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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

I "ponti" di Aprile frenano la ripresa: crollano fatturato e ordini

L'Istat registra per il fatturato un calo dello 0,5%, per gli ordini la contrazione è dello 0,7%

Ad aprile 2017 sono diminuiti fatturato e ordinativi dell'industria. L'Istat registra per il fatturato un calo dello 0,5% rispetto a marzo e del 2,5% rispetto all'anno precedente nei dati grezzi. Per gli ordini la contrazione è dello 0,7% su base mensile e del 2,2% su base annua.

L'indice del fatturato scende, in termini tendenziali, del 2,5%: il contributo più ampio dalla componente interna dei beni intermedi.

Anche per gli ordinativi ad aprile si registra una diminuzione congiunturale (-0,7%); l'indice torna al livello registrato a gennaio. Nel confronto con il mese di aprile 2016, l'indice grezzo degli ordinativi registra una diminuzione del 2,2%.

"Il trend altalenante dell’industria italiana è la fotografia dello stato in cui versa la nostra economia, che risente della mancanza di interventi efficaci per riportare l’Italia al livello degli altri paesi Ue – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ evidente che i numeri sull’industria sono legati a doppio nodo alla spesa interna, e risentono dei consumi delle famiglie ancora in stallo, consumi che avrebbero dovuto ripartire già nel 2016 ma che ancora oggi registrano solo timidi segnali di ripresa".

Trimestre ancora positivo

Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo del fatturato aumenta dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. Anche per gli ordinativi nella media degli ultimi tre mesi la dinamica è positiva, con un aumento dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti. 

Ma se l'andamento congiunturale del fatturato ad aprile è sintesi di un calo sul mercato interno (-1,9%) e di un incremento su quello estero (+2,2%), per gli ordinativi si registrano diminuzioni per entrambi i mercati: -0,4% per quello interno e -1,0% per l'estero. 

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l'energia (+7,4%) e per i beni di consumo (+0,9%), mentre i beni intermedi e i beni strumentali registrano flessioni pari rispettivamente a -2,2% e -1,6%. 

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di aprile 2016), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 4,0%, con incrementi del 3,0% sul mercato interno e del 6,0% su quello estero

Male il mercato dell'auto

Per il fatturato, l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati (+21,0%), mentre la maggiore diminuzione, oltre al settore estrattivo (-11,4%), riguarda le altre industrie manifatturiere (-2,7%).  La flessione più rilevante degli ordinativi su base tendenziale riguarda la fabbricazione di computer ed elettronica (-14,2%), mentre l'incremento maggiore si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (+2,9%).

Ad aprile il fatturato nell'industria degli autoveicoli è sceso dell'1,7% su base tendenziale mentre gli ordini sono cresciuti del 2,4%. Lo rileva l'Istat facendo presente che si tratta di dati grezzi, con due giorni lavorativi in meno. Il dato cumulato da inizio anno registra un +12% per il fatturato e +12,9% per gli ordinativi, sempre rispetto ai primi quattro mesi del 2016.

Cassa integrazione -37%

Cala, a maggio, il ricorso alla cassa integrazione. Secondo i dati diffusi dall’Inps il numero di ore di Cig complessivamente autorizzate è stato pari a 39,1 milioni, in calo del 37% rispetto allo stesso mese del 2016 (62,1 milioni).

Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate sono state 10,8 milioni. Un anno prima erano state 18,8 milioni: la flessione è stata, dunque, del 42,5%. La variazione congiunturale, invece, mostra un incremento del 45%.

Quanto alla cassa integrazione straordinaria, il numero di ore autorizzate è sceso a 27 milioni rispetto ai 38,2 milioni del maggio 2016 (-29,3%). Su base mensile, invece, si è visto un aumento del 99,2%.

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