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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Imu e Tasi in ritardo? Occhio alle sanzioni: più tempo passa e più si rischia

I contribuenti che vogliono mettersi in regola con il Fisco, per quanto riguarda le tasse sulla casa, possono avvalersi del ravvedimento operoso tenendo conto delle sanzioni previste

Lunedì 17 dicembre era l'ultimo giorno utile per pagare il saldo di Imu e Tasi, relativo al 2018. Una 'boccata d'ossigeno' per le casse dello Stato, che dalle tasse sulle casa dovrebbe aver incassato più di 10 miliardi di euro. Non tutti i contribuenti sono riusciti a pagare in tempo le imposte, ma niente paura, con il ravvedimento operoso è possibile pagare le somme dovute anche dopo la scadenza, ma all'importo dovuto verranno aggiunte delle sanzioni, che variano in base al ritardo nel pagamento. 

Imu e Tasi in ritardo: le sanzioni

I contribuenti che vorranno mettere in paro la loro situazione con il Fisco per quanto riguarda le tasse sulla casa, potranno utilizzare il ravvedimento operoso. Ma attenzione, più tempo passa dalla scadenza del 17 dicembre 2018, maggiore sarà la sanzione da aggiungere all'importo della tassa.

Chi paga l'Imu? Chi paga la Tasi? Dicembre porta in dote le tasse sulla casa

Ecco le sanzioni a partire dallo scorso 17 dicembre: 

  • Entro 14 giorni: sanzione pari allo 0,1% dell’imposta non versata per ogni giorno di ritardo.
  • Tra 15 e 30 giorni: sanzione fissa pari all’1,5% dell’imposta
  • Tra 30 e 90 giorni: sanzione fissa all’1,67% dell’imposta
  • Oltre i 90 giorni fino al 18 giugno 2019: sanzione fissa al 3,75%

Gli interessi da aggiungere

Va ricordato che a questi valori percentuali vanno aggiunti gli interessi che corrispondono:

  • allo 0,3% se il pagamento viene effettuato entro il 31 dicembre
  • all’0,8% se il pagamento viene effettuato dal 1° gennaio in poi a seguito dell’entrata in vigore del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha fissato, innalzandoli, gli interessi legali per il 2019.
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