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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'esercito delle mamme blogger, ma guadagnare è un'impresa

Sono influencer, blogger o youtuber, ma quanto guadagnano? Serve una community di 50/100mila follower per farsi uno stipendio online. Solo nel mondo del Kids sono più di 4mila ma in poche riescono a farne un’attività davvero remunerativa

Sono influencer, blogger o youtuber e ognuna ha le sue passioni legate al mondo kids: dal racconto della maternità all'universo bio, dai libri ai lavoretti 'fai da te' fino ai giochi e viaggi. Sono le mamme blogger italiane: un fenomeno che negli ultimi 10 anni ha registrato un vero e proprio boom, sfornando dei veri e proprio fenomeni della rete.

In Italia sono più di 4mila le mamme digitali attive iscritte alla rete di FattoreMamma, società di consulenza e servizi di marketing e comunicazione per le aziende che si rivolgono alle mamme, che quest'anno compie 10 anni.

Si tratta di un numero consistente ma le mamme che sono riuscite a trasformare questa passione in un'attività remunerativa sono poche, come spiega all'Adnkronos, Jolanda Restano, co-fondatrice di Fattore Mamma, e autrice di Filastrocche.it.

Quanto guadagnano le influencer

Tolte le star del settore, come Julia Elle (disperatamentemamma) o 'The Pozzolis Family' che contano rispettivamente 840mila e 830mila follower, "quelle che guadagnano uno stipendio si contano sulle dita di una mano e sono, per intenderci, quelle 10-15 che hanno con noi l'esclusiva".

Si può andare da un paio di centinaio di euro al mese, per le mamme blogger meno assidue e che di solito fanno già un altro lavoro, fino a 1500- 2000 euro per quelle che possono contare su una bella community dai 50 ai 100mila follower. "Il web non è l'eldorado e che non passi il messaggio che sia facile" afferma Jolanda sottolineando che "come per tutte le cose bisogna essere un po' abili e saperci fare".

Come fare soldi con Facebook e Instagram

Per avere successo, spiega Jolanda "tutto dipende dal numero della community e da quanto sia pulita, ovvero se è composta effettivamente da mamme": questo aspetto "ha un valore molto alto, in quanto noi siamo molto verticali e i clienti ci chiedono di parlare direttamente con altre mamme". Inoltre, "quanto andiamo a collaborare con una mamma blogger controlliamo sempre che i follower non siano comprati. Dobbiamo essere sicuri della genuinità delle persone con le quali lavoriamo".

Per chi volesse cimentarsi in questo tipo di attività, Jolanda ha qualche consiglio: "seguire la propria passione, non sperare di guadagnare subito, crederci e guardare al web non solo come una fonte di guadagno ma anche come un'opportunità di crearsi una propria community con cui confrontarsi e crescere".

Il web però nasconde tante insidie e bisogna fare attenzione soprattutto quando si sceglie di esporre anche i bambini: "non è il mezzo ad essere pericoloso ma è l'utilizzo che se ne fa senza esserne consapevoli. Non prendi un bambino e gli dici di attraversare la strada da solo senza insegnargli come si fa. Tutti i mezzi vanno usati con attenzione".

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