molto incoraggianti ci si è messo di mezzo il mercato a spingere e far accelerare il fenomeno.

Viralità del fenomeno quindi, ma anche competenza finanziaria sottile e non certo alla portata di tutti. Il boom di GameStop è merito di quelle che prendono il nome di opzioni call: contratti che danno il diritto a un acquirente di comprare un'attività finanziaria a un dato prezzo e a una certa data, scommettendo sul rialzo del prezzo dell'azione. Non è affatto detto che nei prossimi giorni succeda quello che in tanti sperano, ovvero che si concretizzi quel "infinity squeeze" in cui gli short seller acquistano le azioni fino all’esaurimento, con il valore del titolo in ascesa ulteriore.

Non solo gli investitori spinti dal forum su Reddit hanno comprato in massa azioni di GameStop, ma le stanno anche tenendo senza rivenderle, e proibendo quindi alle banche di prestarle agli short. Il mondo dell'alta finanza una lezione l'imparerà per forza dell'affaire GameStop: l'effetto social può impattare violentemente sulle dinamiche borsistiche, anche quando i fondamentali economici di un'azienda sono scarsi, le perdite ingenti e le prospettive fosche. A patto di trovare centinaia di migliaia di investitori individuali davvero motivati e guidati da una regia così competente da smuovere le dinamiche del mercato.

L'aspetto più surreale della vicenda GameStop

L'aspetto più surreale della vicenda, come nota Andrea Zanni su Facebook, è vedere "fondi miliardari scalciare e piagnucolare di manipolazione del mercato quando la manipolazione del mercato è esattamente il loro lavoro".  Un caso unico quello di GameStop? Impossibile dirlo. Senz'altro è un caso che farà scuola. Nessuno può né potrà mai sapere quale peso in percentuale abbiano avuto gli utenti di r/wallstreetbets nel rialzo delle azioni, perché non si potrà mai sapere quanti di loro abbiano davvero comprato azioni e quanti abbiano solo partecipato a un grande esperimento nel quale la comunicazione social ha effetti dirompenti nel tempio della Borsa statunitense.

Il fenomeno di rivolta della community contro i fondi speculativi prende piede adesso: c'è chi assicura che qualcosa stile GameStop possa avvenire per altri titoli deboli come BlackBerry, Nokia. Piccolo problema: forse si sottovaluta il peso che la coesione degli appassionati di gaming ha avuto nell'imporre all'attenzione mediatica e borsistica quanto è successo. Non è detto che accada lo stesso per aziende diverse da GameStop, soprattutto quando - se dovesse succedere qualcosa di simile in futuro - si tratterà di tenere il punto e non rivendere le azioni una volta che sono salite in maniera invitante. Ma ormai "giocare in borsa" è alla portata di tutti, basta un cellulare connesso al web e il trading online è lì, a un clic di distanza. Postilla: del destino di GameStop in tutto ciò importerà davvero qualcosa a qualcuno, quando il rumore di fondo della fortunata campagna social si calmerà? Al momento infatti l'unica che non sta guadagnando "niente" è proprio GameStop, i cui problemi nel mercato retailer sono sempre lì, pesanti e difficilmente risolvibili, in un modo o nell'altro.

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