Gli italiani continuano a scappare all'estero: +60% dal 2006 ad oggi

Non accenna a fermarsi la 'fuga' degli italiani all'estero: soltanto nel 2016 sono state 124.076 le persone che hanno lasciato il Belpaese per espatriare, un numero in crescita del 15,4% rispetto all'anno precedente. Ma il dato ancor più preoccupante è quello che riguarda i giovani: il 39% degli individui che hanno lasciato l'Italia hanno tra i 18 e i 34 anni. Poi c'è la fascia tra i 50 e i 64 anni, che occupa il 9,7% della 'torta' e corrisponde alle persone rimaste senza lavoro all'interno dei confini italici e costrette ad andare a cercare fortuna fuori. Un flusso continuo che dal 2006 è aumentato del 60%. Sono i dati rivelati dal Rapporto Italiani nel Mondo 2017 della Fondazione Migrantes, presentato questa mattina a Roma. 

Partenze di famiglia

La 'strada' che porta fuori dall'Italia non è più molto battuta dai singoli individui, infatti sono sempre di più le partenze 'di famiglia', che fanno riferimento sia ai nuclei più ristretti, in cui sono presenti minorenni, che sono il 20%, di cui più della metà hanno meno di 10 anni, e anche le cosiddette 'famiglie allargate' in cui i genitori con oltre 65 anni di età diventano dei veri e propri accompagnatori nella migrazione all'estero. 

Più uomini che donne

Secondo i dati mostrati dal Rapporto della Fondazione Migrantes, sono soprattutto gli uomini a lasciare 'casa' per andare oltre confine. Soltanto nella fascia d'età over 85 troviamo una maggioranza del gentil sesso: 358 donne rispetto a 222 uomini. L'interpretazione del dato lascia pensare che si tratti soprattutto di vedove e donne sole, che confermano come le il 'gentil sesso' abbia un'aspettativa di vita maggiore rispetto agli uomini. 

Le mete principali

Per vicinanza, ma non soltanto, l'Europa è il continente preferito dagli italiani in 'fuga' con 2 milioni e 770mila individui. Il 'sogno americano' non è più quello di una volta, infatti l'America settentrionale è soltanto al terzo posto tra i continenti più gettonati, scavalcato anche dall'America Latina, preferita da 1.600 persone. Rispetto al Rapporto dello scorso anno, la Germania ha perso il 'trono' delle destinazioni preferite dagli italiani: secondo gli ultimi dati è il Regno Unito la meta più scelta, seguito da Germania, Svizzera, Francia, Brasile e Usa.

Da dove si parte

Abbiamo appena visto dove sono diretti gli italiani in fuga, ma da dove partono? Con quasi 23mila partenze la Lombardia è la Regione italiana al primo posto nella graduatoria. Al secondo posto troviamo il Veneto con 11.611 partenze, poi la Sicilia con 11.501, il Lazio con 11.114 e il Piemonte appena sopra i 9mila. L'unica a far registrare un dato negativo è il Friuli Venezia Giulia, da cui quest'anno sono partite circa 300 persone in meno (-7,3%).

Cinque milioni di italiani iscritti all'Aire

Secondo i dati delle iscrizioni all'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero), dal primo gennaio del 2017 sono quasi 5 milioni (4.973.942) gli italiani che hanno lasciato la patria per andare a vivere oltre confine, che corrispondono all'8,2% della popolazione residente in Italia, che al momento ammonta ad oltre 60,5 milioni di individui. Un dato che dal 2006, quando i partenti erano circa 3 milioni, non ha mai smesso di crescere, arrivando al +60,1% del 2017. 

Le comunità italiane all'estero

Anche se il continente preferito rimane l'Europa, la più grande comunità italiana all'estero si trova in Argentina, con circa 804mila persone. Sul podio anche la Germania con 724mila italiani e la 'vicina' Svizzera con 606mila. Come confermato dal Rapporto Italiani nel Mondo 2017 di Migrantes, il Regno Unito resta il Paese che ha fatto registrare il maggior numero di iscrizioni all'Aire: 27.602 in più negli ultimi 12 mesi. Conseguenza di questi trend, è l'aumento degli italiani nati all'estero: siamo passati da 1,7 milioni del 2014 a quasi 2 milioni del 2017. Se la 'fuga' dovesse continuare senza freno, come è stato negli ultimi anni, il rischio è che l'Italia diventi un bel deserto.