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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Italia

Cuneo fiscale, giù le tariffe Inail (ma anche gli incentivi alla prevenzione)

Firmato un Decreto Interministeriale per la revisione delle tariffe dei premi Inail e del nomenclatore. Il governo calcola che le aziende risparmieranno circa 1,7 miliardi di euro in tre anni. Polemiche per il taglio degli incentivi alla prevenzione

Di Maio è raggiante quando uscendo dalla sede di Confartigianato annuncia di aver abbassato il costo del lavoro alle imprese e agli artigiani di oltre il 32%. Ma è davvero così? Cosa c'è davvero nel drecreto interministeriale firmato dal ministro dello Sviluppo economico e del lavoro? 

Come spiega lo stesso sito del Ministero del Lavoro la revisione delle tariffe dei premi, in vigore dallo scorso primo gennaio come stabilito dalla Legge di Bilancio 2019, ha riguardato in particolare l'aggiornamento del nomenclatore, il ricalcolo dei tassi medi e il meccanismo di oscillazione del tasso per andamento infortunistico.

Sfoltite le voci tariffarie che passano così da 739 a meno di 595. Eliminate le voci obsolete relative a un contesto produttivo ormai superato. Per la determinazione dei tassi medi nazionali, calcolati per ciascun tipo di lavorazione, sono stati presi in considerazione i dati relativi all'andamento infortunistico e tecnopatico nel triennio 2013-2015 (quelli precedenti facevano riferimento al triennio 1995-1997) e le retribuzioni soggette a contribuzione di competenza nello stesso periodo.

La diminuzione dei tassi medi per l'assicurazione che grava ogni anno sulle imprese viene proprio dal risultato combinato degli interventi. 

di maio ansa-7

I singoli tassi di premio, il cui nuovo valore è stato determinato in relazione alla specifica rischiosità in termini di oneri assicurativi sostenuti per garantire la tutela agli infortunati della relativa lavorazione, non superano mai quelli previsti dalla Tariffa 2000, mentre in alcuni casi risultano inferiori anche di oltre il 50% rispetto a quest'ultima.

Tra le novità, l'inserimento di attività che si sono sviluppate negli ultimi anni e l'esplicitazione all'interno del nomenclatore dell'intero ciclo dei rifiuti e l'estensione dell'inail ai rider.

Rider, arriva la copertura Inail (ma non per tutti)

Tuttavia l'analisi del decreto evidenzia alcune criticità. Come spiega il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza Inail, Giovanni Luciano, è grave il taglio agli incentivi alla prevenzione per 100 milioni di euro l'anno. Tagliati anche 50 milioni l'anno per la premialità alle imprese virtuose. 

"Il governo faccia un ravvedimento operoso e cambi la norma che toglie 150 milioni l'anno alla prevenzione. Se ciò non sarà continueremo a vedere bilanci dell'Inail in un ''inutile'' utile ipertrofico e una media di 3 morti al giorno, oltre che dichiarazioni di circostanza sempre più stucchevoli".

Inail, bilancio in utile (di 2 miliardi) ma tre morti al giorno

Per il Civ dell'Inail quelle norme sono state "varate incredibilmente per ''compensare'' la riduzione delle tariffe".

"Con un bilancio che per il 2018 rischia di sfiorare un utile di 2 miliardi di euro! Come può essere? Nel bilancio dell'Inail vi sono altri ampi spazi per compensare la riduzione delle tariffe, migliorando anche in modo più equo le prestazioni agli infortunati sul lavoro".

Un miglioramento possibile e individuato ufficialmente già nelle Linee di Mandato del Civ del 18 aprile scorso: miglioramento delle prestazioni per gli infortunati e riduzione delle tariffe; potenziamento della ricerca e della prevenzione; potenziamento della vigilanza.

Pd: "Tagli tariffe sulla pelle dei lavoratori"

La vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo spiega: "Di Maio si vanta di aver abbassato il costo del lavoro alle imprese, ma l'abbassamento delle tariffe Inail è stato fatto sulla pelle dei lavoratori".

"A fronte del taglio da 1,5 miliardi, per non danneggiare le finanze dell'Istituto, con il comma 1126 della Legge di Bilancio, il governo ha modificato il testo unico Inail abbassando i risarcimenti spettanti ai lavoratori, peraltro tornando a una legislazione dichiarata incostituzionale dalla Consulta già nel 1991".

"È inaccettabile tagliare i risarcimenti delle vittime di infortunio e gli investimenti per la sicurezza sul lavoro" aggiunge la deputata Dem. "Abbiamo già interrogato il ministro del Lavoro, il 23 gennaio scorso nell'Aula della Camera, e non è riuscito a trovare una giustificazione per questo scempio".

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