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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Grancasa, 158 lavoratori a rischio: pronto lo sciopero

La Filcams Cgil Nazionale ha proclamato uno sciopero di due giorni per protestare contro l'azienda che ha respinto tutte le proposte avanzate dai delegati sindacali per evitare i licenziamenti

Sono 158 i lavoratori del Gruppo Grancasa che rischiano di trovarsi senza lavoro, motivo per cui il sindacato Filcams Cgil Nazionale ha deciso di indire uno sciopero di due giorni il 26 e il 27 maggio. A confermarlo è una nota della sigla sindacale:  "Il Gruppo Grancasa ha confermato 158 esuberi inseriti nelle diverse procedure, sottraendosi a qualsiasi confronto per trovare soluzioni alternative ai licenziamenti e respingendo tutte le proposte che la delegazione sindacale ha avanzato. Per questo il coordinamento sindacale ha deciso di proclamare per il 26 ed il 27 maggio due giornate di sciopero". 

Grancasa, ci sono 158 esuberi

È stato, sin qui, vano il tentativo di cercare una soluzione alternativa alle procedure di licenziamento collettivo avviate dalle società Grancasa, Mercatone di Desenzano, Mercatone dell'Umbria e Gest Due, del Gruppo Grancasa, sottolinea il comunicato. "Nonostante la direzione aziendale abbia confermato che anche maggio si chiuderà con un +7% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso che testimonia una crescita in termini di fatturato" affermano in una nota congiunta Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, "è emersa la chiara volontà di arrivare alla fine dei tempi delle procedure per procedere ai licenziamenti, dichiarando che è l'unico modo per tentare di salvare l'azienda".

Grancasa, sindacati sul piede di guerra

Secondo i sindacati queste riduzioni di personale non sono mirate solo ad un contenimento dei costi del lavoro, ma sono una strategia mirata a ridurre le dimensioni dell'azienda e renderla più appetibile per una vendita. L'auspicio - dicono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - è che si possa riaprire un confronto già in occasione dell'incontro previsto per il prossimo 27 maggio presso il Ministero del Lavoro. Inoltre, nella stessa mattinata del 27 maggio, si terrà un presidio davanti la sede del Gruppo di Via Carlo Jucker, a Legnano. La mobilitazione - concludono i sindacati - è il percorso naturale per incidere nella trattativa non solo per gli esuberi dichiarati, ma per il futuro della platea occupazionale nella sua interezza".

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