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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Case a risparmio energetico, gli incentivi fanno crescere i prestiti

Le domande di finanziamento per ristrutturazione, presentate dall'1 giugno al 31 agosto, sono salite al 16,1%. Calato del 28% in due anni l'importo medio richiesto: circa 13 mila euro, da restituire in sei anni

Le domande di finanziamento per sistemare casa, negli ultimi tre mesi, sono aumentate: sono più del 16% del totale dei prestiti personali. Il dato è il frutto di uno studio condotto dai portali Facile.it e Prestiti.it. Sulle domande di finanziamento, presentate dall'1 giugno al 31 agosto, la percentuale di prestiti per ristrutturazione sul totale dei preventivi è passata dal 14,5% al 16,1%.

Probabilmente un ruolo determinante in questo lo hanno avuto gli incentivi e le agevolazioni inizialmente previste nel decreto Sblocca Italia, poi non confermate. "Diversamente da quanto annunciato in un primo tempo – dichiara Lorenzo Bacca, responsabile della Business Unit Prestiti di Facile.it e Prestiti.it –la versione ufficiale del decreto “Sblocca Italia” non contiene la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica degli edifici. Mentre si attende la legge di stabilità per capire se questa iniziativa sarà in vigore anche nel 2015, gli italiani si stanno affrettando a compiere i loro lavori entro il 2014: da qui l’aumento delle domande di prestito per la ristrutturazione".

Gli italiani alle prese con la ristrutturazione chiedono, in media, poco più di 13 mila euro (cifra che, in due anni, si è ridotta del 28%), da restituire in un periodo piuttosto lungo, 75 mesi (poco più di sei anni). La rata media con cui si rimborsa il prestito ammonta a circa 220 euro mensili, da ripagare con uno stipendio medio dichiarato di 1.700 euro al mese.

L’età del richiedente è di 43 anni: a ricorrere a questo tipo di prestito sono prevalentemente gli uomini (7 domande su 10 arrivano da soggetti di sesso maschile) – anche perché sono di solito loro, in famiglia, a guadagnare di più rispetto alle donne.

Questo il prospetto a livello nazionale: analizzando i preventivi regione per regione, si scopre che gli importi più elevati sono richiesti in Calabria (17.200 euro) e nelle Marche (16.100 euro), mentre quelli più piccoli in Basilicata e Trentino Alto Adige (le uniche regioni con una richiesta media attorno ai 10.000 euro). Toscana e Sardegna sono le uniche regioni in cui si conta di rimborsare la cifra richiesta in un periodo di tempo che supera le 80 mensilità, mentre – grazie anche ad importi medi richiesti più bassi – si resta attorno ai 5 anni in Trentino Alto Adige, Basilicata e Liguria.

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