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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Imu e Tasi, il conto di fine anno è salato: chi deve pagare

I cittadini italiani sono chiamati a saldare i conti con il fisco per quanto riguarda le tasse sulla casa: la metà sono lavoratori dipendenti e pensionati

Il 16 dicembre scade il tempo per versare il saldo per Imu e Tasi, le tasse sulla casa che dal prossimo anno dovrebbero convergere in una unica imposta. Ma quanti sono gli italiani chiamati all'appuntamento con il fisco? Quest’anno sono oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale che dovranno presentarsi alla casa per Imu e Tasi. Di questi il 41%, quasi la metà, sono lavoratori dipendenti e pensionati. 

Imu e Tasi 2019, il conto è salato

Il conto da pagare, a poca distanza dal Natale, sarà davvero salato: con il saldo del prossimo 16 dicembre, infatti, si verseranno 10,3 miliardi di euro per l’Imu/Tasi: il conto totale, a fine anno, sarà di 20,5 miliardi di euro.A svelarlo è il Rapporto Imu/Tasi 2019, elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della Uil

Il costo medio complessivo dell’Imu/Tasi su una seconda casa, ubicata in un capoluogo di provincia – spiega Ivana Veronese, Segretaria Confederale Uil – sarà di 1.070 euro (535 euro da versare con la rata di dicembre) con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città.Prendendo in considerazione i costi dell’Imu/Tasi sulle prime case cosiddette di lusso (abitazioni signorili, ville e castelli), sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio sarà di 2.610 euro annui (1.305 euro per il saldo di dicembre), con punte di oltre 6 mila euro. 

Imu e Tasi 2019, come cambia l'aliquota

Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie) verserà l’Imu/Tasi con l’aliquota delle seconde case, con un costo medio annuo di 56 euro (28 euro a saldo), con punte di 110 euro annui. La media dell’aliquota applicata per le seconde case tra Imu e Tasi – aggiunge Ivana Veronese – ammonta al 10,4 per mille. In molti Comuni (480 municipi di cui 18 città capoluogo di provincia) è in vigore “l’addizionale TASI”, fino a un massimo dello 0,8 per mille, introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, così da portare in questi Comuni l’aliquota fino all’11,4 per mille. In oltre 234 Comuni, quest’anno, le aliquote sono state riviste al rialzo, tra cui 4 città capoluogo di provincia (Torino, La Spezia, Pordenone e Avellino).

In particolare, ad Avellino l’aliquota tra Imu e Tasi per le seconde case e altri immobili sale dal 10,5 al 10,6 per mille; a Torino alcune aliquote sono state modificate e, in particolare, l’aliquota sulle case affittate a canone concordato sale dal 5,75 al 7,08 per mille, mentre quella a canone libero dall’8,6 al 9,6 per mille; a La Spezia, sempre sulle case affittate a canone concordato, l’aliquota sale dal 4,6 al 6 per mille; a Pordenone, sui negozi sfitti, l’aliquota sale al 10,6 per mille. Di segno opposto le scelte fatte a Firenze, Grosseto, Pavia, Lucca, Taranto, Biella, Vercelli dove le aliquote scendono.

Imu e Tasi 2019, Uil: "Perplessi sull'imposta unica"

"Siamo d'accordo sull'unificazione dell'Imu con la Tasi in quanto riteniamo corretta la semplificazione del meccanismo con la creazione di un'imposta unica, a maggior ragione dato che entrambe agiscono sulla stessa base imponibile. Tuttavia, non comprendiamo del tutto l'aumento dell'aliquota base dal 7,6 all'8,6 per mille".

Così il segretario confederale Uil, Ivana Veronese, a commento del rapporto del sindacato sull'Imu/Tasi. "Contemporaneamente - dice- sarebbe necessaria la riforma del catasto, annunciata più volte nel corso degli ultimi anni, per riportare equità nella tassazione sul mattone. Ricordiamo, infatti, che l'ultima revisione degli estimi catastali è datata 1989". "Infine - conclude Veronese - ribadiamo che questo processo deve essere accompagnato da una lotta ''senza se e senza ma'' all'evasione fiscale sulla tassazione immobiliare che ogni anno produce un minor gettito, pari ad oltre 1 miliardo di euro"

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